TM   Settembre Vino & Valore 2024

Genuino valore del territorio

Con un indotto complessivo di 80 milioni di franchi, la filiera vitivinicola rappresenta un atout del Ticino e della sua tradizione, dando vita anche a originali esperienze enoturistiche, come “Nel cuore della vendemmia”, per promuoverla e gustarla. La parola alla neodirettrice di Ticinowine, Maria Grazia Carbone.

Mariagrazia Carbone

di Maria Grazia Carbone

Neodirettrice di Ticinowine

Vitigni, © Swiss Wine Prmotion
Il progetto nazionale “Nel cuore della vendemmia”, nato in Vallese e ormai giunto alla sua quarta edizione sotto l’egida di Swiss Wine Promotion, propone nel mese di settembre un programma di una mezza giornata che coinvolge enologi ed esperti per introdurre i partecipanti al lavoro in vigna, insieme alla spiegazione delle tappe di produzione del vino, pranzo e, naturalmente, la degustazione.

 

Momento in cui le fatiche di dodici mesi si trasformano in raccolto, la vendemmia è da sempre l’appuntamento culminante dell’annata per i viticoltori. In Ticino coinvolge 2.579 produttori e 185 vinificatori. Cinquantamila gli ettolitri di vino generati dai quasi 1.200 ettari di superficie viticola (l’8% dei 14.500 a livello nazionale), per un valore di 26 milioni di franchi. L’85% della produzione è costituita da uve a bacca rossa, di cui il 30% vinificato in bianco, e il restante 15% da uve bianche. Assoluto protagonista è il Merlot, pari all’80% della superficie vitata cantonale, seguito da Chardonnay, Sauvignon Blanc, Cabernet, Pinot Nero e altri vitigni, distribuiti lungo tutto il territorio, tra i 220 e i 700 metri di altitudine.

La grande varietà di microclimi e terreni a nord e sud del Ceneri dà origine a produzioni anche molto diverse fra loro, in funzione del terroir e della filosofia aziendale. Nel suo insieme la filiera arriva così a triplicare il valore della produzione, generando un indotto complessivo di 80 milioni di franchi. L’intersettorialità della viticoltura con la gastronomia e il turismo ha contribuito a creare le sempre più apprezzate esperienze in cantina o nei vigneti: dalle classiche degustazioni alle attività di bike&wine, wine&dine e altre iniziative speciali.

La grande varietà di microclimi e terreni a nord e sud del Ceneri dà origine a produzioni anche molto diverse fra loro, in funzione del terroir e della filosofia aziendale. Nel suo insieme la filiera arriva così a triplicare il valore della produzione, generando un indotto complessivo di 80 milioni di franchi.

È il caso del progetto nazionale “Nel cuore della vendemmia”, nato in Vallese e ormai giunto alla sua quarta edizione sotto l’egida di Swiss Wine Promotion, vedendo crescere il suo pubblico e il numero di aziende vitivinicole che propongono un programma dedicato per rendere l’esperienza della vendemmia accessibile a un vasto pubblico. Una mezza giornata che coinvolge enologi ed esperti per introdurre i partecipanti al lavoro in vigna, insieme alla spiegazione delle tappe di produzione del vino, pranzo e, naturalmente, la degustazione. Un momento autentico per vivere il territorio con occhi diversi, da condividere con la famiglia, con amici o colleghi nei weekend del 21-22 settembre e del 28-29 settembre (iscrizioni sul sito: www.nelcuoredellavendemmia.ch  e il costo per persona adulta è Chf 49.-.

Tra le aziende che aderiscono sull’intero territorio nazionale, da quest’anno anche due realtà ticinesi, la Cantina Settemaggio a Monte Carasso e la Cantina alla Maggia di Ascona. Un’occasione per accogliere in Ticino appassionati della natura, amanti del vino ed enoturisti provenienti da tutta la Svizzera, attirati in primis dal suo Merlot, la cui qualità ottiene continui riconoscimenti nei concorsi internazionali, come le 46 medaglie alla scorsa edizione del Mondial Du Merlot, la cui premiazione si è svolta a giugno a Zurigo. A questo ambasciatore che parla da sé, portando il prestigio della nostra produzione vinicola oltre le frontiere cantonali, si affiancano le iniziative promozionali di Ticinowine, legate a una formula collaudata e radicate al territorio. In particolare da 24 anni si conferma il successo di “Cantine Aperte”, evento di primavera, che consente di visitare le cantine, scoprirne i vini e le tradizioni. Un’altra iniziativa è “Vini in Villa”, l’evento prenatalizio che, nella cornice di Villa Ciani, presenta un centinaio di etichette ticinesi (29.11-01.12.2024). Oltre Gottardo, da tre anni il “Ticinowine Tour” tocca cinque città (quest’anno San Gallo, Lucerna, Soletta, Losanna e Thun) per far conoscere con una formula molto autentica l’offerta vitivinicola del territorio.

Per implementare la notorietà dei marchi, Ticinowine individua anche attività che consentano una promozione a livello internazionale, ad esempio è stato beverage partner del Locarno Film Festival anche per la sua 77esima edizione. Più di 50 etichette del territorio hanno accompagnato gli eventi ufficiali deliziando prestigiosi ospiti nazionali e da tutto il mondo, oltre ad aver firmato, novità di quest’anno, anche la carta dei vini del “Piazza Grande Restaurant”: protagonista il Merlot, declinato in tutte le sue varianti – rosso, bianco, rosato e spumante -, insieme alla Bondola, vitigno presidio Slow Food, e agli assemblaggi con Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Gamaret, Syrah e Pinot Nero.

© Riproduzione riservata

 

Per maggiori informazioni: Ticinowine