TM   Ottobre 2024

Prime, ma per quanto?

L’edizione di Ottobre vede al suo centro il delicato mondo delle materie prime, e come i suoi equilibri negli ultimi anni stiano velocemente cambiando. Le fluttuazioni di prezzo oltre a rappresentare un problema per le imprese, sono una grande incognita per gli stessi produttori, in termini di pianificazione degli investimenti. L’effetto è un continuo consolidamento del settore, e la nascita di giganti sempre più grandi, in sempre meno Paesi. Il che costituisce un ulteriore problema, strategico. L’Europa, in quanto leader mondiale del manifatturiero si trova in una situazione delicata, non avendone in casa, ma se si guarda alle materie prime del nuovo millennio, dunque i Big Data, la situazione non cambia particolarmente.

di Federico Introzzi

Responsabile editoriale Ticino Management

Caro lettore,

il Vecchio Continente da intendersi quale espressione geografica, e per sostenibile o meno che sia, rimane la patria del manifatturiero, come Svizzera, Italia e Germania confermano tutti i giorni. Le materie prime sono dunque un tema di capitale importanza, spesso snobbato, se non per questioni destinate a rimanere irrisolte. Eppure sempre in Europa nel corso degli anni si sono insediati i giganti del trading mondiale, e proprio in Svizzera hanno trovato la loro casa, a mancare continuano a essere queste risorse. Ma del resto a geologia non si comanda…

Al centro del dibattito politico e geopolitico è da ormai un decennio che si tratta e contratta di ‘indipendenza strategica’, ossia l’affrancarsi dell’Europa da altri Paesi esportatori di materie prime considerati o considerabili ostili, provvedendo da sé ai propri bisogni. Al di là che questo sia o meno possibile, la vera domanda è sino a che punto convenga davvero destinare decine di trilioni di euro e franchi per conquistare questa indipendenza, laddove forse non sono queste le vere materie prime di domani, ma solo di oggi. Le tecnologie cambiano, e gli elementi necessari a farle funzionare anche.

L’Europa non dispone di campioni digitali, ma se il petrolio di domani saranno i dati, non dovrebbe forse ragionare su quello, e sul come prevenire questo nuovo genere di cartelli?

Risorse ‘di primaria importanza’ a loro volta, anche la sanità, l’immobiliare e il tempo nelle differenti interpretazioni, mentre il futuro già incalza, sono materia di un dibattito che si spera non produca solo parole.

 

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