Caro lettore,
tra le tante conquiste che il Vecchio Continente può vantare c’è sicuramente l’idea rivoluzionaria di una società libera e democratica, che offre ai propri cittadini tutti gli strumenti necessari a che il mercato interno diventi dinamico, e la collettività prospera. Se durante il secolo scorso a essersi imposti fuori dall’Occidente sono stati abbigliamento e accessori, oggi è invece la ‘democrazia’ a essere diventata la nuova moda, al pari di molte altre, Esg in testa.
Il 2024, a prescindere dai molti successi e dalle numerose difficoltà economiche, finanziarie e geopolitiche, che certo si troverà ad affrontare – e il Mar Rosso potrebbe essere solo l’inizio -, è già da diverse settimane che ha incorniciato un traguardo storico per l’intera umanità. Oltre 4 miliardi di persone, dunque la metà della popolazione mondiale, saranno chiamate entro il 31 dicembre a esprimere il proprio voto all’interno di un’urna elettorale. Indipendentemente da che lo facciano, e si tralasci la piaga dell’astensionismo, la sola possibilità di farlo è indice di qualcosa di più profondo, che viene da lontano.
Sono dunque oltre 8 miliardi i piedi di cittadini liberi e democratici che calcano il suolo terrestre, sotto questo sole? Non proprio, non tutto è così semplice come sembra. Paradossalmente se a crescere è il numero degli elettori, a restringersi ulteriormente è la cerchia delle democrazie compiute, ennesima dimostrazione che molti dei pii propositi che la globalizzazione si era data sono ormai falliti. Ma non tutto è perduto, sono i territori a dare piccole soddisfazioni, come accade nel locale.
Oltre alle sorti dell’Occidente e del resto del mondo, questa edizione ha voluto anche indagare i delicati equilibri del mercato immobiliare, scosso dalle nuove modalità del lavoro moderno, al pari dell’Intelligenza Artificiale e di come questa possa adoperarsi per semplificare l’analisi di quelli che tutti hanno, ma che quasi nessuno è in grado di leggere: i dati.
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