TM   Novembre 2023

Ritorno al passato

Nei prossimi anni si potrebbe verificare con sempre maggior frequenza uno scenario molto simile agli anni Ottanta, con tassi più alti e inflazione più alta. Quali i rischi? Un’analisi di Shamik Dhar, capo economista di Bny Mellon Im.

Shamik Dhar

di Shamik Dhar

Capo economista di Bny Mellon Im

Una generazione di lavoratori dovrà abituarsi a un contesto di tassi d’interesse globali fino a cinque volte più alti di quelli a cui erano abituati. I tassi si assesteranno probabilmente tra il 4,5 e il 5,5%, una forbice che non si vedeva dal 2008 e che ricorda più da vicino gli anni Ottanta e Novanta. Molti think tank ritengono che torneranno a scendere non appena saranno evidenti gli effetti del Covid sul sistema finanziario globale. Tuttavia, la situazione attuale non è dovuta al troppo Qe e alla pandemia.

Tassi più elevati. I fattori alla base di questa situazione sono molteplici, non ultimi gli effetti dell’inflazione, l’aumento della produttività e i costi della trasformazione dell’economia in senso climatico. A questi si aggiungono la difficile demografia e l’elevato livello del debito pubblico. Questi fattori aumentano la probabilità che i tassi rimangano più alti per qualche tempo, e avrà un impatto corrispondente su opportunità e rischi d’investimento.

Il tasso d’interesse medio a lungo termine è una variabile economica estremamente importante sia per i responsabili delle politiche economiche che per gli investitori. Per gli investitori, il ‘tasso d’interesse sicuro’ è il tasso da cui dipendono i prezzi di tutte le altre attività, ed è quindi fondamentale essere in grado di prevedere il livello medio a lungo termine.

Questione di interessi

Andamento dei tassi d'interesse reali per regione (in %)

Andamento tassi interesse real per regione
Fonte: Fed, Ihs Markit. L’andamento dei tassi d’interesse reali nel corso degli ultimi anni.

I futuri shock inflazionistici. Di conseguenza, anche il tasso nominale necessario per garantire la stabilità dei prezzi potrebbe essere più elevato. La legge delle conseguenze indesiderate afferma che il passaggio all’inflation targeting negli anni Ottanta ha portato anche a un abbassamento dei tassi di interesse di riferimento, oltre alle tendenze prevalenti di disinflazione a lungo termine.

In generale, gli obiettivi di inflazione potrebbero dover essere rivisti e persino innalzati in futuro. Anche se non innalzati de jure, le Banche Centrali potrebbero essere disposte a tollerare più a lungo le deviazioni dall’obiettivo, soprattutto se i costi economici del suo raggiungimento aumentano. Questi target potrebbero diventare obsoleti e l’ingerenza della Politica potrebbe aumentare. Esiste un dibattito legittimo sul giusto livello di inflazione programmata. Dopo tutto, per gran parte del periodo successivo alla crisi finanziaria, molti economisti hanno sostenuto che l’obiettivo del 2% era troppo basso, con il rischio di finire spesso in negativo.

Gli obiettivi di inflazione potrebbero dover essere rivisti e persino innalzati in futuro. Anche se non innalzati de jure, le Banche Centrali potrebbero essere disposte a tollerare più a lungo le deviazioni dall’obiettivo, soprattutto se i costi economici del suo raggiungimento aumentano. Questi target potrebbero diventare obsoleti e l’ingerenza della Politica potrebbe aumentare

Coda grassa. Negli ultimi anni si sono verificati diversi eventi che hanno colpito i mercati e l’economia globale, come una guerra e una pandemia. Queste perturbazioni del loro normale funzionamento spesso determinano una maggiore probabilità di esiti estremi, che gli economisti definiscono ‘code grasse’.

La volatilità può essere più diffusa in un mondo come l’attuale, caratterizzato da ‘shock da coda grassa’, ma potrebbe rivelarsi meno efficace come freno ai tassi. Man mano che l’economia globale subisce una serie di cambiamenti tecnologici, demografici, geopolitici e climatici, i rischi di crescita dovrebbero cambiare in modo tale da ridurre la pressione al ribasso sui tassi reali. In futuro la crescita sarà probabilmente soggetta a maggiori fluttuazioni a causa della frequenza e dell’entità degli shock e della politica fiscale e monetaria proattiva delle autorità. Allo stesso tempo, però, ci sarebbe anche un maggiore equilibrio tra i rischi di ribasso e di rialzo.

Questione di transizione. La sostituzione del capitale “sporco” con capitale verde nei prossimi anni dipende da molti fattori, molti dei quali difficili da prevedere. Tuttavia, la dinamica della tendenza generale suggerisce che l’impatto porterà a una modesta pressione al rialzo sui tassi di interesse reali nei prossimi 20-30 anni.

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