TM   Marzo 2024

Navigare tra le insidie

Rispetto agli inizi del 2023 il nuovo anno si è aperto con nuovi rischi e sfide tutte da affrontare. In attesa delle Banche Centrali, l’attenzione potrebbe concentrarsi altrove. In India! Un’analisi di Francesco Mandalà, Cio di MBaer Merchant Bank.

Francesco Mandala

di Francesco Mandalà

Cio di MBaer Merchant Bank

Ormai nel 2024, è tempo di riflettere sulle decisioni e sulle performance dell’anno passato, i cui primi mesi erano stati segnati dai timori di una recessione, e di un’inflazione più persistente del previsto. Quando è crollata Svb si è poi temuto un effetto contagio molto più ampio, ed è così che i rendimenti dei Treasury a 2 anni hanno registrato il peggior calo giornaliero dal 1982. Contemporaneamente, Credit Suisse è stato sottoposto a forti pressioni, culminate nella sua acquisizione da parte di Ubs. I ‘Magnifici 7’ sono stati tra i migliori performer azionari del 2023, con un rendimento totale del +107% annuo.

Prosperare nelle turbolenze. Nonostante l’incertezza economica, le politiche restrittive delle Banche Centrali, il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e l’inizio della guerra tra Israele e Hamas, i mercati hanno generato rendimenti molto positivi. Da un punto di vista macroeconomico, è probabile che le Banche Centrali cambieranno marcia nel 2024, ma molto meno di quanto attualmente previsto. Mentre ad esempio, i tassi sui Fed funds oscilleranno tra il 3,0% e il 5,0% per il prossimo decennio.

Nel 2024, sarà dunque opportuno rimanere cauti sulle azioni dei mercati sviluppati e positivi su quelle degli Emergenti, preferendo in generale i titoli value, a bassa volatilità, e quelli ad alto dividendo. Nel reddito fisso, abbiamo iniziato ad allungare la duration e l’esposizione al credito di alta qualità nell’ultimo trimestre 2023, contribuendo fortemente alla performance dell’intero anno. È opportuna un’esposizione all’High Yield nel breve termine, rimanendo positivi sulle obbligazioni locali dei mercati emergenti.

Le sfide future. Gli Stati Uniti si preparano ad affrontare venti contrari, ci si attende infatti una recessione nella prima metà dell’anno. Nonostante l’impatto iniziale sia limitato al settore immobiliare, si prevede che gli effetti più ampi dell’inasprimento delle politiche monetarie della Banca Centrale si ripercuoteranno su tutta l’economia, provocando cambiamenti significativi in vari settori. È probabile che la Fed taglierà i tassi tre volte nel 2024 (75 pb) rispetto alle aspettative del mercato di cinque o sei tagli (125-150 pb).

Con la recessione della Germania e la maggiore frammentazione dell’Eurozona rispetto agli Stati Uniti, i mercati europei si trovano ora a dover affrontare un panorama complesso. Tuttavia, in mezzo a tali sfide, le società europee sottovalutate offrono un barlume di speranza, potrebbero infatti registrare una significativa sovraperformance entro la fine dell’anno. È probabile che la Bce taglierà i tassi due o tre volte nel 2024 (50-75 pb), a fronte di un’aspettativa del mercato di cinque o sei tagli (125-150 pb). La Bns dovrebbe invece tagliare una sola volta (25 pb) rispetto alle aspettative del mercato di due o tre tagli dei tassi (50-75 pb).

L’ascesa dell’India. Mentre le divisioni politiche e religiose ne minacciano le prospettive di crescita a lungo termine, la demografia indiana, con una popolazione giovane e numerosa, la posiziona favorevolmente. Inoltre, il fiorente high-tech ne sottolinea la competitività, da qui una potenziale sovraperformance azionaria.

In un contesto di incertezza economica, le obbligazioni con scadenze da sette a otto anni e rating Ig si rivelano interessanti. Tali obbligazioni, caratterizzate da un rischio di insolvenza minimo, offrono rendimenti interessanti rispetto ai titoli di Stato. Al pari delle obbligazioni ad alto rendimento a breve termine e alcune blue-chip svizzere, così come i titoli di Stato emergenti in valuta locale, come il Brasile, in grado di beneficiare di una favorevole dinamica valutaria e della regolare generazione di reddito.

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