TM   Settembre 2024

Il sigillo della fiducia

Con le sue pionieristiche soluzioni protegge la maggior parte delle banconote circolanti e ogni anno contrassegna oltre 100 miliardi di prodotti, combattendo contraffazione e frodi. Partner privilegiato di governi, Banche Centrali e industria anche nelle sfide del digitale, la vodese SICPA si avvicina al centenario, a servizio dell’economia della fiducia. Interviene Jean-Philippe Gaudin, Strategic Affairs Director di SICPA.

di Susanna Cattaneo

Giornalista

La prima reazione della maggior parte delle persone di fronte a una nuova serie di banconote si ferma all’aspetto estetico, tutt’al più spingendosi a valutarne la maneggevolezza, spesso non senza una dose di nostalgia per la precedente, ormai diventata parte della quotidianità. Oppure, per le generazioni ormai native digitali, di incuranza verso uno strumento di pagamento con cui suppongono avranno di rado a che fare. Ben pochi sanno che quelli che appaiono come analogici pezzi di carta sono in primis prodotti high-tech, che svolgono un ruolo essenziale per gli utenti che effettuano le transazioni, a ogni livello.

«Oggi una banconota standard contiene in media 20 o più elementi di sicurezza. Queste caratteristiche sono progettate non solo per consentire l’autenticazione visiva e tattile delle banconote, ma ne facilitano anche l’identificazione e l’elaborazione, manualmente o con macchine ad alta velocità, come i sistemi automatici di verifica e conteggio a uso commerciale o quelli di smistamento ed elaborazione delle Banche centrali. Infine, gli elementi forensi sono destinati alle analisi di laboratorio, alle autorità monetarie e alle forze dell’ordine. Che siano incorporate nel substrato, integrate come elementi stampati con diversi processi di stampa o applicate direttamente sulla banconota, garantiscono l’integrità del ciclo di trattamento del contante e costituiscono un formidabile ostacolo alla contraffazione e alle frodi», esordisce Jean-Philippe Gaudin, Strategic Affairs Director di SICPA.

biglietto 100 franchi sicpa
Sesto e ultimo biglietto della nona serie di banconote svizzere, come le altre il 100 franchi integra numerose caratteristiche complesse di sicurezza per contrastare le contraffazioni, garantite dalle soluzioni all’avanguardia sviluppate da Sicpa, fra cui inchiostro luccicante, fibrille fluorescenti, microtesto e il globo ultravioletto.

Le soluzioni dell’azienda vodese proteggono la maggior parte delle banconote del mondo, comprese le principali valute come euro, dollaro statunitense e, naturalmente, franco svizzero: sono oltre 180 gli Stati sovrani che hanno riposto la loro fiducia in SICPA. Basata a Prilly, vicino a Losanna, conta un totale di 13 siti produttivi distribuiti in 5 continenti e oltre 3.000 collaboratori. «Inoltre, le nostre soluzioni di tracciabilità, basate su una piattaforma che combina i punti di forza della sicurezza fisica, della tecnologia digitale e della scienza dei dati, contrassegnano ogni anno più di 100 miliardi di prodotti in tutto il mondo, soprattutto beni soggetti ad accise come gli alcolici e i prodotti del tabacco, ma anche quelli soggetti a rigide regole di conformità da parte di autorità e governi», prosegue Jean-Philippe Gaudin.

Una presenza nei cinque continenti e tecnologie per 180 nazioni

Siti produttivi, R&D e altre sedi di SICPA, con le principali concentrazioni di collaboratori

Mappa presenza Sicpa
Fonte: Sicpa. I suoi siti nel mondo, per un totale di oltre 3mila collaboratori.

La storia di SICPA comincia quasi un secolo fa, il 16 luglio 1927 a Losanna, quando Maurice Amon (1880-1959, nonno dell’attuale presidente e Ceo, Philippe Amon) aprì uno stabilimento di produzione al servizio dell’industria agricola e alimentare, costruendosi rapidamente una solida reputazione grazie al suo prodotto di punta, un grasso speciale utilizzato nella mungitura delle mucche per migliorare la qualità del latte. Origini di cui reca traccia nel suo nome, acronimo di Société Industrielle et Commerciale de Produits Alimentaires.

«Sin dall’inizio l’azienda si è dunque distinta per due caratteristiche: la capacità di rispondere a un’esigenza del mercato e quella di affrontare una sfida tecnologica. L’opportunità di innovare si è presentata negli anni ’30, quando il settore delle arti grafiche era in piena espansione nella regione di Losanna e la domanda di inchiostri era in aumento. Fino a quel momento, gli stampatori dipendevano dai prodotti importati. Approfittando dei suoi strumenti di produzione e della competenza dei suoi chimici, SICPA progettò internamente i primi inchiostri commerciali, tipografici e offset, inizialmente per giornali e pubblicazioni, poi per imballaggi», evidenzia il Direttore degli Affari strategici di SICPA.

Verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’azienda ha adattato queste formulazioni chimiche alla produzione di inchiostri di sicurezza che rispondessero a severi criteri di resistenza alla luce, allo sfregamento, ai detergenti e altri agenti chimici. Il primo inchiostro calcografico venne applicato alla banconota spagnola da 100 pesetas, emessa il 2 maggio 1948.

Le pietre miliari della storia di SICPA

Linea del tempo Sicpa
Jean-Philippe Gaudin
Jean-Philippe Gaudin, Strategic Affairs Director di SICPA.

Trascorse quasi otto decadi e nel pieno dell’era digitale, nonostante l’ormai massiva adozione di mezzi di pagamento elettronici, la domanda globale di contanti – e dunque di soluzioni per proteggerli – non sembra declinare, anzi semmai cresce, tendenza accentuata dalla pandemia. «È fondamentale considerare il denaro contante come un elemento complementare che, insieme alle tecnologie digitali, garantisce accessibilità e resilienza al sistema. Proprio grazie alla protezione incorporata, le banconote si distinguono dagli altri mezzi di pagamento, che dipendono invece da un’infrastruttura tecnologica e da una rete esterne», commenta Jean-Philippe Gaudin.

Le ricerche di SICPA confermano come il cash rimanga una realtà profondamente radicata, anche se meno visibile, ma comunque altamente sociale, in particolare nei Paesi del Sud globale: «Più le economie sono informali, più il tessuto sociale è solidale, più il contante rappresenta il mezzo principale per accedere al credito comunitario e organizzare le finanze familiari. Mentre alle nostre latitudini, con la diffusione del mobile banking, si sta assistendo a un declino degli sportelli automatici delle banche commerciali, in tutto il mondo si osserva lo sviluppo di soluzioni mobili e temporanee da parte degli istituti bancari per contribuire alla risposta collettiva alle crisi climatiche e alle difficoltà di accesso al contante nelle aree rurali», rileva lo Strategic Affairs Director di SICPA.

Nondimeno, forte del suo know-how l’azienda sta portando avanti attivamente lo sviluppo di soluzioni digitali, tra cui le piattaforme di pagamento e le valute digitali delle Banche centrali (Cbdc). Oggi SICPA detiene oltre 6mila brevetti e conta quasi 300 ricercatori fra Svizzera, Spagna, Malesia, Stati Uniti e Marocco. «Se chimica, ottica e scienza dei materiali restano gli ambiti di riferimento, negli ultimi 20 anni la gamma di profili ricercati si è notevolmente ampliata, reclutando anche specialisti in cybersecurity e sviluppatori altamente specializzati, ad esempio nel campo dell’identità digitale o delle transazioni digitali. La forza di SICPA risiede anche in questa capacità di combinare i vantaggi della sicurezza fisica e digitale», sottolinea Jean-Philippe Gaudin. Ricerca e innovazione fanno parte del suo Dna, basilari per poter continuare a garantire la fiducia in uno scenario che evolve molto rapidamente e moltiplica le sfide, dal commercio globale alle insidie del digitale: attacchi informatici, incertezze su origine e qualità dei prodotti, gestione dei dati personali, … «Su tutti questi temi, per i nostri clienti siamo un partner privilegiato. Possiamo attingere alla nostra esperienza per elaborare nuovi approcci. Infatti, ne stiamo proponendo uno più globale per garantire la sovranità: una piattaforma digitale offerta ai governi, che centralizza i dati chiave delle loro economie, compresi quelli su produzione e import, entrate fiscali, dati epidemiologici e così via. Senza entrare in dettagli riservati, ogni nostra soluzione può essere arricchita da una molecola personalizzata, unica per ogni nazione. Impiegati lungo l’intera catena del valore, questi marcatori generano approfondimenti azionabili e affidabili in tempo reale», spiega lo Strategic Affairs Director di SICPA.

A chi opera in un settore tanto delicato, ostacolando gli attori dell’economia illegale, contraffattori, truffatori e, in generale, tutti coloro che approfittano della mancanza di controllo e monitoraggio delle regole stabilite dalle autorità, non mancano gli avversari. «Regolarmente voci false, informazioni non verificate, inesattezze e dati falsificati vengono utilizzati per cercare di screditare la nostra azienda e le sue soluzioni, che alcuni trovano “imbarazzanti”. Proteggere la nostra reputazione è quindi una missione essenziale, che i nostri team perseguono con grande attenzione. Alla fine, la fiducia dei nostri clienti è reale e i successi commerciali di SICPA lo testimoniano», sottolinea lo Strategic Affairs Director.

Il nuovo unlimitrust campus a Prilly
Il nuovo unlimitrust campus, a Prilly, dove si trova anche l’headquarter di SICPA, vicina al secolo di storia. © Sacha di Poi.

Se in passato SICPA è stata antesignana sviluppando le norme di qualità di stampa e resistenza chimica e fisica degli inchiostri di sicurezza diventate lo standard di riferimento internazionale, alla vigilia del suo centenario si conferma più che mai dotata di spirito pionieristico con il suo campus unlimitrust dedicato all’economia della fiducia. Costruito accanto alla sua sede centrale a Prilly, nella zona occidentale di Losanna, a poco più di un anno dall’inaugurazione ha già attirato nei suoi 50mila mq una comunità internazionale di aziende e istituzioni pubbliche e private di tutte le dimensioni. «Tra queste, Approach Cyber, Visium, Ruag, Effixis e Aica, tutte nel campo della cybersecurity e dell’intelligenza artificiale, così come molte start up ospitate nel Trust Village, una struttura di incubazione sostenuta da SICPA insieme alle autorità cantonali e al Parco dell’Innovazione dell’Epfl. Alcune di queste giovani realtà cresceranno per poi trasferire i propri uffici all’interno del campus dove continuare il loro sviluppo», prevede lo Strategic Affairs Director di SICPA. Lo scorso novembre unlimitrust è diventato ufficialmente l’ottavo parco tecnologico del Canton Vaud, un’altra conferma del posizionamento ideale per sostenere l’innovazione e promuovere la Svizzera a livello internazionale.

Un progetto ispirato dal Presidente e Ceo di SICPA Philippe Amon, con una visione inscritta nella strategia di un’azienda di famiglia che ha il vantaggio di potersi sottrarre agli obiettivi di breve termine per ragionare sul lungo orizzonte. Se nell’era del fake massificato e dell’esplosione dei big data si profilano nuove sfide per la fiducia che invece, immutabilmente, rimane il cardine di qualsiasi relazione e transazione ‘autentica’, ancora più complesso diventa apporre il sigillo che garantisce l’affidabilità. Innovazione di punta, rigorosa precisione, qualità senza compromessi, discrezione assoluta: sono queste le doti genuinamente elvetiche della leadership in filigrana stabilita in un secolo d’onorato servizio dall’azienda vodese.

Sulla scia dell’aumento dei tentativi di contraffazione, estesi a una gamma sempre più ampia di bersagli, praticamente in tutti i settori sta crescendo la domanda di protezione. Oltre 15 quelli serviti dalla Divisione Protezione Prodotti e Marchi di SICPA, tra cui farmaceutico, cosmetico, agrochimico, sementiero, beni di lusso, prodotti di consumo e industriali, per miliardi di prodotti all’anno contrassegnati in tutto il mondo. L’azienda vodese offre un’ampia gamma di soluzioni di marcatura e tracciabilità progettate per combattere minacce come la contraffazione, l’adulterazione, le frodi sui resi e i mercati paralleli: dispositivi di sicurezza visibili e invisibili, nonché tecnologie digitali avanzate che possono essere verificate tramite smartphone. Ogni soluzione è personalizzata in base alle esigenze specifiche del cliente, garantendo non solo un’efficace risoluzione dei problemi, ma anche un’implementazione operativa senza soluzione di continuità.

Dopo la scomparsa di Maurice Amon nel 1959, hanno avuto inizio per SICPA due decenni di crescita, favorita dallo spirito pionieristico del successore Albert Amon (1916-2010) che non ha esitato ad aprire nuovi mercati in Asia e in Sud America. Inchiostri commerciali e di sicurezza si sono diffusi nei cinque i continenti. Con la graduale liberalizzazione del commercio mondiale e il continuo sviluppo delle tecnologie di stampa, è emersa la necessità di stabilire norme di qualità coerenti. Di propria iniziativa, SICPA ha definito gli standard di qualità di stampa e di resistenza chimico-fisica degli inchiostri per garantire che le banconote potessero circolare nelle più diverse condizioni climatiche e culturali. Questo lavoro, svolto sotto l’egida dell’Istituto di Criminologia dell’Università di Losanna, è stato approvato dall’Interpol nel 1969. Successivamente adottati dagli stampatori di banconote di tutto il mondo, sono tuttora in uso.

Gli anni ’70 e ’80 hanno visto una serie di progressi nella tecnologia degli inchiostri, tra cui nuove generazioni di inchiostri calcografici, inchiostri Uv e vernici per la stampa offset. Fra le pietre miliari della storia di SICPA, due tecnologie oggi utilizzate per proteggere numerose serie di banconote in tutto il mondo: Optically Variable Ink (OVI®), introdotta nel 1987, è riconosciuta come una delle soluzioni più affidabili per la sicurezza dei documenti d’identità e dei passaporti, per la semplicità di autenticazione, basata su una tecnologia complessa e su un metodo di produzione inaccessibile ai contraffattori, abbinati a una tecnologia di sicurezza anti-copia. La nuova generazione di tecnologia ottica per le banconote SPARK®, lanciata nel 2006 e applicata a banconote per la prima volta in Cina per celebrare i Giochi Olimpici del 2008 e in Kazakistan per il 15esimo anniversario della moneta nazionale, è invece un inchiostro che combina cambiamenti di colore ed effetti dinamici e che si è evoluto fino ad oggi.

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In apertura: Fiore all’occhiello di SICPA, l’inchiostro dinamico a viraggio di colore SPARK®, applicato a più di 90 valute in tutto il mondo e in continua evoluzione.