TM   Luglio/Agosto 2023

Migliorarsi sempre

Le metodologie Lean continuano a essere il punto di riferimento per le aziende interessate a implementare un sistema di gestione improntato al miglioramento continuo.

di Simona Galli

Comunicazione & Relazioni esterne di Aiti Servizi

Messe a punto in Toyota nel secondo dopoguerra, le pratiche di ‘gestione snella’ (Lean) dimostrano come un’azienda possa raggiungere l’eccellenza operativa puntando su un’organizzazione efficiente ed efficace che limiti tutte le forme di spreco – di risorse e tempo. L’esperienza di Alberto Bolzoni, direttore di Shiratech Management Consulting.

Alberto Bolzoni
Alberto Bolzoni, direttore generale Shiratech Management Consulting Sa.

Alberto Bolzoni, le metodologie Lean – Lean Management, Lean Production e Lean Design – sono ancora considerate il top oppure hanno guadagnato terreno nuovi modelli organizzativi?
La filosofia e i criteri del Lean Management sono da considerarsi ‘sempreverdi’. Come primo passo per la riduzione dei costi, propongo sempre l’osservazione dei criteri e dei principi del Lean Management. In questo modo gli imprenditori riescono a osservare la propria azienda con occhio critico e da un punto di vista inedito. Grazie alla nuova prospettiva, possono mettere in discussione la loro organizzazione, rilevare le aree meritevoli di cambiamento. Acquisita questa consapevolezza, possono passare alla fase attuativa implementando metodologie e azioni necessarie a ottenere il miglioramento continuo (kaizen). Un sistema che si può applicare anche in ambito di industria 4.0. L’informatizzazione dei flussi dei dati – da e verso le aree produttive – apre infatti la strada al riesame delle procedure e dei processi, con un duplice vantaggio: da una parte l’eliminazione progressiva dei flussi dei dati cartacei; dall’altra la razionalizzazione/efficienza delle metodologie.

Si sente tanto parlare della contrapposizione tra ‘organizzazione per funzioni’ e ‘organizzazione per processi’. Quali sono vantaggi e limiti di questi due paradigmi organizzativi? 
È un tema quanto mai attuale, poiché il dinamismo dei mercati impone alle aziende la capacità di fornire risposte immediate, di sapersi rimodellare allo scopo di variare o innovare il proprio business. L’organizzazione per funzioni è quella che tutti conoscono grazie alla sua rappresentazione grafica costituita dall’organigramma. Ogni azienda dev’esserne provvista, poiché è uno strumento basilare per definire ‘chi fa cosa’: ruoli, compiti, responsabilità e livelli gerarchici. La sola organizzazione per funzioni si è adattata bene alle esigenze aziendali fino ad alcune decine di anni fa quando, dopo le impennate del boom economico, i mercati hanno raggiunto una certa stabilità. Oggi, la rapida evoluzione e i costanti cambiamenti di direzione dei mercati impongono però un continuo adattamento per non perdere posizioni e quote di mercato, ma anche per crescere. Una flessibilità che si ottiene grazie all’approccio per processi che, organizzati trasversalmente rispetto alle funzioni, possono infatti essere pianificati velocemente, sfruttando elementi quali la leadership e il team working, componendo sequenze di attività (interne o esterne), motivando le risorse al raggiungimento degli obiettivi di processo.

Quali gap si trovano a dover colmare le aziende del nostro territorio?
L’adattamento al mercato odierno impone alle aziende la capacità di reagire prontamente, un’elevata flessibilità nella propria organizzazione nonché il raggiugimento della miglior efficienza possibile per mantenere bassi i costi, beneficiare di un buon margine ed essere competitivi. I principali gap possono essere colmati mediante: la diffusione di una cultura imprenditoriale; la formazione delle risorse per garantire un livello medio di competenza allineato alle evoluzioni di settore; la gestione e il controllo dei processi, generando piani di miglioramento continuo; l’adeguamento dei sistemi informativi alla tecnologia corrente per semplificare i flussi, rendendoli snelli e a prova di errore; l’osservazione continua dei mercati con attenzione ai competitor globali; infine, la tutela del ‘made in Switzerland’, da sempre apprezzato sui mercati internazionali.

Shiratech Management Consulting Sa opera nel campo della Consulenza di Direzione alle aziende manifatturiere e di servizi. Con un network multidisciplinare di professionisti dotati di competenze complementari, è in grado di coprire un’ampia gamma di aree: dalle operation (fulcro dell’attività) all’amministrazione; da finanza e controllo, al commerciale e al marketing. Offre collaborazione anche nella modalità del Temporary Management: quando i progetti risultano particolarmente complessi e corposi, è infatti preferibile un intervento diretto dei suoi professionisti. Ha sede a Tegna-Locarno ed è attiva anche in tutto il Nord Italia.

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