TM   Marzo 2024

Anticipare le decisioni

Nell’attuale contesto anticipare le mosse delle Banche Centrali avrebbe un valore fondamentale, ma a quali metriche guardare? Le alternative sono molte, basta saperle cercare. Un’analisi di Tatjana Puhan, Cio di Copernicus Wealth.

Tatjana Wuhan

di Tatjana Puhan

Cio di Copernicus Wealth

A chi non piacerebbe prevedere le mosse delle Banche Centrali? Da quando l’inflazione è tornata è diventato più difficile prevedere cosa riserva il futuro, persino per i banchieri centrali. Le loro decisioni sono diventate fortemente dipendenti dai dati economici realizzati, in un contesto caratterizzato da conflitti geopolitici, e dagli effetti residuali di lockdown e Qe. È molto più difficile prevedere lo stato futuro dell’economia, e quindi anticipare le mosse delle Banche Centrali, che a loro volta faticano nel fare previsioni.

È quindi sensato, in tale contesto, giocare a prevederne le mosse mettendo a rischio il proprio capitale? Probabilmente no. Tuttavia, si potrebbe cercare di osservare il mercato attraverso le medesime lenti utilizzate dai banchieri centrali…

Considerata l’attualità i modelli economici tradizionalmente utilizzati hanno perso in utilità, ma metodi semplici e moderne tecnologie incentrate sui dati possono fornire alcune indicazioni utili.

Una delle misure dell’inflazione che la Federal Reserve preferisce è il Pce (personal consumption expenditure deflator o deflattore delle spese di consumo personali) e ancora più specificamente il Core Pce, che esclude le componenti alimentari ed energetiche. Questo indice è appena sceso al di sotto del 3%, non ancora dove la Fed vorrebbe che fosse, ma già indica che ulteriori aumenti dei tassi sono per il momento fuori discussione. La domanda che ci si pone è se questo livello è sufficiente per stabilire che tagli dei tassi significativi siano dietro l’angolo.

Per rispondere potrebbe essere interessante considerare tre tipi di indicatori alternativi che sono verosimilmente tra i sorvegliati speciali: misure alternative dell’inflazione, condizioni di finanziamento e dati che indicano l’attività macroeconomica in tempo reale.

Non c’è infatti un metodo armonizzato per determinare il livello dell’inflazione, né per quanto riguarda il paniere di beni né per le formule applicate, per cui ha senso osservarla da diverse angolazioni. Le condizioni di finanziamento dicono qualcosa sul rischio che l’attuale livello dei tassi possa soffocare l’attività economica. La misurazione dell’attività macroeconomica cerca di catturare lo stesso problema fondamentale delle condizioni di finanziamento, guardando però ai risultati.

L’inflazione negli Stati Uniti

Andamento del Core Pce americano in % (dati XII-2000 - XII-2023)

Inflazione Stati Uniti core pce
Fonte: Bloomberg, Copernicus Wm.

L’inflazione negli Stati Uniti

Andamento della Cpi urbana e del Pce Core in % (II-2013 - XII-2023)

Inflazione Stati Uniti Cpi urbana pce core
Fonte: Bloomberg, Copernicus Wm.

La pratica comune che si concentra sulla misurazione dell’inflazione Core, al netto di cibo ed energia, è molto discussa e di dubbia efficacia. La ragione principale per concentrarsi su una misura Core è la convinzione che vi sia una quantità significativa di ‘rumore’ transitorio nei movimenti dei prezzi di consumo aggregati. Tuttavia, ha probabilmente senso considerare anche misure dell’inflazione più vicine alla quotidianità dei cittadini. Altre critiche sono legate all’inclusione dei costi dell’alloggio nella misura Core Pce, che ha il potenziale di distorcerla.

Tra le misure alternative dell’inflazione alcune includono l’inflazione alimentare ed energetica e altre escludono l’alloggio. La prima, rappresentata dall’indice dei prezzi al consumo urbano, indica che l’inflazione è ancora ostinatamente alta se si includono i prezzi di cibo ed energia. La seconda evidenzia che l’inflazione è quasi un punto percentuale più alta rispetto al Core Pce se si esclude l’alloggio, implicando che il rallentamento del mercato immobiliare negli Stati Uniti potrebbe avere avuto un impatto generale sull’inflazione, ma in altre spese quotidiane, è ancora a livelli molto elevati, quasi al 4%.

Per valutare le condizioni di finanziamento, la Fed preferisce definizioni come la differenza tra il tasso di inflazione implicito nelle obbligazioni di stato con scadenza a un anno e il federal funds effective rate. In alternativa, si potrebbe anche considerare la differenza tra il fed funds rate e l’inflazione Core Pce. Entrambe appaiono leggermente elevate ma non allarmanti. Tuttavia, anche se identificate da Powell stesso tra i suoi indicatori preferiti, sono un po’ limitate e probabilmente non particolarmente rappresentativi per comprendere quanto restrittive siano le condizioni di finanziamento.

Questione di gusti

Andamento degli indici d’inflazione alternativi preferiti da Powell (in %)

Andamento indici inflazione alternativi
Fonte: Bloomberg, Copernicus Wm.

Ancora alternativi

Andamento del Chicago Fed’s National Financial Condition Index (’71 - II-’24)

Chicago fed national financial condition
Fonte: Fed Chicago, Copernicus Wm

Pertanto, l’utilizzo di misure più ampie come il Chicago Fed’s National Financial Conditions Index (Nfci) potrebbe essere molto utile, forniscono infatti un aggiornamento completo e tempestivo sulle condizioni finanziarie nei mercati monetari, obbligazionari e azionari, nonché nei sistemi bancari, sia tradizionali sia ‘ombra’. I valori positivi del Nfci sono storicamente associati a condizioni finanziarie più severe della media, mentre i valori negativi sono associati a condizioni più allentate della media. Secondo questo indicatore, sembra che le condizioni attuali siano ancora piuttosto allentate, il che non mette fretta alla Fed di tagliare i tassi.

Infine, i dati sull’attività economica potrebbero essere preziosi per valutare se i banchieri centrali possano sentirsi indotti a modificare il livello dei tassi. C’è una moltitudine di dati, spesso calcolati in modo non armonizzato, emessi con diversi ritardi temporali, il che rende difficile interpretare il flusso di notizie macroeconomiche. Tuttavia, essere il più vicini possibile al polso dell’economia può essere d’aiuto. Questi dati sono però prontamente disponibili, al pari di potenza di calcolo e modelli econometrici intelligenti. Fornendo informazioni aggiornate, il nowcasting aiuta a valutare la salute complessiva di un’economia. I dati economici in tempo reale possono del resto influenzare i mercati finanziari e l’analisi tempestiva è cruciale per il successo delle strategie di negoziazione.

Anche un investitore che non è in grado di fare tutta la programmazione può reperire dati interessanti pubblicamente disponibili che cercano di ‘nowcastare’ il futuro, filtrando notizie e dati in tempo reale, come l’utilizzo delle carte di credito o i dati sul traffico, che possono essere utili per misurare l’attività economica e predire l’attività economica futura.

Riprendendo l’esempio degli Stati Uniti, le previsioni di crescita sono tutto fuorché eccezionalmente positive, ma non suggeriscono nemmeno una seria recessione nel prossimo trimestre. Quindi, ancora una volta, non c’è una grande motivazione per un taglio dei tassi. I modelli di nowcasting sono disponibili anche per le previsioni di inflazione di diverse regioni.

Navigare i mercati finanziari non è facile, né per gli investitori né per i banchieri centrali. È pertanto importante mantenere la calma e guardare a fatti oggettivi, oltre il sentiment di mercato, considerando dati il più possibile attuali e completi, per fare valutazioni appropriate ed evitare volatilità superflua nel portafoglio.

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