
Salute, sana longevità e sport si stanno affermando, in tutto il mondo, come trend di riferimento e Technogym risponde a questa tendenza attraverso il proprio esclusivo ecosistema. Così, pur in uno scenario macroeconomico sempre più complesso, l’azienda italiana, fondata a Cesena quattro decenni fa, ha confermato il proprio percorso di crescita sostenibile e profittevole, di lungo termine. Il 2023 si era chiuso infatti con il nuovo record di ricavi pari a 808,1 milioni di euro (+12% rispetto al 2022 o +14% a cambi costanti). La crescita è a doppia cifra rispetto all’anno precedente su tutti i segmenti: Club, Hospitality & Residential, Health Corporate and Performance.
Nerio Alessandri, self-made man, è passato dalla start up di attrezzi per palestra, che progettava e costruiva nel garage di casa, a essere considerato lo ‘Steve Jobs del Wellness’. Anticipatore di tendenze, la sua storia è fatta di intuizioni tecnologiche, ma anche di grandi collaborazioni nel mondo dello sport – dal Milan a Schumacher e Nadal – fino a diventare fornitore ufficiale alle Olimpiadi (quest’anno per la nona volta) e protagonista d’incontri costruttivi, da Bill Gates a Bill Clinton. La sua più grande intuizione è il Wellness, uno stile di vita basato su attività fisica, sana alimentazione e approccio mentale positivo.
Inaugurato alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Napolitano e di Bill Clinton – dal 2012 esiste a Cesena il Technogym Village, il primo Wellness Campus concepito e progettato per offrire ai collaboratori un’esperienza di lavoro unica e rappresentare un punto di riferimento per i settori del wellness, del fitness, dello sport e della salute. Il Technogym Village riflette la visione del fondatore Nerio Alessandri e di Pierluigi Alessandri, vicepresidente di Technogym che, assieme all’architetto Antonio Citterio, hanno concettualizzato un luogo in cui si integrano innovazione, sani stili di vita, qualità, design e produttività. Il Campus, concepito come un vero e proprio ecosistema, comprende il Centro Ricerca e Innovazione, gli stabilimenti produttivi, gli uffici, la Technogym University – il centro di formazione per collaboratori e operatori di settore – il ristorante e un grande centro wellness aperto a collaboratori e clienti di tutto il mondo. Il complesso, che ricopre una superficie di oltre 150mila metri quadrati, di cui 60mila coperti, ogni anno attrae circa 30mila professionisti da tutto il mondo fra operatori di settore, preparatori atletici, atleti, architetti, medici e developer immobiliari.

Signor Alessandri, da bambino, cosa voleva fare ‘da grande’?
Ho sempre voluto fare il designer, e all’inizio pensavo al mondo del fashion ma poi ho messo insieme la mia passione per lo sport e quella del design e sono diventato Wellness Designer.
Poi un giorno, tutto ha avuto inizio. Come?
Negli anni Ottanta frequentavo una palestra locale nella mia città, Cesena.Ero molto appassionato di sport. In quel periodo il fitness era ancora un settore molto di nicchia, capace di attrarre solo body-builder e utenti esperti. La mia idea era di introdurre una nuova visione: attrezzature più inclusive, facili da usare ed esteticamente belle per mirare a una fetta di popolazione più ampia. Con questa idea in mente, ho progettato ‘Hack Squat’, il primo prodotto Technogym, per rendere l’esercizio dello squat più sicuro e accessibile a tutti. È stato un successo, tanto che poi abbiamo lavorato a una linea completa e da allora continuiamo a innovare costantemente, ogni giorno. Il momento era propizio. Agli inizi degli anni Ottanta, infatti, si cominciava a parlare di fitness e si sarebbe di lì a poco parlato di wellness. Si passava dall’idea che lo stare bene fosse l’assenza di malattia all’idea che lo stare bene avesse una valenza più ampia, comprendendo attività motoria – e di esercizio fisico individualizzato -, mental training, strategie di rilassamento, un’alimentazione e uno stile di vita corretti.
Questa consapevolezza è stata solo una coincidenza o le ha offerto lo spunto per dedicarsi al settore?
Per noi è stato chiaro fin dall’inizio che ci sarebbe stata un’evoluzione del settore. Nel 1993, in un mondo ancora molto dominato dagli stereotipi del fitness e del body building, abbiamo lanciato un nuovo stile di vita: il wellness. A ben guardare, il wellness ha le sue radici profonde nella cultura italiana, a partire dall’antico detto romano ‘mens sana in corpore sano’ (mente sana in corpo sano). Da allora, il wellness è sempre stata la nostra bussola, la filosofia che guida la nostra strategia a 360 gradi: dallo sviluppo del prodotto, al marketing, alla gestione delle risorse umane.
Qual è la relazione tra il Marchio e la Svizzera?
Fin dall’inizio della storia di Technogym avevamo capito l’importanza di espandere il brand a livello internazionale; la Svizzera avrà per sempre un posto speciale nei miei pensieri perché è stato il primo mercato all’estero per l’azienda che ora è presente in oltre 100 Paesi al mondo.
Come affrontate le sfide e al tempo stesso le opportunità di un futuro che è già qui? Per esempio in tema di Intelligenza Artificiale…
L’innovazione da sempre rappresenta il motore della crescita di Technogym. Il nostro centro ricerche conta circa 200 professionisti fra ingegneri, medici e designer e la cultura dell’innovazione non permea solo il prodotto, ma tutte le aree aziendali: dal marketing alla gestione delle risorse umane, alla logistica e produzione. Per fare alcuni esempi, già nel 1996, quando internet era agli albori, abbiamo lanciato il ‘Wellness System’, la prima piattaforma software per la gestione dell’allenamento; mentre nel 2002 abbiamo lanciato – primi al mondo – la televisione integrata all’attrezzo fitness. Nel 2007 è stata la volta del primo prodotto fitness connesso online e nel 2012 della prima piattaforma cloud nel settore del fitness e dello sport. Oggi, grazie all’intelligenza artificiale siamo in grado di offrire a ogni utente il proprio programma wellness ovunque e in qualsiasi momento basandosi sul suo livello di fitness, le sue personali preferenze e obiettivi. In futuro ci aspetta l’iper-personalizzazione, ovvero un programma specifico su ciascun individuo che unisce sport, wellness e salute.
Da quali premesse nasce la Wellness Foundation?
Partendo dall’esperienza Technogym acquisita in tutto il mondo nel fitness, nello sport e nella salute, oltre 20 anni fa ho creato la ‘Wellness Foundation’, un’organizzazione no-profit dedicata alla promozione del wellness come opportunità sociale per tutti gli stakeholder: governi, aziende e cittadini. La Wellness Foundation è attiva a livello internazionale, collaborando in progetti con istituzioni internazionali come il World Economic Forum e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e a livello locale, in Romagna, la nostra regione, dove abbiamo creato l’iniziativa ‘Wellness Valley’ per sviluppare il primo distretto dedicato al Wellness e alla qualità della vita coinvolgendo tutti gli stakeholder locali (operatori del settore fitness, del settore medico, amministrazioni pubbliche, scuole, aziende private).
Oltre a questo, ogni anno la Wellness Foundation, in collaborazione con Technogym, promuove la campagna ‘Let’s Move for a Better World’ per attivare l’intera comunità del fitness a fare esercizio per una buona causa.

Dalla creazione dell’Azienda nel 1983, sono passati quattro decenni. Come avete celebrato il 40esimo di Technogym?
Abbiamo voluto sottolinearlo con la mostra speciale Design to Move, che ha avuto luogo a Milano, in aprile, in occasione del Salone del Mobile. La mostra ha presentato 40 Technogym Bench uniche, interpretate da 40 designer e artisti da tutto il mondo, esplorando la speciale e profonda relazione tra design e wellness, stile e funzionalità, aspetto emotivo e fisico, che rappresenta un elemento chiave dell’identità di Technogym, fin dalla sua nascita. Utilizzando la Technogym Bench come tela bianca, Design to Move ha presentato le creazioni uniche di designer come Antonio Citterio, Nendo, Patricia Urquiola, Kelly Hoppen, Piero Lissoni, Walter de Silva, Rolf Sachs, Elena Salmistraro, Michele Bönan, Anaïs Coulon e molti altri, con l’obiettivo di offrire una visione e un’interpretazione originali del movimento. Il progetto speciale è stato pianificato e concepito visivamente insieme all’architetto e designer Giulio Cappellini dalla curatrice Bruna Roccasalva.
A settembre 2024, una selezione di quindici opere uniche verrà battuta in una speciale asta organizzata da Sotheby’s, mentre le altre venticinque saranno messe in vendita sul sito technogym.com. L’intero ricavato sarà devoluto all’Unicef.

Il 2024 è un anno importante…
Sì, un anno speciale per l’azienda perché saremo anche Fornitore Ufficiale dei Giochi di Parigi. È la nona volta, ma per noi è sempre un’incredibile esperienza essere a fianco degli atleti di tutto il mondo che quest’anno arriveranno in Francia per le Olimpiadi e Paralimpiadi. Abbiamo allestito ventinove centri di allenamento ed è motivo di grande soddisfazione e gioia poter aiutare gli atleti a migliorare le loro performance sportive. I Giochi Olimpici significano molto per noi, non solo per il prezioso feedback che riceviamo dagli atleti stessi, ma soprattutto perché i Giochi rappresentano una piattaforma unica per condividere il nostro impegno nella diffusione della cultura del benessere, dello sport e della salute con il mondo intero.
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