Caro lettore,
l’estate all’insegna dei Giochi è ormai iniziata, e già da qualche settimana, con l’Europa come sempre al centro, e anche in questo caso in senso geografico, e non solo politico. Del resto le sfide sono molte e di nuove ne vanno affiorando. È così che, accanto agli annunciati Giochi olimpici, Parigi 2024, sempre in Francia si tiene un’altrettanto importante partita politica, e poco distante, a Bruxelles, una terza, forse ancor più decisiva, con la quarta, gli Europei di calcio, che presto si chiuderanno.
Quale la più decisiva? Non è scontato, a dipendenza del risultato si sarà sempre in tempo per millantare capacità previsionali che nemmeno il più arguto degli economisti e il più sprovveduto dei meteorologi mai si sognerebbe. Del resto ‘del doman non v’è certezza’, come il Magnifico può a buon diritto rivendicare di aver scritto in tempi non sospetti.
Sono dunque tutti questi Giochi il cuore dell’edizione estiva di Ticino Management, seppur con un’intonazione in prevalenza economica. Sono del resto pur sempre giochi, e in questo caso una vera maratona, quella che si delinea per il Vecchio Continente nei prossimi anni in termini infrastrutturali, Svizzera più che inclusa. L’Europa è il continente sì vecchio, e in più d’un senso, ma se vuole sperare di sopravvivere alle sfide del secolo deve cercare un minimo di rimettersi a nuovo, esplorando una dimensione che sia avanzatissima non solo sul piano produttivo, ma anche in ambito digitale ed energetico.
Se si parla di Giochi, non si possono ignorare quelli olimpici, alle porte, di cui anche la Svizzera del cronometraggio sportivo è protagonista. O quelli bancari, con il risiko pronto a ripartire. Ed è il caso di due realtà bancarie molto diverse, ma concordi nel leggere il presente.
Da ultimo un pensiero al Cavaliere, a un anno dalla dipartita: un ‘attaccante’ che nello Sport come nella Politica ha sempre puntato al podio, con la convinzione che vincere sia bello, ma con l’applauso sia meglio. Uno spunto.
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