Per quanto il digitale costituisca una parte sempre più cospicua del nostro universo e le applicazioni tecnologiche, ora anche potenziate dall’intelligenza artificiale, sopperiscano a una gamma di mansioni impensabile fino a pochi anni fa, è difficile immaginarsi un futuro in cui le competenze richieste dai servizi di sicurezza possano essere delegate in toto a sensori, macchine e automazione.
Forte di un’esperienza ultraquarantennale e con una presenza capillare sul territorio ticinese, Prosegur di agenti in carne e ossa ne schiera oltre 250, facendo un punto di orgoglio dell’investimento nella loro formazione di base e continua: «Quella necessaria ad assicurare il soddisfacimento dei più elevati standard di sicurezza, in ambiti dove è difficile pensare che una macchina possa sostituire l’intervento dell’agente e la sua capacità di valutare situazioni critiche, in cui entrano in gioco moltissimi fattori. Il nostro impegno formativo va ben oltre le 20 ore di base obbligatorie con tutta una serie di approfondimenti aggiuntivi», sottolinea Alex Genini, direttore di Prosegur.
Si prenda l’esempio dei servizi di regolazione del traffico, che Prosegur gestisce su mandato dell’Ufficio federale delle strade (Ustra), del Cantone e di enti comunali, associazioni o privati. «Ci sono ingorghi e situazioni complesse che non basta un semaforo intelligente a risolvere, ma richiedono agenti appositamente qualificati, in grado di affrontare un compito delicato e oneroso come il dosaggio dei veicoli pesanti lungo l’asse nord-sud dell’A2 o, sempre sulle autostrade, la sicurezza dei grandi cantieri, che necessitano di un coordinamento quotidiano con i responsabili delle Direzioni Locali dei Lavori per garantire la sicurezza di chi vi lavora. In questo ambito, ad esempio, abbiamo introdotto un concetto di sicurezza di tale rilevanza da essere ormai richiesto come condizione nella maggior parte delle gare d’appalto con oggetto lavori autostradali: il servizio “staffetta” per agevolare le manovre di ingresso e uscita dei mezzi pesanti nell’area di cantiere, rallentando il traffico veicolare a tutela del personale del cantiere e degli utenti delle strade», sottolinea il direttore di Prosegur.
Ma sfidanti sono anche le situazioni con cui ci si confronta nel traffico cantonale e locale, da quelli più programmabili, come il rifacimento di un manufatto, interventi di manutenzione, controllo degli incroci cittadini critici o interventi ad hoc per privati, agli eventi invece imprevedibili, quali incidenti ed emergenze meteorologiche.
Altrettanta preparazione è indispensabile per la gestione delle manifestazioni, altro ambito in cui Prosegur vanta un solido storico con la copertura di eventi fra i più importanti del cantone, dai molti carnevali ai principali appuntamenti sportivi ed estivi, come pure feste di paese, fiere, concerti ed eventi privati di dimensioni più circoscritte.
«Il nostro contingente di agenti si occupa dei diversi compiti correlati, dal controllo degli ingressi al servizio di mantenimento dell’ordine, in qualità di braccio allungato della Polizia. Anche questo è un compito impensabile da affidare alla sola tecnologia: le soft skill sono fondamentali per prevenire l’insorgere di situazioni potenzialmente pericolose e, qualora si inneschino, per affrontarle con tatto evitando che degenerino, nel rispetto dei parametri della legge e del principio di proporzionalità. Non solo siamo gli unici, in Ticino, a proporre un percorso formativo allineato ai parametri di intervento della Polizia, ma insistiamo molto sull’aspetto psicologico. La nostra è una filosofia che premia il cervello e non i muscoli; sin dall’assunzione cerchiamo agenti che sappiano ragionare, leggere il contesto e interpretare empaticamente le intenzioni. L’ingaggio fisico non è che l’ultima delle risorse, cui ricorrere solo di fronte a un soggetto alterato e una minaccia concreta di violenza. Prepariamo dunque i nostri agenti a lanciarsi scivolare addosso provocazioni e insulti che non mancano in queste occasioni, mantenendo la piena lucidità», spiega il direttore di Prosegur che, per citare un altro conteso sensibile, supporta con servizi di piantonamento anche l’Eoc nelle sedi del Sottoceneri, in particolare il Pronto soccorso e il Reparto psichiatrico.
Un fronte su cui invece digitale e Ai stanno subentrando alle agenzie di vigilanza è quello della sorveglianza, dove videocamere sempre più smart, addestrate con decine di milioni di immagini a identificare soggetti e movimenti sospetti, soppiantano le tradizionali ronde.
«Attenzione però a soppesare il rapporto fra costi e benefici: si tratta infatti di impianti e abbonamenti che richiedono un investimento elevato. E la presenza di un agente viene ancora preferita quando si tratta di verificare il controllo degli accessi a infrastrutture critiche, penso ad esempio al nostro incarico presso il cantiere hrs per il Polo Sportivo di Lugano. In particolare poi, il discorso volge a nostro vantaggio quando un’azienda cerca un partner qualificato al quale affidare in outsourcing i servizi di sorveglianza, magari con la necessità di coordinare le sue unità interne dedicate e sistemi già in dotazione con l’agenzia di sicurezza esterna», spiega Alex Genini. Realtà come possono esserlo un istituto bancario o un’azienda attiva nella lavorazione dei metalli preziosi – per citare due settori con cui Prosegur si confronta – cercano infatti nella galassia delle agenzie di sicurezza chi sappia garantire assoluta affidabilità, una forza lavoro specializzata e preparata, a disposizione in quantità e pronta a rispondere alle urgenze in tempo reale, con un’offerta sartoriale e in perfetta sinergia con le loro risorse. Complementari a questi servizi, quelli di ricezione, dalla portineria al controllo del traffico merci e accompagnamento di persone in zone protette.
Una vasta gamma di competenze, a riprova di come garantire la sicurezza sia un compito estremamente esigente, in cui nulla può essere lasciato al caso. Benvenute pertanto le regolamentazioni che introducono un più rigoroso regime autorizzativo e aumentano gli standard di formazione, come nel 2021 con l’entrata in vigore della nuova Legge cantonale sulle prestazioni private di sicurezza e investigazione. Un’occasione salutata favorevolmente da chi, come Prosegur, da sempre punta sulla qualità in un settore venuto negli ultimi cinquant’anni sovraffollandosi in Ticino – dalla ventina di agenzie attive negli anni Settanta a quasi un centinaio – e che avvertiva dunque il bisogno di maggior disciplinamento e trasparenza, per garantire che i servizi affidati ai privati siano svolti da personale con un profilo professionale adeguato e aggiornato all’evoluzione del settore. Perché, come recita il motto di Prosegur, la sicurezza non è un caso.
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