L’obbligazionario emergente ha messo a segno rendimenti a doppia cifra nel 2023. I titoli sovrani in valuta forte hanno registrato una vigorosa performance superiore all’11%, anche grazie al restringimento degli spread per i titoli Ig.
Nuovo debito. Con l’arrivo del 2024, un’ondata di emissioni sul mercato primario ha favorito un interessante allargamento degli spread. I consistenti volumi delle nuove emissioni, in prossima riduzione, offrono l’opportunità di incrementare l’esposizione a livelli più appetibili, prima che la domanda superi l’offerta.
Il relative value. Lo scenario di base 2024 stima un contesto favorevole per l’obbligazionario e per il comparto del credito, a fronte dello stabilizzarsi dell’inflazione e del rallentamento della crescita che dovrebbero consentire un taglio dei tassi. Dopo l’allargamento degli spread Ig emergenti sono prossimi ai livelli più appetibili rispetto a quelli americani, mentre gli spread Hy si confermano interessanti. A fronte di valutazioni prossime ai massimi storici per il credito americano, quelle degli emergenti sono valide alternative, che potrebbero presto sovraperformare.
Asset class diversificata. Oltre alle valutazioni appetibili, il credito emergente beneficia di una combinazione unica di spread ampi e duration lunga. Questo fa sì che l’asset class sia posizionata in modo unico per beneficiare sia del calo dei tassi che di un contesto di crescita stabile.
A fronte di una forte domanda di obbligazionario in generale da parte degli investitori e di valutazioni costose in termini storici per il societario americano, il debito emergente è ben posizionato.
Le strategie attive. Ancor più che in altri comparti, un approccio attivo al debito emergente può generare valore, senza incrementare il rischio. Ci sono diversi fattori che lo rendono particolarmente adatto per la generazione di alpha attraverso la selezione dei titoli:
– Gli attivi dei mercati emergenti tendono a presentare profili di duration più lunga, il che significa che i rendimenti spesso sono alimentati dall’andamento degli spread e non solo dal rendimento per il periodo di detenzione dell’investimento (a cui spesso ci si riferisce con il termine ‘carry’). Pertanto la selezione dei singoli titoli può fare una grande differenza in termini di sovraperformance e remunerazione dell’investimento;
– Gli emittenti sovrani dei mercati emergenti con fondamentali in miglioramento possono sovraperformare per anni se restano su una traiettoria positiva e pertanto offrire agli investitori extra rendimento per lunghi periodi;
– I principali mercati emergenti presentano curve dei rendimenti ben sviluppate e spesso comprendono emittenti sovrani e quasi-sovrani, offrendo ai gestori attivi una certa varietà di strumenti finanziari attraverso i quali assumere esposizioni.
Valida performance sul lungo termine. Dopo un solido 2023, il credito dei mercati emergenti è molto probabile sia sulla buona strada per continuare a conseguire robusti rendimenti in termini assoluti e corretti per il rischio sia sul breve che sul lungo periodo. Per gli investitori con adeguato profilo, le strategie obbligazionarie a gestione attiva che investono nei mercati emergenti e prevedono un’attenta selezione dei titoli possono generare alpha ad analoghi livelli di rischio adottando un approccio avveduto nell’incrementare l’esposizione a questa importante classe di attivi che è probabile possa offrire agli investitori un extra rendimento.
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