TM   Settembre 2024

‘Le macchine? Non hanno mai giornate no’

Advertorial

Negli ultimi anni la gestione dei casi in Suva è stata fortemente digitalizzata, a vantaggio delle aziende e delle persone infortunate che possono beneficiare di una maggiore trasparenza e rapidità nelle procedure. In questo modo è possibile dedicare più tempo all’assistenza delle persone ‘colpite dal fato’. Interviene Daniel Roscher, membro della Direzione e responsabile del Dipartimento gestione dei casi e riabilitazione.

Daniel Roscher
Daniel Roscher (in foto) è membro della Direzione della Suva nonché capodipartimento Gestione dei casi e riabilitazione. È inoltre responsabile dell’assicurazione militare e delle due cliniche di riabilitazione a Bellikon (AG) e Sion (VS). Ha studiato economia aziendale e completato il programma Executive MBA all’Università di Zurigo.

Casi complessi gestiti da personale specializzato.
«Grazie a una maggiore efficienza possiamo dedicare più tempo alla consulenza e all’assistenza individuali delle persone infortunate» riflette Roscher, che aggiunge: «L’essere umano interviene ogniqualvolta la macchina raggiunge i limiti che noi stessi le abbiamo imposto». I casi complessi vengono presi invece in carico da collaboratori specializzati, gli unici a poter prendere decisioni con esito negativo. «Da noi questa competenza spetta infatti esclusivamente al personale» precisa. Il progetto smartCare ha determinato un aumento della qualità delle decisioni: l’alto grado di automazione ha permesso di raggiungere uno standard di qualità elevato e uniforme. Del resto, prosegue, «Le macchine non hanno mai giornate no».

Pagamento più efficiente delle indennità giornaliere.
Grazie a smartCare, oggi il versamento delle indennità giornaliere è decisamente più rapido. «In un caso di infortunio completamente automatizzato, il tempo che intercorre mediamente dalla registrazione dell’infortunio al primo pagamento dell’indennità giornaliera è di 34,5 giorni, ossia otto giorni in meno rispetto al passato» sottolinea Roscher.

Oggi, inoltre, le indennità giornaliere vengono corrisposte a cadenza settimanale anziché mensile. Il progetto smartCare è però tutt’altro che concluso: Suva ambisce infatti a mettere in comunicazione i propri sistemi informatici con i sistemi di gestione delle risorse umane dei suoi clienti. A tale scopo ha sviluppato uno standard in collaborazione con Swissdec. Sebbene la sua diffusione richieda tempo e risorse, «sono più che ottimista che, in futuro, sempre più casi potranno essere gestiti tramite questo canale, nell’interesse di tutti».

Per informazioni:

Suva logo

Lo scorso anno le aziende assicurate da Suva hanno notificato circa 494mila casi di malattie professionali e infortuni, di cui il 61% si è verificato durante il tempo libero.

Suva è un’azienda indipendente di diritto pubblico e assicura circa 135mila imprese con oltre 2,2 milioni di lavoratori contro le conseguenze di malattie professionali e infortuni.

© Riproduzione riservata