Titolava un noto portale d’informazione finanziaria: “È morta una figura centrale del settore bancario ticinese”, e la prematura scomparsa di Bernardino Bulla certamente è stata una perdita importante per la nostra Piazza finanziaria e bancaria.
Mi piace innanzitutto ricordare l’uomo. Un collega con cui era un piacere stare e lavorare. Una bella persona, cordiale e pacata, ma anche divertente, sempre pronta alla battuta fulminante. Io l’ho vissuto come un leader silenzioso, che parlava poco ma sempre bene. Poteva sembrare schivo, rifuggiva i riflettori e l’attenzione dei media, ma era sempre pronto a dialogare con clienti, colleghi e collaboratori.
Un banchiere come ce ne sono sempre meno. Un generalista, che conosceva la banca a 360 gradi. Ha lavorato per tre grandi banche ma penso che le esperienze che più l’hanno forgiato siano stati gli anni iniziali in Bsi, e poi quasi un quarto di secolo in BancaStato. Figure come Bernardino sono sempre più rare, perché tutti sono andati via via specializzandosi, e purtroppo sempre meno sono coloro che oggi capiscono realmente come funziona una banca a tutto tondo.
Ho lavorato con lui in Ubs, lui responsabile della clientela internazionale e trading e io delle piccole e medie aziende e poi siamo passati assieme in Credit Suisse. Siamo stati assieme due anni, con Giovanni Flury e Gabriele Zanzi, e poi ognuno di noi ha preso la sua strada. Due anni dove ho potuto imparare molto da lui.
Bernardino Bulla era un vero ‘signore dei crediti’. Anche in questo ambito, dove quasi tutti si sono specializzati, o al fronte, alla consulenza alla clientela, o nel back office, come credit officer, lui era in grado di giocare entrambe le partite. Capire le esigenze del cliente e trovare l’equilibrio fra quanto l’azienda vorrebbe e quello che la banca è pronta a concedere.
Innanzitutto conosceva il mestiere alla perfezione. Conoscenze teoriche solide tanta esperienza e un enorme buon senso. Il nostro mondo negli ultimi vent’anni ha visto il numero di leggi e direttive interne esplodere, nel tentativo di regolare ogni possibile fattispecie, ma questo corsetto sempre più stretto non ha necessariamente reso tutto più chiaro e portato a decisioni migliori, perché la realtà non si lascia rinchiudere in regole e modelli.
Nel mondo dei crediti, ogni azienda è diversa, ogni caso ha le sue peculiarità, scrivere un manuale di centinaia di pagine che ambisca a dare una risposta ad ogni domanda è tempo perso. Elaborare complessi modelli matematici di rating aiuta ma non sostituisce il giudizio dell’uomo. Bernardino mi ha insegnato che è importante capire il senso della regola, perché se è stata scritta c’è certamente un buon motivo, ma è l’applicazione che conta. Buon senso e grano salis.
Infine, un ricordo personale. Abbiamo cominciato a giocare a golf assieme. Andavamo a Lanzo d’Intelvi il sabato o alla domenica alla mattina presto, quando non c’era in giro ancora nessuno. Per evitare il pubblico ludibrio: “giochiamo come capre”, diceva sempre. Lucido e autoironico ed aveva ragione.
Nominato Presidente del CdA di Banca Stato il 15 marzo 2017, con entrata in carica il 1 luglio. Svizzero, nato il 7-II-1957, morto il 18-I-2025. Laurea in Scienze economiche e sociali all’Università di Ginevra nel 1983. Inserimento nel 1984 in Bsi a Lugano nel Dipartimento crediti. Trasferimento a inizio 1997 alla Società di Banche Svizzere, Lugano, quale responsabile della clientela privata e commerciale, per poi passare in Ubs, Lugano, con la funzione di responsabile in seno al Dipartimento clientela aziendale della sezione clientela internazionale e trading. A fine 1998 entra in Credit Suisse a Lugano, Corporate Customer Ticino, dove assume la responsabilità della clientela commerciale Ticino. Inizia la sua attività in BancaStato il 1-X-2000 in qualità di membro della Direzione generale e responsabile dell’Area Clientela Aziendale. Dal 16-IV-2007 al 31-XII- 2011 è stato responsabile dell’Area Controllo Rischi per poi assumere la Presidenza della Direzione generale da gennaio 2012 a giugno 2017. Altro:
- Membro del CdA di Axion Swiss Bank, Lugano, e Vicepresidente del relativo Comitato di Audit
- Presidente del Consiglio di fondazione della Fondazione del Centenario BancaStato, Bellinzona.
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