TM   Giugno/Luglio 2024

Se a fare goal è la tecno-sportività

La tecnologia nello sport gioca un ruolo fondamentale, portando cambiamenti significativi in campo e nella fruizione delle competizioni sportive da parte del pubblico. Con l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale, le applicazioni mobili e lo streaming, attrezzature avanzate e tecnologie di replay e Vr/Ar, per atleti e spettatori coinvolgimento e prestazioni sono al top. Interviene David Mülchi, Avvocato e Socio dello Studio Legale Mülchi & Asociados, Madrid e Lugano.

David Mülchi

di David Mülchi

Avvocato e Socio dello Studio Mülchi & Asociados

Football
© Jannes Glas / Unsplash.

Spagna e Svizzera hanno potuto vivere grandi soddisfazioni in un’estate che con gli Europei di calcio ha visto la prima incoronata campionessa, e anche la “Nati” regalare indimenticabili emozioni ai patri tifosi. Sul filo di questa attualità, ho pensato dunque di trattare un argomento che, se direttamente legato allo sport del calcio (ma anche allo sport in generale), è di interesse nell’ambito dello sviluppo imprenditoriale delle tecnologie, da quelle classiche a quelle più nuove (anche se, in realtà, lo sviluppo tecnologico è esponenziale ed è dunque difficile definire ciò che è nuovo).

Nel campionato europeo la Uefa ha consolidato il sistema del Var introdotto nel 2019 così, ora, ad agire sono ben tre operatori video, da quattro sale operative video (Vor) nel Football Technologies Hub (Ftech Hub) dell’International Broadcast Centre di Leipzig (epicentro di tutta la tecnologia applicata nel campionato), e due arbitri assistenti video (Avar).

S’inaugura anche un’ulteriore novità: per la prima volta al Campionato Europeo di Calcio Uefa, il pallone ufficiale sarà dotato della tecnologia adidas “Connected Ball”, che invia dati accurati agli arbitri in tempo reale. Combinando i dati sulla posizione dei giocatori con l’intelligenza artificiale, l’innovazione contribuisce alla tecnologia Uefa per il fuorigioco semi-automatico (Saot) e velocizzerà enormemente il processo decisionale durante la partita. La tecnologia “Connected Ball” può anche aiutare gli arbitri video a identificare ogni singolo tocco del pallone, riducendo il tempo per risolvere gli incidenti di fallo di mano e di rigore. Ci sarà invece continuità per le tecnologie più veterane come la tecnologia di linea di gol (Glt), applicata dal 2016, o quella sopracitata per il fuorigioco semi-automatico (Saot), applicata dal 2022.

Adidas connected ball Uefa
Per la prima volta al Campionato Europeo di Calcio Uefa, il pallone ufficiale è dotato della tecnologia adidas “Connected Ball” di Adidas, che invia dati accurati agli arbitri in tempo reale.

 

Passando dalle mega istituzioni come la Uefa è interessante constatare come la tecnologia applicata al calcio (e, più ampiamente, allo sport) abbia assunto un’importanza rilevante e sicuramente in crescita. Si consideri, per esempio, che a livello delle federazioni nazionali sono stati fatti investimenti notevoli nell’adozioni delle tecnologie. In Svizzera la nostra “Swiss Football League” ha concentrato la tecnologia usata per il controllo dell’applicazione delle regole del gioco (Var, Vor, Referee Review Area (Rra), ecc.) su fornitori multinazionali, alcuni con filiale in Svizzera, come Hawk-Eye Innovations (Uk), Riedel Communications (D/Ch) e Nep Switzerland (Usa/Ch), mentre per la comunicazione dei risultati di questa tecnologia ai fruitori delle partite si avvale dei servizi offerti da Swisscom.

In mercati decisamente più grandi si sta puntando sull’uso delle tecnologie non solo a favore dell’applicazione delle regole del gioco ma soprattutto per offrire all’organizzatore del campionato, alle aziende collegate e, più di tutti, agli spettatori che seguono le partite in televisione un’esperienza che completa (e di molto) la fruizione del gioco stesso. In questi casi si tratta di elaborare una miriade di dati in tempo reale, essendo necessario non solo l’impiego di programmi sempre più sofisticati, basati principalmente sull’Ia e il machine learning ma anche di sistemi estremamente potenti e avanzati.

aws bundesliga
In Germania La Bundesliga utilizza Aws per fornire statistiche in tempo reale che promettono di migliorare la comprensione della strategia e dei risultati di gioco e consigliare contenuti personalizzati.

In questo campo sono già scesi due colossi mondiali e naturalmente competitor. In Germania La Bundesliga, la principale serie di calcio nazionale tedesca, utilizza Aws per fornire statistiche in tempo reale che migliorano la comprensione della strategia e dei risultati di gioco e consigliare contenuti personalizzati ai suoi 500 milioni di tifosi e partner globali su più canali (secondo i dati di Aws). Utilizza diversi servizi di Ml di Aws, tra cui Amazon SageMaker, Amazon Personalize e Amazon Rekognition, nonché servizi di analisi per migliorare il prodotto di trasmissione, e sta esplorando nuovi formati di distribuzione per aumentare la base di tifosi della Bundesliga globale. Parallelamente, sta trasformando le sue operazioni commerciali per aiutare la Serie e i suoi Club a creare servizi, automatizzare i processi e migliorare l’uso dei dati e l’efficienza sotto il profilo dei costi (grazie ai servizi professionali di Aws, la Bundesliga ha già ridotto i costi operativi del 75% con un’infrastruttura di streaming serverless altamente scalabile).

In Spagna invece, La Liga, ha optato per il maggiore concorrente di Aws: Microsoft. Con il gigante Usa, una delle principali serie di calcio in Europa ha sviluppato un programma di statistica avanzata chiamata “Beyond Stats”, che offre un’analisi di grandi set di dati dinamici elaborati dalla piattaforma Mediacoach, parte del portafoglio di LaLiga Tech, la società specializzata in soluzioni tecnologiche per il settore dello sport e dell’intrattenimento, lanciata nel 2021 sotto l’egida de La Liga. Queste metriche ora raggiungono l’utente grazie all’Intelligenza Artificiale e al machine learning forniti da Microsoft Azure. In questo caso la tecnologia viene principalmente utilizzata per una strategia di relazione globale con i tifosi di calcio (40,8 milioni secondo La Liga).

la liga microsoft beyond stats
Insieme invece a Microsoft, La Liga ha sviluppato un programma di statistica avanzata chiamato “Beyond Stats”, che offre un’analisi di grandi set di dati dinamici elaborati dalla piattaforma Mediacoach, parte del portafoglio della sua società specializzata di LaLiga Tech.

Anche a livello delle squadre di calcio naturalmente l’uso delle nuove tecnologie è diventato un must e materia di studio nelle principali scuole specializzate. Se è comprensibile l’opportunità, ma direi anche la necessità, di mantenersi allo “state of the art”, trovo invece molto interessante le iniziative di alcuni grandi squadre che colgono l’occasione per promuovere in generale le nuove tecnologie. È il caso del Real Madrid con l’iniziativa Real Madrid Next, concentrata sulla generazione di sinergie con start up e aziende leader nel loro settore, fornendo risorse e condividendo le loro conoscenze in tutti gli aspetti legati alla pratica sportiva e partecipando attivamente allo sviluppo di soluzioni dirompenti che gettino le basi per il futuro dello sport e il suo impatto sulla società (su sei aree di lavoro: e-health, performance, fan engagement, contenuti audiovisivi, cybersecurity & technology e social). Anche il Barcellona, con il suo Barça Innovation Hub, dichiara di impegnarsi a fare un nuovo salto nel settore dello sport, sottolineando che l’Hub non ha solo l’obiettivo di fungere da ente di ricerca, ma intende anche favorire l’innovazione e le sue reali applicazioni nel nostro Club e nell’industria in generale.

Se il lettore crede che queste iniziative siano prerogative delle grandi squadre, si sbaglia: almeno in Spagna ho trovato una squadra, il RC Celta di Vigo (con un preventivo di circa 100 milioni di euro rispetto ai mille milioni del Real Madrid o degli 859 milioni del Barça) che ha creato il suo proprio Celta Lab 1923. Nella pagina web informa: “È impossibile ignorare la velocità con cui l’industria dello sport sta cambiando, siamo in un momento di innovazione dirompente. Celta Lab 1923 è il nostro impegno per un modello di innovazione aperto e ‘lean’, creando un veicolo con la capacità di supportare, incubare e interagire con start up, imprenditori e altri attori dell’ecosistema”.

Anche a livello delle squadre di calcio naturalmente l’uso delle nuove tecnologie è diventato un must e materia di studio nelle principali scuole specializzate. Se è comprensibile l’opportunità, ma direi anche la necessità, di mantenersi allo “state of the art”, trovo invece molto interessante le iniziative di alcuni grandi squadre che colgono l’occasione per promuovere in generale le nuove tecnologie.

Non conosco in Svizzera iniziative simili, salvo quella multidisciplinare dell’associazione Swiss Olympic che ha creato un suo “Sports Innovation Hub”. Che in Spagna esista oggi un clima favorevole alle start up (ho avuto occasione di scriverne in un contributo anteriore) è anche dimostrato dal fatto che, proprio nel settore dello sport e in particolare del calcio, si stanno sviluppando aziende che creano e offrono, non solo a livello nazionale, soluzioni tecnologiche avanzate. È il caso di Olocip, un’azienda leader fondata da Esteban Granero (calciatore professionista) e Pedro Larrañaga e Concha Bielza (entrambi professori di Ia presso l’Upm) per unire due mondi apparentemente molto diversi, il calcio e la scienza, specializzata nell’implementazione dell’Intelligenza Artificiale più avanzata nel campo dello sport e dell’industria. Tra i suoi clienti conta anche con la nostra St. Gallen 1789 alla quale ha offerto l’applicazione Tct-Scout, sviluppata interamente utilizzando sistemi di intelligenza artificiale, che permette ai giocatori di essere contestualizzati in ambienti specifici (squadra, campionato, allenatore, ruolo, ecc.) con l’obiettivo di fare previsioni di performance che riducano l’incertezza nel processo decisionale.

Ma in Svizzera è appena atterrata anche un’azienda italiana, K-Sport, leader nel settore della tecnologia wearable, ovvero dell’uso di dispositivi indossati dagli sportivi che rilevano dati fisici e di posizione i quali vengono trasmessi a un sistema di analisi dei dati che utilizza il primo – e ad oggi unico – sistema al mondo per la match analysis realmente basato su criteri matematici (brevettato Pct nel 2010 e certificato) che, secondo l’azienda, sta rivoluzionando il modo di vedere il calcio. Nel mondo più di 500 club e federazioni usano le tecnologie di K-Sport, in Svizzera per esempio il Kriens, il Losanna, il Bellinzona e il Chiasso. Anche in questo caso l’azienda promuove l’innovazione tecnologica con un programma di collaborazione con la Supsi (rivolto sì, questa volta, all’hockey su ghiaccio). Da tifoso della tecnologia, mi solletica l’idea di vedere una partita di calcio, un assalto di scherma o una discesa libera con occhiali Vision Pro di Apple, ma dall’altra il mio subconscio sta proprio ora gridando di ricordare come si sta nel Santiago Bernabéu, nella sala d’armi o sulle piste di sci (anche al freddo).

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