Considerato tra i migliori al mondo in termini di qualità, il sistema sanitario svizzero ne paga però in parte pegno con l’aumento annuale dei premi. Oltre a fattori di costo quali l’evoluzione medica e demografica, un importante margine di miglioramento è offerto dalla digitalizzazione. Ormai è scontato che si possa diventare clienti senza recarsi fisicamente in agenzia e che il servizio clienti sia sempre disponibile online. Ma le casse malati si stanno anche impegnando per sviluppare soluzioni che consentano agli assicurati e al sistema sanitario di sfruttarne a pieno il potenziale.
In particolare, le app per la salute, sottoposte al vaglio di un’istituzione medica, possono rappresentare un’opportunità per alleggerire il peso del sistema sanitario, andare incontro alla carenza di professionisti e ridurre i costi. Gli strumenti digitali aiutano ad esempio a prendere decisioni e offrono un accesso rapido all’aiuto e alle diagnosi mediche. Si prenda il caso del classico mal di gola e naso che cola: che fare? A volte è sufficiente un rimedio casalingo. A volte è necessario un consulto medico, che gli assicurati potrebbero ricevere comodamente via chat o telefono. In questo modo non solo si supporta il paziente, ma si favorisce anche l’economicità dei trattamenti, come Sanitas sta sperimentando con il suo chatbot di Sensely.
La digitalizzazione offre un grande potenziale anche nel settore ospedaliero. In Svizzera, solo il 25-30% delle operazioni viene eseguito in regime ambulatoriale, a differenza di altri Paesi in cui il rapporto è inverso. Grazie agli enormi progressi della tecnologia robotica, in futuro molti interventi diventeranno sempre meno invasivi, dunque i pazienti potranno essere dimessi più rapidamente e monitorati online con l’aiuto di nuove opzioni digitali: Hospital at Home. Il che riduce la necessità di posti letto in ospedale, con un impatto positivo sui costi.
Molto importante potrebbe essere l’apporto in un ambito come quello della salute psichica, con lunghe liste d’attesa e il rischio di diversi mesi prima di poter entrare in terapia a causa della forte carenza di personale qualificato. Le app hanno il potenziale di attenuare la difficoltà di approvvigionamento e di prestare aiuto nell’attesa di una cura, evitando di vivere un’esperienza angosciante a chi si confronta con un problema di salute mentale acuto. In Svizzera sono già disponibili offerte per la psicoterapia online, ma a carico del paziente, non essendo ancora sostenute dall’assicurazione di base.
Uno studio di intervista AG condotto nel gennaio 2024 per conto di Fondazione Sanitas Assicurazione Malattia, interpellando 2009 persone tra i 15 e i 79 anni di tutto il Paese, ha dimostrato che le app per la salute mentale possono aiutare soprattutto i giovani under 35, che si dichiarano pronti a utilizzarle a patto che siano interessanti e create specificamente per il loro target, con basi scientifiche e che siano conosciute. I modelli ‘blended’, in cui i benefici del supporto online sono combinati con le competenze dei terapeuti, sono particolarmente interessanti: migliorano l’efficacia della terapia tra una seduta e l’altra e, allo stesso tempo, contrastano i lunghi tempi di attesa per le visite presso uno studio psicologico. Un potenziale ancora poco sfruttato, che sarà importante sviluppare. Anche per la salute del sistema sanitario stesso.
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