
Nonostante i lustri e i fasti della terza Piazza finanziaria svizzera siano ormai trascorsi, e da diverso tempo, il territorio è ancora ricco di realtà all’avanguardia, attrezzate a fronteggiare le sfide di un’industria finanziaria che cambia e continuerà a farlo anche nei prossimi anni, a una velocità ancora superiore. La Piazza, luganese in particolare e svizzera in generale, si trova infatti ai cancelli di partenza di un processo di lungo e intenso consolidamento che ne rimetterà in discussione molti equilibri, cristallizzatisi nel corso dei decenni. Il cambiamento, laddove per il meglio, dovrebbe però essere ben accolto, laddove non incentivato, nell’interesse di quello che ne continuerà a essere il protagonista: il cliente.
A Lugano, una società specializzata in gestione patrimoniale, e servizi di Family Office, affermatasi nel corso di un ventennio di storia, è pronta a raccogliere questa sfida. «Soave è stata fondata nel 2005 con l’obiettivo dichiarato di rispondere alle esigenze più complesse di una clientela sofisticata e facoltosa, profilandosi quale alternativa alle istituzioni finanziarie tradizionali, mettendo al centro la cura delle necessità specifiche di ogni cliente, ascoltando attivamente le sue richieste e rispondendo sempre in modo preciso e personalizzato.
Non ci occupiamo unicamente di gestire il patrimonio, ma anche di guidare i nostri clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi di lungo termine, proteggendone e accrescendone il capitale in modo sostenibile. In tal senso vediamo ogni cliente in qualità di partner, con cui costruire un percorso di crescita condiviso», illustra Daniele Scano, Partner e membro di Direzione di Soave Private Investors.
Nel corso degli anni Soave ha saputo evolversi, adattandosi alle sfide di un mercato finanziario sempre più complesso, uscito mutato da diverse crisi e importanti modifiche normative. «Abbiamo integrato metodi tradizionali di gestione patrimoniale con soluzioni moderne e tecnologicamente avanzate, riuscendo a coniugare il meglio dei due mondi. La società ha ampliato la sua offerta, offrendo servizi che spaziano dalla gestione su misura, alla consulenza fiscale e alla pianificazione successoria, per arrivare fino ai servizi completi di Family Office. Ogni servizio è progettato per adattarsi alle specifiche esigenze dei clienti, supportandoli nelle decisioni finanziarie e strategiche che influenzeranno il loro futuro e quello delle generazioni successive», prosegue il Partner.
Come spesso accade, un punto di svolta importante non solo strategico, coincide con operazioni di finanza straordinaria, quelle che interesseranno nei prossimi anni la Piazza nel suo insieme. «Nel 2022 siamo entrati a far parte del Gruppo Valeur, una realtà internazionale altamente regolamentata, attiva nell’Asset Management, nel trading e nell’Advisory, e presente oltre che in Svizzera, in diversi altri stati europei, Regno Unito e Francia inclusi. Questa integrazione ha permesso alla società di ampliare ulteriormente la sua capacità di offrire soluzioni sofisticate, mantenendo però invariato il focus sul servizio altamente personalizzato e sulle relazioni di lunga durata. Per creare valore, il nostro primo passo è sempre comprendere le esigenze del cliente. Partiamo da un’analisi approfondita per poi proporre soluzioni mirate. Grazie a Valeur, possiamo contare su nuove risorse globali, un team ampio e qualificato e possiamo offrire una vasta gamma di soluzioni, di servizi, sia finanziari che non, per rispondere in modo completo e tempestivo alle specifiche necessità, anche quelle più complesse», riflette Scano.
Servizio che non può però prescindere dalla performance, nonostante un ambiente d’investimento andato fortemente complicandosi negli anni, oltre ad ampliarsi costantemente tra nuovi mercati e nuovi prodotti. «Il nostro team di gestione patrimoniale dedicato è costantemente impegnato nella ricerca delle migliori opportunità offerte dai mercati, combinando l’esperienza acquisita nel tempo con approcci innovativi. Le strategie d’investimento vengono pensate per rispondere a una varietà di esigenze: dalla necessità di protezione e conservazione del patrimonio al desiderio di crescita del capitale. Ogni portafoglio viene progettato in modo attento e bilanciato, tenendo conto dei rischi, dei rendimenti e della sua sostenibilità a lungo termine. Siamo una società che ha saputo costruirsi una solida reputazione nel settore, combinando competenze, innovazione e una forte attenzione al cliente», evidenzia il Partner.
Molte storie, personali, nascono però all’interno degli istituti, scuole impareggiabili dove capire logiche e dinamiche di un settore che pur nella sua essenzialità nel corso del tempo ha dovuto, ma anche saputo, trovare nuovi equilibri, adeguandosi ad esempio alla radicale evoluzione del contesto normativo. «Il mio percorso professionale è iniziato nel 2007, partecipando al Graduate Training Program di Ubs. Era un periodo di grande prosperità per l’industria finanziaria, ma già allora c’erano tutti i segnali dell’arrivo di instabilità. Nel 2008, la crisi ha colpito con tutta la sua forza, proprio quando stavo concludendo la mia formazione e ricevevo il mio primo portafoglio clienti. Mi sono trovato nel mezzo di una tempesta economica globale, con i mercati crollati e la fiducia dei clienti ai minimi storici. Tuttavia, nonostante le difficoltà, come spesso accade in queste fasi, ho visto anche una grande opportunità. È stato un periodo psicologicamente difficile, non solo per i clienti, ma anche per noi consulenti, dovevamo trovare il modo di navigare attraverso l’incertezza e di riportare i portafogli in terreno positivo. Ho avuto la fortuna di riuscirci guadagnando la fiducia di molti clienti che sono ancora con me oggi», commenta Scano.
Per quanto possa certo suonare strano, e nel caso di molti è stato l’opposto, anche la più grande e profonda delle crisi può avere risvolti molto positivi sul percorso di alcuni. «Quella fase della mia carriera è stata determinante. La crisi ha cambiato il mondo della finanza e ha rappresentato per me un punto di partenza straordinario. In effetti, posso dire che la mia carriera in banca è stata in parte alimentata proprio da quella crisi, perché mi ha permesso di acquisire esperienza sul campo in un momento di straordinaria volatilità e incertezza. Ma nel 2017, dopo aver ricoperto incarichi di crescente responsabilità, ho deciso di lasciare il mondo bancario per seguire una strada alternativa», riflette il Partner, che prosegue: «Questi clienti, imprenditori con aziende familiari, cercavano nel consulente non solo esperienza in strumenti finanziari sofisticati, ma soprattutto qualcuno di cui potersi fidare, con cui instaurare una relazione a lungo termine. La soluzione l’ho trovata nel settore degli External Asset Manager, un ambiente in cui la gestione patrimoniale e la consulenza finanziaria sono ancora profondamente legate alle persone, personalizzate e legate ai valori di trasparenza e di etica. I clienti, in particolare le nuove generazioni, erano sempre più informati e cercavano un consulente che sapesse non solo gestire i loro investimenti, ma che fosse anche in grado di orientarsi in un mondo complesso e in continuo mutamento».
Abbiamo consolidato il nostro brand, la nostra reputazione e la nostra missione è diventata sempre più chiara: vogliamo diventare il punto di riferimento per la gestione patrimoniale indipendente, offrendo ai nostri clienti servizi di alta qualità, con un approccio trasparente ed etico. Le sfide saranno certamente molte, ma siamo certi del nostro successo
Se a cambiare è il mondo, con diverse generazioni che si stanno passando il testimone, anche l’industria finanziaria, indipendente o bancaria che sia, non può che adeguarsi e recepire le mutate esigenze della clientela. In molti casi anche precorrendo i tempi, per non disperdere del vantaggio competitivo. «Soave, di cui sono diventato Partner nel 2020 e membro di Direzione nel 2022 unitamente a Mattia Teoldi, ha rispecchiato questo cambiamento. Siamo infatti un’entità indipendente, nata con l’obiettivo di offrire soluzioni patrimoniali su misura per i clienti, e tali rimaniamo. Grazie all’ingresso in Valeur, la società ha però ampliato notevolmente le proprie risorse, migliorando ulteriormente un approccio da sempre orientato a una qualità molto alta del servizio per il cliente. Questa capacità e dedizione nei confronti della nostra clientela si è tradotta in una crescita significativa, che ci ha permesso di triplicare gli asset negli ultimi sette anni», rileva il Partner.
L’ultimo biennio è stato certamente molto intenso, all’insegna di una riorganizzazione interna e della ricerca di un nuovo assetto più adeguato al presente, e aperto al cambiamento, ma si è ormai ai cancelli di una ripartenza. «Ci siamo preparati ad affrontare le sfide future, non solo con il rafforzamento del nostro team, ma anche con una visione chiara di dove vogliamo andare. Soave, che compirà 20 anni nel 2025, si è strutturata per continuare a crescere. Abbiamo infatti consolidato il nostro brand, la nostra reputazione e la nostra missione è diventata sempre più chiara: vogliamo diventare il punto di riferimento per la gestione patrimoniale indipendente, offrendo ai nostri clienti servizi di alta qualità, con un approccio trasparente ed etico. Siamo certi che il futuro della nostra società sia promettente, pur nella consapevolezza che saranno molte le nuove sfide da affrontare. La concorrenza aumenterà, la digitalizzazione cambierà ulteriormente il nostro modo di lavorare, ma credo fermamente che la chiave per avere successo, anche in un contesto di cambiamenti rapidi, sarà continuare a mettere al centro la relazione umana, la fiducia e la professionalità. La mia esperienza mi ha insegnato che, nonostante le difficoltà, ogni crisi porta con sé un’opportunità, e in questi anni abbiamo dimostrato che, se si fa bene il proprio lavoro, si può non solo superare la tempesta, ma anche uscirne più forti di prima», conclude Daniele Scano, Partner di Soave Private Investors.
Attiva in 6 Paesi, Valeur è una realtà europea consolidata, con un AuM di oltre 3 miliardi di euro, oltre 800 clienti, 17 fondi in gestione, e cinque piattaforme d’investimento. Impiega oltre 90 collaboratori, ha un volume di trading di 20 miliardi annui, e intrattiene rapporti con oltre 30 Case di fondi, e 100 controparti di mercato. È stata fondata nel 2009 da Lorenzo Vangelisti.
© Riproduzione riservata