Teoricamente, l’Asia ha beneficiato della forte crescita della Cina e della politica accomodante della Fed. Tuttavia, il 2024 è stato caratterizzato da forze già note nel 2023: la lenta ripresa cinese, il dollaro americano forte e gli elevati tassi di interesse globali. La crescita cinese è rimasta al di sotto delle medie storiche, sostenuta solo da esportazioni e manifatturiero. La domanda interna resta debole.
Il commercio e l’industria manifatturiera globali, fiacchi dal 2022, hanno mostrato pochi segni di ripresa. Nel frattempo, l’aumento dei tassi statunitensi e il rafforzamento del dollaro hanno inasprito le condizioni finanziarie, pesando in particolare sulle economie con ampi deficit gemelli come l’Indonesia. L’India ha registrato una buona performance all’inizio del 2024, ma le elezioni inaspettatamente contestate hanno rallentato il suo slancio. Al contrario, Taiwan ha proseguito la sua tendenza al rialzo, beneficiando della sua esposizione alle catene di approvvigionamento di Ia e dei semiconduttori.
L’Asia nel 2025. Sebbene ogni economia asiatica abbia una propria storia idiosincratica, la crescita regionale rimane strettamente legata al commercio globale, alle Pmi e alle condizioni finanziarie.
Nel 2025, l’incertezza incombe sulla crescita globale, sulla direzione dei tassi americani e sull’approccio di Trump alle tariffe commerciali. La Cina è un punto focale, con aspettative di ulteriori stimoli governativi e una nuova ondata di innovazione tecnologica guidata dall’emergere di DeepSeek. Tuttavia, le tensioni geopolitiche con l’Occidente, il settore immobiliare in difficoltà e la debolezza della domanda interna continuano ad offuscare le sue prospettive.
Un mercato macro-driven o bottom-up? Lo scenario di base per l’Asia suggerisce che l’aumento dei tassi di interesse continuerà a mettere sotto pressione gli utili. Sebbene il settore manifatturiero della regione sia migliorato verso la fine del 2024, grazie all’anticipazione degli ordini in vista dei dazi, permane una debolezza di fondo, con potenziali effetti di ricaduta sul settore dei servizi, che contribuisce in maniera primaria al Pil della maggior parte delle economie.
Lo scenario migliore per l’Asia sarebbe quello di un allentamento dell’inflazione, con conseguente miglioramento delle condizioni finanziarie e ripresa della crescita. In questo mercato, sarebbe efficace un approccio fondamentale che si concentri sui punti di forza specifici di Paesi e società
Una nota positiva è che i bilanci di tutta l’Asia sono più solidi rispetto al pre-pandemia, con politiche fiscali più conservative e un miglioramento dei disavanzi delle partite correnti che hanno ridotto la volatilità dei cambi, anche se ciò ha avuto un impatto sugli afflussi di capitali esteri.
Lo scenario migliore sarebbe quello di un allentamento dell’inflazione, con conseguente miglioramento delle condizioni finanziarie e ripresa della crescita. In questo mercato, sarebbe efficace un approccio fondamentale che si concentri sui punti di forza specifici di Paesi e società.
Lo scenario peggiore potrebbe essere quello di un’inflazione vischiosa che costringa a mantenere i tassi elevati e che ritardi gli stimoli della Cina a causa delle tensioni geopolitiche con l’Occidente. Le perturbazioni commerciali possono frenare ulteriormente la crescita.
I Paesi da scegliere. Ecco dunque alcune scelte che potrebbero essere fatte.
Cina: Sebbene DeepSeek abbia sostenuto il rimbalzo cinese, le incertezze persistono. Il posizionamento degli investitori e gli stimoli governativi dovrebbero fornire una spinta agli utili nel 2025, ma le tensioni geopolitiche e la tempistica degli stimoli preoccupano.
India: Una solida storia strutturale di lungo periodo sostenuta da dati demografici favorevoli e dallo spostamento dei flussi di Ide. Tuttavia, l’incertezza politica a breve termine, dovuta al calo del sostegno di Modi, ha indebolito il sentiment. Le valutazioni si sono abbassate rappresentando una potenziale opportunità di acquisto guardando al lungo termine.
Indonesia: Le importanti riforme e la forte crescita demografica continuano ad attrarre investimenti esteri. Il dollaro forte e le condizioni finanziarie più rigide hanno messo sotto pressione l’azionario.
Taiwan e Corea del Sud: Entrambe rimangono fortemente legate alle esportazioni tecnologiche, ma hanno avuto traiettorie diverse nel 2024. Taiwan ha prolungato la sua forte performance del 2023, la Corea, invece, ha dovuto fare i conti con il calo della redditività di Samsung e con significativi problemi politici interni. A differenza di Taiwan, le aspettative per la Corea del Sud sono ora basse, il che pone le basi per un rimbalzo.
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