TM   Febbraio 2024

Tutti in carrozza

Nel 2023 le ferrovie alpine svizzere hanno sfrecciato sui binari del successo, segnando record su record di passeggeri. Complessivamente quasi 10 milioni quelli trasportati dalla Matterhorn Gotthard Bahn e dalla Gornergrat Bahn: merito di investimenti strategici che permettono di rimanere in vetta e di intercettare i trend della sostenibilità che sempre più interessano il turismo, capitalizzando l’attrattività delle montagne per eccellenza.

di Susanna Cattaneo

Giornalista

Unità multiple Orion
Unità multiple Orion, © Matterhorn Gotthard Bahn.

Lo scorso novembre la Matterhorn Gotthard Bahn ha concluso con Stadler Rail – il costruttore ferroviario turgoviese, fra i leader del settore – un contratto d’acquisto per 25 treni a unità multiple del valore di 266 milioni di franchi, a oggi il suo maggior investimento, che va a sommarsi alla precedente tranche di 12 veicoli, entrati in servizio a giugno, per un totale di 420 milioni di franchi. Numeri che parlano di una realtà che anche nelle accidentate stagioni degli ultimi anni con il turismo prima paralizzato dalla morsa pandemica e poi, al momento della ripresa, confrontato a costi in aumento su tutti i fronti, ha potuto beneficiare degli investimenti strategici della BVZ Holding AG – l’acronimo BVZ viene da Briga-Visp-Zermatt – gruppo proprietario della Matterhorn Gotthard Bahn (MGBahn) che fornisce servizi di trasporto pubblico e turistico nei Cantoni Vallese, Uri e Grigioni.

«In media, ogni anno vengono investiti circa 100 milioni di franchi nelle infrastrutture. La Matterhorn Gotthard Bahn attraversa 49 tunnel e gallerie, 60 ponti e collega 44 stazioni lungo i suoi 144 chilometri di percorso. La stazione più bassa è Visp, a 625 metri sul livello del mare, mentre la più alta è il Passo dell’Oberalp, a 2033 metri sul livello del mare. La Gornergrat Bahn, con i suoi 9,3 km, corre 365 giorni all’anno da Zermatt, a 1.605 metri sul livello del mare, fino al Gornergrat, a 3.089 metri, e per mantenere l’infrastruttura e anche come misura di sicurezza, ogni anno devono essere effettuati investimenti per decine di milioni», precisa Fernando Lehner, amministratore delegato della BVZ Holding e di MGBahn.

Per il Gruppo, il 2023 si è concluso confermando pienamente le ottimistiche previsioni basate sui risultati del primo semestre. Nel trasporto regionale di passeggeri, la Matterhorn Gotthard Bahn ha trasportato 8,6 milioni di passeggeri, 841mila turisti (+26,6%) hanno viaggiato da Zermatt al Gornergrat, 281mila hanno utilizzato il treno panoramico Glacier Express tra St. Moritz e Zermatt e quasi altrettanti veicoli sono stati trasportati da Oberwald a Realp o viceversa con il sistema del Furka. Per inciso: Zermatt è chiusa al traffico ormai dal 1961, raggiungibile solo in treno, attraverso la ferrovia che la collega a Visp, lasciando l’auto nel vicino paese di Täsch.

«Il mercato interno svizzero è e rimane il riferimento più importante, con circa il 40% degli ospiti. All’interno dell’Europa, Germania, Francia e Regno Unito rivestono una grande rilevanza. L’aumento della domanda da parte degli ospiti statunitensi, anch’essi molto importanti in termini assoluti, è stato particolarmente forte. Tassi di crescita elevati – anche se a un livello inferiore – sono stati registrati nei mercati del Sud-Est asiatico, con Singapore nettamente in testa. Continua la tendenza a viaggiare individualmente, che stiamo promuovendo con offerte innovative e personalizzate. Ne sono un esempio il Day Planner per il Gornergrat, i viaggi esclusivi con la Classe Excellence sul Glacier Express e la Classe NostalChic sulla Ferrovia del Gornergrat, lanciata nel 2023 in coincidenza con il 125esimo anniversario. Tuttavia, anche il segmento dei gruppi rimane un pilastro che continuiamo a coltivare», precisa il Ceo.

In media, ogni anno investiamo 100 milioni di franchi nelle infrastrutture. La Matterhorn Gotthard Bahn attraversa 49 tunnel e gallerie, 60 ponti e collega 44 stazioni lungo 144 km di percorso. La Gornergrat Bahn, con i suoi 9,3 km, corre 365 giorni all’anno da Zermatt, a 1.605 metri fino al Gornergrat, a 3.089 metri, con una vista imprendibile

Fernando Lehner

Fernando Lehner

Ceo BVZ Holding

I risultati finanziari verranno comunicati a metà marzo, ma i 181 milioni di Chf di ricavi del 2022, che già avevano segnato un’importante ripresa dopo la pandemia, promettono di essere agilmente sorpassati. Un successo dovuto a fattori di diverso ordine. Da un lato, evidente, l’effetto di recupero dopo le restrizioni degli ultimi anni. «Dall’altro, con l’escursione al Gornergrat vantiamo un unicum nel nostro portafoglio: dalla cima si apre un’incomparabile vista panoramica sul Cervino e su altri 28 quattromila, con un viaggio che già di per sé è un’esperienza, la ferrovia stessa è un’opera pionieristica. Oltre alla destinazione turistica di Zermatt, famosa in tutto il mondo, serviamo anche altre regioni popolari, come l’Aletsch Arena, Goms e le regioni turistiche di Andermatt e Disentis», precisa Fernando Lehner, che da ottobre passerà le redini a Egon Gsponer, attualmente responsabile delle infrastrutture e membro del CdA, nonché vice amministratore delegato.

 

La struttura del Gruppo

Struttura Gruppo Bvz Holding
Fonte: BVZ Holding

Quando si parla di ferrovie, un’infrastruttura e una sicurezza impeccabili sono imprescindibili, a maggior ragione muovendosi in scenari mozzafiato che possono raggiungere pendenze del 200 per mille. Si prenda il caso della GGB, un’autentica prodezza ingegneristica: inaugurata 125 anni orsono, è stata la prima in Europa a sfondare il tetto dei tremila, banco di prova per l’avveniristico sistema a cremagliera progettato dall’ingegnere svizzero Roman Abt, che nella sua carriera ha diretto la costruzione di 72 ferrovie di montagna in tutti i continenti, fra cui anche quelle della Furka, dell’Oberalp, del Monte Generoso e la Visp-Zermatt. Lungo i nove chilometri di tratta della GGB sono posati circa 10.600 moduli di cremagliera per un totale di 155mila denti (un peso di 710,6 tonnellate), con una durata media di vent’anni. Oltre all’usura del materiale rotabile, per servire al meglio i viaggiatori occorre continuare a investire nei treni: «L’orientamento coerente verso una flotta standardizzata avrà un effetto positivo sulle opzioni di impiego operativo e fornirà maggiore flessibilità nella pianificazione.

A beneficiarne saranno soprattutto i viaggiatori: le nuove unità multiple Orion garantiscono maggior comfort, spazio di carico aggiuntivo, Wlan e accessibilità. Possono essere utilizzate sull’intera rete MGBahn, sostituendo le locomotive più vecchie e le relative carrozze passeggeri che hanno ormai superato l’età. Circolano in trazione singola, doppia o tripla offrendo fino a 438 posti a sedere, di cui 72 in prima classe. Oltre all’uso di materiali leggeri per la costruzione dei veicoli, sono caratterizzate da componenti di trazione di ultima generazione ad alta efficienza energetica, dall’ottimizzazione dell’energia in modalità di riposo e dal basso consumo energetico grazie a trasformatori a secco privi di olio», precisa il Ceo.

Grengiols viadotto
La Matterhorn Gotthard Bahn attraversa 49 tunnel e 60 ponti lungo 144 km. Sopra, il Grengiols è il viadotto più alto, 48 metri, tra Briga e Oberwald. © Matterhorn Gotthard Bahn.
Le cinque unità multiple Polaris in funzione dal settembre 2022 hanno aperto un nuovo capitolo per la Gornergrat Bahn, che l’anno scorso ha festeggiato 125 anni. © Gornergrat Bahn.

Sin dalle origini, le due linee ferroviarie si sono contraddistinte tanto per il livello ingegneristico, quanto per un’alimentazione virtuosa. La Gornergrat Bahn utilizza la tecnologia a corrente trifase fin dal primo viaggio, avvenuto il 20 agosto 1898. Il principio del recupero consente al treno di produrre la propria elettricità. Durante la discesa, il motore agisce come un generatore immettendo l’energia recuperata direttamente nella rete. Ancora oggi, tre treni della Gornergrat Bahn generano, durante la discesa, energia elettrica sufficiente per uno o due treni in salita. La Visp-Zermatt-Bahn (nucleo originario della MGBahn) ha invece sostituito le sue locomotive a vapore con veicoli elettrici nel 1929, inaugurando l’anno successivo anche il tanto atteso tratto di linea tra Visp e Briga. «Otteniamo l’elettricità da fonti idroelettriche rinnovabili al 100%, dalle Ffs per la Matterhorn Gotthard Bahn e dalla centrale elettrica di Zermatt per la Gornergrat Bahn. Con questi partner abbiamo contratti a lungo termine, il che ha permesso di ammortizzare ampiamente l’aumento dei prezzi dell’energia. Siamo ben posizionati anche sul fronte dei costi. Tenerli d’occhio è come lavarsi i denti: un compito quotidiano», rileva il Ceo.

Se chi nel paesaggio ha la sua risorsa più importante non può che essere sensibile alla tutela della natura, d’altro canto il business turistico richiede di conciliarlo con la presenza degli ospiti. «Quello che è già un fattore critico di successo e lo sarà ancora di più in futuro è la gestione dei flussi di passeggeri. Il Gornergrat si posiziona come montagna escursionistica e vicina alla natura: stiamo quindi valutando se sia opportuno limitare il numero di visitatori al giorno, in modo che l’esperienza in montagna continui a essere percepita come naturale, unica e di alta qualità», ammette il Ceo. Uno sfruttamento moderato della natura è parte dell’approccio con cui affrontare le sfide che in tempi di cambiamenti climatici e ritiro del permafrost stanno destabilizzando molte formazioni geologiche, creando aree instabili che possono provocare frane, smottamenti o colate detritiche. «Per rispondere, teniamo statistiche, conosciamo e monitoriamo i punti pericolosi, lavoriamo a stretto contatto con esperti esterni, ad esempio geologi, e integriamo tutte le nostre scoperte nella gestione sistematica dei rischi naturali. Utilizziamo quindi criteri stabiliti per analizzare le minacce nelle singole località, stabiliamo le priorità su questa base e implementiamo misure preventive adeguate per garantire un corridoio di sicurezza», precisa il Ceo della BVZ Holding. Il Gruppo si sta preparando a incorporare la sua agenda della sostenibilità, appena sviluppata da un team di progetto globale, come base per il prossimo periodo strategico 2025-2029.

Golden Spot, locomotiva
Fra gli atout, una delle sue tre locomotive 3003 di prima generazione, ristrutturata e dorata, fa mostra sulla cima, a 3.089 metri, come “Golden Spot” per una foto, ovviamente con il Cervino sullo sfondo. © Gornergrat Bahn.

Un’altra criticità con cui si confronta il settore è la carenza di manodopera qualificata. «La nostra eccellente reputazione di datore di lavoro però ci avvantaggia. Tra l’altro, condividiamo con i nostri dipendenti una parte del nostro successo. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo ampiamente compensato l’inflazione incrementando gli stipendi. Di recente, abbiamo raggiunto un accordo con le parti sociali per aumentare la busta paga per il 2024 del 2,5%. Inoltre, tutti i dipendenti hanno ricevuto un bonus di 1.250 franchi in occasione del 125esimo anniversario della Gornergrat Bahn (versato ai dipendenti part-time in base al loro tasso di occupazione)», evidenzia Fernando Lehner. La BVZ conta quasi 700 collaboratori.

Anche il settore immobiliare sta diventando sempre più importante per la BVZ Holding, che possiede grandi proprietà in posizioni centrali presso le stazioni ferroviarie di Zermatt, Visp e, in particolare, Andermatt, ormai fra le principali destinazioni turistiche svizzere. Proprio nel centro del paese si trova la nuova stazione ferroviaria con il nuovo edificio per uffici e abitazioni Andermatt Central I. Costato 36 milioni di Chf, è un progetto congiunto di BVZ Asset Management (50%), Andermatt Swiss Alps e Schmid Group (25%). «Il possibile ampliamento è attualmente in discussione con il Comune e i partner; l’esigenza e la domanda locale sono sicuramente presenti. In generale, per noi l’immobiliare rappresenta un segmento stabile e quindi un pilastro in combinazione con le altre aree commerciali, prevalentemente legate al turismo, che sono decisamente più volatili», conclude il Ceo.

Con le diverse aree di business e le sue offerte esclusive, il Gruppo è ben posizionato anche a lungo termine, malgrado fluttuazioni valutarie o i conflitti geopolitici rendano sempre difficile formulare previsioni a lunga scadenza in ambito turistico. L’ambizione è chiara: affermarsi come ferrovia turistica numero uno nelle Alpi. Si punta alle stelle anche nella scelta dei nomi con cui sono battezzate le nuove unità della flotta: dopo i treni regionali Komet (KOmfortabler MEterspur Triebzug) della Matterhorn Gotthard Bahn, entrati in servizio nel 2007, nel 2021/22 sono state acquistate cinque nuove unità multiple Polaris (POpular LAndscape Railway In Switzerland) per la ferrovia del Gornergrat ed entro il 2030 saranno in servizio tutti e 37 i nuovi Orion (Optimaler Regionalzug Im Oeffentlichen Nahverkehr). Acquisti illuminati.

Con sede a Zermatt, la BVZ Holding – nata nel 1999 dall’azienda BVZ Zermatt-Bahn – riunisce sotto lo stesso tetto 10 filiali e partecipazioni di vario orientamento. È quotata alla Six Swiss Exchange.

Il Gruppo – l’acronimo BVZ viene da Briga-Visp-Zermatt – fornisce servizi di trasporto pubblico e turistico nei Cantoni Vallese, Uri e Grigioni. L’attività principale, di servizio pubblico, consiste nel trasporto regionale sulla ferrovia Matterhorn Gotthard Bahn tra Disentis e Göschenen e Zermatt, nonché nella navetta ferroviaria Täsch-Zermatt, nel trasporto di auto sul Passo della Furka e nel trasporto merci tra Visp e Zermatt.

Il settore privato del Gruppo è costituito dai servizi turistici associati ai marchi Gornergrat (acquisito nel 2005) e Glacier Express (di cui detiene una quota del 50%, l’altra metà fa capo alla Ferrovia retica), dal settore immobiliare e dalle partecipazioni nel Matterhorn Terminal Täsch e nelle Zermatt Bergbahnen.

Prima ferrovia elettrica a cremagliera della Svizzera e terza al mondo dopo il Chemin de fer du Salève in Francia (1892) e la Barmer Bergbahn in Germania (1894), la Gornergrat Bahn (GGB) è entrata in funzione il 20 agosto 1898 ed è oggi la più antica nel suo genere ancora in servizio. Prodezza nella prodezza per l’epoca, venne costruita in due soli anni, impiegando fino a mille operai contemporaneamente ad altitudini proibitive per posare il materiale rotabile e costruire ponti e gallerie.  I termini del contratto volevano infatti che la Greulich & Haag, che si era aggiudicata i lavori per 3 milioni di Chf, assicurasse entro 24 mesi progettazione e costruzione della ferrovia, compresa la centrale elettrica e gli impianti elettrici, l’acquisizione dei terreni e dei diritti d’acqua, l’acquisto del materiale rotabile e dei mobili. Per ogni giorno di ritardo era prevista una penale di 2.000 franchi (alla fine furono una cinquantina, ma non risulta se la multa sia stata effettivamente riscossa). Oltre al ponte Getwing sul fiume Vispa, è stato necessario costruirne uno da 90 metri sulla gola del Findelbach. Nei primi 4 km, quattro gallerie lunghe 25, 45, 60 e 200 metri caratterizzano il percorso.

Per trent’anni la GGB è stata in funzione solo da giugno a settembre. L’ostacolo principale per sfruttarla in inverno era un pendio ripido particolarmente esposto alle valanghe, che richiedeva un intervento complesso e costoso: la costruzione della galleria Riffelbord, iniziata nel 1939, fu completata entro la fine della guerra, dando un contributo ulteriore al turismo invernale di Zermatt, che aveva avviato la prima stagione invernale nel 1928/29.

Il 125esimo compleanno della Gornergrat Bahn, l’anno scorso, è stato festeggiato con numerose attività e offerte, ma un importante regalo se lo era fatto già in anticipo: dalla stagione invernale 2022/23, i passeggeri possono usufruire dei nuovi treni a unità multiple Polaris, dotati di tutti i confort e dal design futuristico ed esclusivo (con interni firmati Pininfarina, anche se qui la velocità di marcia è di 30 km/h), commissionati anche questi a Stadler Rail, che della nicchia dei treni a cremagliera è leader mondiale.

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