Mentre si fa il bilancio di un’annata difficile, con una primavera e un’estate caratterizzate da piogge frequenti ed eventi anche estremi che hanno messo a dura prova i viticoltori favorendo le problematiche fitosanitarie, in Ticino ci si interroga anche più a lungo termine sul futuro del vino, guardando in direzione della produzione integrata e del biologico, non evidente però da applicare al suo Merlot, e sperimentando varietà intraspecifiche e più resistenti alle malattie.
Ma il futuro del vino passa anche dalla diffusione e della condivisione della sua cultura: una passione e un’arte da trasmettere sicuramente da parte di chi il vino lo produce, ma anche da chi lo comunica. Sommelier ed enoturismo diventano due risorse per promuovere le tante eccellenze ma anche le proposte più originali del settore.
A interpretare lo spirito dell’arte della vinificazione scendono in campo anche grandi architetti, chiamati a disegnare le cantine dove, con una ritualità ancora primigenia malgrado l’apporto delle più avanzate tecnologie, si celebra la trasformazione dell’uva nel suo nettare. Costruzioni che sanno lasciare un segno ma al contempo inserirsi nel paesaggio con il rispetto profondo di un prodotto che alla sua terra resta radicato, antesignano di sostenibilità, in un ambito in cui da tempi immemori tutto si regge sull’equilibrio fra uomo e territorio.
TM Settembre Vino 2023
Speciale Vino 2023 – Cantine d’autore
Il futuro del vino passa tanto dalla sostenibilità – finanziaria ed ecologica – quanto dalla capacità di comunicarne la passione e la cultura. Dall’enoturismo alle cantine d’autore, tante le proposte originali e di qualità, per un settore si presenta in pieno fermento alla stagione della vendemmia.