TM   Marzo 2025

Assicuratori all’unisono

Il sistema sanitario può ora contare su una nuova associazione mantello degli assicuratori malattia svizzeri, pronta a svolgere un ruolo decisivo ricercando soluzioni condivise, prio.swiss. A presentarla, il Presidente del Consiglio direttivo Felix Gutzwiller.

Felix Gutzwiller

di Felix Gutzwiller

Presidente del Consiglio direttivo di prio.swiss

Come rafforzare valori svizzeri tradizionali quali la solidarietà e la responsabilità in un percorso riformatore per il nostro sistema sanitario? Gli assicuratori malattie hanno dato una risposta concreta costituendo prio.swiss, la nuova associazione nazionale di categoria.

prioswiss
Il nome dell’associazione prio.swiss riflette la volontà di impegnarsi prioritariamente nel dialogo politico e sociale a favore di un sistema sanitario svizzero di alta qualità e finanziariamente sostenibile, che pone gli interessi degli assicurati al centro delle proprie preoccupazioni.

Per meglio riformare il sistema, bisognava anche riflettere su sé stessi. Con prio.swiss, operativa dal gennaio 2025, gli assicuratori malattie parlano ora con una sola voce. Questi difendono insieme gli interessi degli assicurati e si presentano uniti di fronte ai vari attori del settore in politica sanitaria.

Guidata dalla direttrice designata Saskia Schenker e dai vicedirettori Christoph Kilchenmann e Marco Romano, prio.swiss – che ha sede a Berna – conta sulla perizia di una trentina di collaboratrici e collaboratori provenienti dalle due precedenti associazioni del settore, curafutura e santésuisse.

È nostro obiettivo agire con efficacia nel campo delle riforme nell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (Aoms), per un sistema sanitario liberale, solidale, di qualità, di rapido accesso e finanziariamente sostenibile.

L’associazione è strutturata dai dipartimenti comunicazione, politica sanitaria, strutture tariffali e tariffe ufficiali, standard – qualità – Hta (Health Technology Assessment). Ogni team lavora coinvolgendo gli specialisti rappresentanti dei membri dell’associazione. Il ruolo strategico di prio.swiss è assunto dal Consiglio direttivo, che presiedo e in cui è rappresentato ogni membro: Assura, Atupri, Concordia, Css, Groupe Mutuel, Helsana, Kpt, Sanitas, Swica e Visana. A breve, con nuove adesioni, potremmo riunire il 100% degli assicurati del Paese, ossia l’equivalente di più di 42 miliardi di franchi all’anno di prestazioni da noi rimborsate nell’Aoms.

Ricercare soluzioni condivise è indispensabile in un settore complesso come la sanità svizzera, in cui operano organizzazioni ben strutturate con interessi diversi. È in questo contesto che vogliamo raggiungere e diffondere le nostre posizioni nell’interesse di chi paga i premi.

Già in fase di costituzione di prio.swiss, gli assicuratori si sono accordati su riforme importanti come il nuovo tariffario medico ambulatoriale e il finanziamento uniforme. In Parlamento diversi progetti da noi sostenuti sono ben avviati, fra cui due oggetti in discussione in questa sessione primaverile: sosteniamo l’introduzione di sconti sulla quantità dei farmaci (ribassi in funzione del fatturato), che da sola promette un risparmio pari a 300-400 milioni di franchi per chi paga i premi, e l’allentamento dell’obbligo per gli assicuratori malattie di stipulare un contratto con ogni fornitore di prestazioni autorizzato: la possibilità di fatturare a carico dell’Aoms, in futuro, dovrebbe dipendere dal rispetto di standard di qualità misurabili.

Guidati dalla volontà di svolgere un ruolo decisivo nel settore sanitario, i membri di prio.swiss ricercano soluzioni condivise. Ciò è indispensabile in un settore complesso, in cui operano organizzazioni ben strutturate con interessi diversi. È in questo contesto che vogliamo raggiungere e diffondere le nostre posizioni nell’interesse di chi paga i premi.

Agli attori del settore tendiamo la mano: per promuovere cure integrate, una pianificazione sanitaria sovraregionale e strutture tariffarie adeguate. Con i nostri partner vogliamo togliere dal catalogo delle prestazioni quei trattamenti oggi invalidati dai progressi scientifici, ridurre il prezzo di farmaci, apparecchi medici e analisi. Occorre anche lottare contro i cattivi incentivi che, per esempio, possono stabilirsi tra laboratori, industria farmaceutica e medtech con medici prescrittori o ospedali. Liberare la sanità dalle cure inutili porta risparmi ma anche più sicurezza per i pazienti. Un mezzo per arrivarci è rendere misurabile la qualità delle cure. E in un domani, non può mancare la digitalizzazione: la raccolta di dati elettronici e il loro scambio facilitano processi amministrativi e cure adeguate.

Con l’aumento dei costi delle prestazioni è infine essenziale garantire un finanziamento in cui la parte pagata dal premio e quella coperta dalle imposte (per es. riduzione dei premi, contributo alle prestazioni) si completino. Possiamo, vogliamo e dobbiamo continuare a coniugare responsabilità e solidarietà, per una Svizzera sana e coesa.

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