TM   Settembre 2023

Da fornitore a vettore di innovazione energetica

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Anche le aziende elettriche di piccole e medie dimensioni possono avere un ruolo centrale nella transizione energetica. Sin dalle sue origini connotata da uno spirito innovativo, AEM si è guadagnata la reputazione di un partner di ricerca estremamente interessante per progetti pionieristici che aprono la strada alle soluzioni del futuro.

Lugaggia Innovation Community
Le comunità di autoconsumo energetico si qualificano come una delle soluzioni del futuro. AEM è stata fra i partner del pionieristico progetto “Lugaggia Innovation Community”, premiato con il Watt d’Or 2023 dall’Ufficio federale dell’energia.

Dalle grandi infrastrutture industriali e di trasporto, agli ormai irrinunciabili device tecnologici che colonizzano ogni abitazione e accompagnano ogni nostro spostamento, il moto perpetuo delle società odierne si alimenta alla spina. Ecco che generare elettricità in modo sostenibile – ambientalmente ed economicamente – e gestirla in modo intelligente, rispondendo alle nuove logiche di decentralizzazione del sistema energetico, diventa essenziale. Da semplici fornitori, le aziende elettriche si ritrovano a essere interpellate come mediatrici del cambiamento, chiamate non solo a renderlo attuabile, ma ancor prima a suggerire, sperimentare e validare possibili soluzioni, accompagnando l’utenza nell’evoluzione.

A scendere in campo non sono solo i nomi di rilevanza sistemica dell’energia nazionale, ma anche realtà di minori dimensioni possono dare un contributo determinante. L’Azienda Elettrica di Massagno (AEM) è stata, ad esempio, la prima in Svizzera a completare nel 2020 la posa dei contatori intelligenti (smart meter) sul proprio territorio, in anticipo di ben sette anni sulle prescrizioni della Confederazione.

Rolf Endriss
Rolf Endriss, Direttore di AEM SA.

«L’innovazione è sempre stata nel nostro spirito, proprio per riuscire a proporre un’offerta competitiva e un servizio di valore malgrado le nostre piccole dimensioni», osserva Rolf Endriss, direttore di AEM. «Sin dalle origini ci connotiamo per una visione ingegneristica avanzata. L’azienda è nata, ormai quasi un secolo fa – si festeggerà nel 2025 – per fornire energia elettrica a Massagno e ad alcuni comuni attigui che non potevano beneficiare di condizioni attrattive da parte delle prime aziende elettriche del Luganese. Con gran lungimiranza e in tempi rapidissimi, che ancora oggi stupirebbero, venne allora costruito un impianto di produzione idroelettrica presso il Piano della Stampa, in grado di sfruttare le acque del Cassarate. In linea con questa filosofia aziendale che ci ha sempre accompagnati, nel 2016 siamo voluti entrare nel 4.0 implementando i contatori intelligenti: un lavoro immenso perché ha significato non solo installare gli smart meter presso le nostre 9.700 utenze a Massagno, in Capriasca e a Isone, ma digitalizzare l’intera infrastruttura per poter raccogliere ed elaborare i dati», spiega il direttore.

Affinché i contatori intelligenti permettano davvero di incrementare la flessibilità nel controllo di consumi e produzione occorre infatti coadiuvarli con i necessari strumenti, ad esempio AEM, insieme alla start up ticinese Hive Power, grazie a un progetto pilota finanziato da EnergieSchweiz e dal Fondo Energie Rinnovabili del Canton Ticino, ha sviluppato la App DrainSpotter, con la quale ogni utente può ora monitorare il proprio consumo di elettricità e ottimizzarlo in base a raccomandazioni personalizzate con l’aiuto di algoritmi e dell’intelligenza artificiale.

AEM si è così progressivamente guadagnata la reputazione di una realtà estremamente interessante per tutti progetti pionieristici nel mondo digitale legati alla transizione energetica. «Veniamo spesso interpellati come partner di progetti di ricerca applicata sia a livello locale, dove collaboriamo in particolare con gli istituti universitari dell’Usi e della Supsi, ma anche a livello nazionale e internazionale, in consorzi di programmi di ricerca europei in cui grazie alla nostra rete possiamo testare nuove procedure, sistemi o modelli di gestione che potranno poi diventare soluzioni e servizi», spiega Rolf Endriss.

«Veniamo spesso interpellati come partner di progetti di ricerca applicata, sia a livello locale che nazionale ed europeo, in cui grazie alla nostra rete possiamo testare nuove procedure, sistemi o modelli di gestione che potranno poi diventare soluzioni e servizi», Rolf Endriss, Direttore AEM SA

Un esempio eloquente è il progetto europeo Accept, targato Horizon 2020. Concentrandosi sul ruolo cruciale delle comunità energetiche nella transizione, mira a superare gli ostacoli, sia tecnici sia sociali, ancora esistenti. In materia l’Azienda Elettrica di Massagno vanta un’importante esperienza: proprio a inizio 2023 si è aggiudicata il Watt d’Or, rinomato premio attribuito dall’Ufficio federale dell’energia, per un pionieristico progetto pilota di comunità di autoconsumo energetico, la Lugaggia Innovation Community, sviluppato in collaborazione con la Supsi, Hive Power, Optimatik e Landis+Gyr. L’esperimento, durato tre anni, ha permesso di dimostrare come un raggruppamento di consumatori di elettricità e produttori di energia fotovoltaica messo in rete e controllato in modo intelligente possa significativamente aumentare il grado di autoconsumo energetico.

«La fase di validazione è essenziale: esponendo le tecnologie al mondo reale si rivelano sfide e opportunità impreviste. Nostro compito è applicare queste soluzioni, testarle sul campo e ascoltare le reazioni dei cittadini. In questo modo, si assicura che l’innovazione energetica risponda realmente alle esigenze della comunità», commenta il direttore di AEM. Supportare il cambiamento culturale è infatti persino più complesso che aggiornare una rete che è stata storicamente pensata per l’erogazione lineare di energia (da una grande centrale di produzione alla miriade di utenze) ai nuovi flussi multidirezionali e irregolari. «Negli ultimi tre anni, complice la crisi energetica, si sta però affermando una nuova mentalità anche fra i più scettici, non solo per una questione di sensibilità ai prezzi, quanto per una vera comprensione di quanto sia importante affidarsi a vettori energetici sostenibili e consumare meno per ridurre le emissioni fossili», sottolinea Rolf Endriss. «Si deve capire che ci sono determinati momenti della giornata, ad esempio di sera in assenza di irraggiamento solare, oppure in stagioni come quella invernale con minor disponibilità dal fotovoltaico e dall’idroelettrico, dove i consumi rischiano di dipendere dall’import di energia, che potrebbe attingere a fonti inquinanti, quando addirittura non si profila una penuria energetica. Per cui, se ci si vuole orientare a fonti alternative e puntare sull’autoproduzione, è necessario aggiornare le abitudini di consumo e gli strumenti di cui ci serviamo».

Progetto ricerca accept, Massagno, AEM
Sotto, i 16 partner partecipanti al progetto di ricerca europeo Accept, di cui AEM è uno dei principali attori, si sono ritrovati proprio a Massagno per fare il punto e pianificare le future strategie. Obiettivo: fornire strumenti digitali a supporto delle comunità energetiche.

Cambiamento al quale devono contribuire tutti i settori. Di qui le possibili sinergie fra i fornitori di energia e, ad esempio, l’immobiliare, dove si pone la questione della gestione energetica degli edifici (una soluzione interessante su cui AEM sta lavorando è il teleriscaldamento). Nell’ambito della mobilità, l’Azienda Elettrica di Massagno sta invece partecipando a V2X Suisse, un progetto all’avanguardia, sostenuto dall’Ufficio federale dell’energia, che sperimenta per la prima volta su larga scala sistemi a carica bidirezionale installati su flotte di veicoli elettrici di car sharing, che possano a loro volta fungere da stabilizzatori della rete elettrica rilasciando energia quando a riposo, grazie al coordinamento di una piattaforma cloud intelligente.
Un dinamismo, quello di AEM, che dimostra come anche un player di dimensioni relativamente piccole, in posizione periferica rispetto ai grandi centri di R&D e senza i loro fondi, possa farsi vettore di innovazione attraverso il contributo alla ricerca applicata per lo sviluppo di soluzioni intersettoriali, la cui applicazione non va a vantaggio esclusivo dell’ecosistema locale, ma dell’intero panorama energetico.

Un successo che indirettamente racconta di un Ticino che nel suo tessuto imprenditoriale vanta molte eccellenze il cui impatto positivo va ben al di là delle frontiere e che, al contempo, proprio nella qualità innovativa di tante sue aziende ha le potenzialità per riuscire a trattenere i profili che troppo spesso emigrano oltre Gottardo, e perché no, invertire la tendenza. Una forma di energia, quella del capitale umano e dei giovani talenti, altrettanto importante di quella elettrica per alimentare la vitalità e l’attrattività del territorio.

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Azienda Elettrica di Massagno
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6900 Massagno
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