A prima vista sembrerebbe un intrico di cifre e tabelle incomprensibili. Certamente, un’analisi accurata presenta una serie di aspetti e approfondimenti di non sempre facile lettura. È quindi essenziale che il dialogo con il consulente sia non solo trasparente, ma anche continuo e regolare, prima e dopo il pensionamento, affinché il cliente possa capire, far proprie e adottare per tempo le misure proposte.
Un caso di scuola è rappresentato dal prepensionamento: per il cliente si tratta tipicamente di capire a partire da quale età la pensione anticipata sia finanziariamente sostenibile e con quali correttivi siano attuabili. Sono preoccupazioni comuni a molti, e molte sono pure le situazioni in cui il carico fiscale è ritenuto eccessivo e si cercano soluzioni di ottimizzazione.
A fare la differenza è proprio affrontare la problematica in modo tempestivo. Muoversi in maniera tardiva, quando ormai i giochi sono fatti, può compromettere la possibilità di migliorare la situazione, pensando ed eseguendo le ottimizzazioni (previdenziali, finanziarie, fiscali e anche con riflessioni in ambito successorio) da implementare nel tempo.
A livello pensionistico rimane centrale la riflessione sulla modalità di riscossione delle prestazioni di cassa pensione (rendita e/o capitale) e, nel caso in cui si scegliesse il capitale, su come impiegarlo. Tra i diversi prodotti (finanziari e/o assicurativi) a disposizione per la diversificazione si rileva il recente ritorno di interesse per le rendite vitalizie (soprattutto perché interessante fiscalmente, ma anche ideale per profili rischio basati sulla sicurezza).
Pure le lacune previdenziali in generale destano preoccupazioni, in particolare quelle generate da attività a tempo parziale, forma di lavoro sempre più ricorrente. Un possibile rimedio, a questo proposito, potrebbe essere costituito dagli acquisti di cassa pensione, operazione interessante anche quale ottimizzazione fiscale, da effettuare, però, con cognizione di causa.
La protezione finanziaria e successoria dei propri cari occupa una posizione importante. Oltre alle relazioni tra coniugi, emergono sempre più problematiche legate alle forme di convivenza più recenti, come il concubinato. Citiamo infine l’aspetto relativo alla sostenibilità finanziaria dell’ipoteca sulla casa, soprattutto dal pensionamento, e le riflessioni sulla necessità o meno di procedere ad ammortamenti.
La pianificazione finanziaria e pensionistica deve necessariamente sempre coinvolgere il cliente, sia per individuare gli obiettivi dell’analisi sia per definire il budget desiderato. Un aspetto, quest’ultimo, la cui importanza è spesso sottovalutata, ma di estrema importanza. Si tratta di una riflessione a tutto tondo, suddivisa in due momenti. Dapprima l’analisi vera e propria, che mette a confronto la proiezione basata sulla situazione attuale con una variante ottimizzata. Successivamente l’attuazione, secondo una programmazione definita nel dettaglio e monitorata costantemente, delle misure proposte.
La competenza tecnica del consulente e la disponibilità di prodotti idonei assumono un’importanza centrale e chiudono in modo ottimale il cerchio. La pianificazione finanziaria è comunque permeata da un approccio prudenziale (non si perde mai d’occhio lo scenario peggiore) e dunque prevede scappatoie o vie di fuga, qualora si dovesse verificare un evento non completamente prevedibile o che non si può escludere a priori. La diversificazione aiuta molto in questo. Meglio sempre munirsi d’ombrello prima di una scampagnata, anche se la meteo ha previsto che splenderà il sole.
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