Cinquant’anni fa, l’8 aprile 1973, Pablo Picasso moriva a Notre-Dame-de-Vie a Mougins, lasciando dietro di sé una produzione artistica che ha segnato tutto il XX secolo. A nessuno quanto lui si applica la definizione di rivoluzionario: colui che nel 1907, con Les Demoiselles d’Avignon, inaugurava la stagione del cubismo destinata a scardinare la concezione su cui per secoli l’arte occidentale si era retta, non ha mai smesso di reinventarsi, sempre mosso da un’immutata energia sino alla più tarda maturità.
In occasione di questo anniversario, il Musée national Picasso-Paris, che è capofila dell’evento internazionale “Célébration Picasso 1973-2023” che prevede una cinquantina di mostre in Europa e in Nord America, ha invitato nella sua storica e splendida sede dell’Hôtel Salé lo stilista britannico Paul Smith a firmare la direzione artistica di una mostra eccezionale, che presenta in una veste inedita la collezione del museo. Un insieme d’opere unico al mondo, frutto delle donazioni degli eredi e dell’acquisizione della collezione privata dell’artista, che comprende oltre cinquemila lavori e l’archivio personale di Picasso, stimato in quasi duecentomila pezzi. Opere che ne coprono quasi interamente la carriera e una grande varietà delle tecniche da lui frequentate – pittura, scultura, disegno, incisione e ceramica.
L’interpretazione anticonformista dello stilista, noto per i suoi lavori attorno al colore, invita a riscoprire i maggiori capolavori dell’artista spagnolo in una luce più contemporanea e ne sottolinea la grande attualità. I rispettivi universi espressivi si incontrano e dialogano, ad esempio il loro comune amore per gli oggetti, i costumi e le scenografie, dando vita a confronti e messe in scena altamente inventive e spettacolare. Un approccio che si discosta da quello di uno storico dell’arte, procedendo per associazioni intuitive e istintive.
La mostra è inoltre punteggiata da opere di altri artisti contemporanei internazionali: Guillermo Kuitca, Obi Okigbo, Mickalene Thomas e Chéri Samba aprono nuove prospettive sulla posterità dell’opera di Picasso, mettendo in discussione la sua immagine e adottando alcune delle sue innovazioni plastiche.
Musée national Picasso-Paris
Lu-Do, 10.30-18.00
Fino al 27 agosto