Nonostante la crescente sensibilità delle aziende verso le tematiche della sostenibilità ambientale, è in generale ancora poco presente l’interesse per un’analisi complessiva dell’efficienza energetica che permetta di contenere consumi ed emissioni. «Eppure di opportunità, ma anche di necessità, di razionalizzare e ottimizzare l’utilizzo e la gestione delle diverse forme di energia in strutture industriali e civili ce ne sono sicuramente molte, vista la presenza sul territorio di tante realtà non di recente costruzione. E i vantaggi di un risanamento energetico sono sovente notevoli, non solo dal punto di vista tecnico e ambientale, ma anche da quello economico: l’applicazione di efficienti soluzioni tecniche porta nella maggior parte dei casi a significative riduzioni di consumi, costi di esercizio ed emissioni di CO2, con un ritorno del capitale investito in tempi interessanti», osserva Gianfranco Marcoli, direttore di Tech-Insta.
Dal 2014 alla gamma degli impianti di riscaldamento, ventilazione, climatizzazione e sanitari nella cui progettazione e installazione è specializzata, l’azienda di Taverne ha aggiunto il fotovoltaico. A partire dal primo impianto realizzato sul suo stesso tetto per alimentare la termopompa reversibile che dal 2006 riscalda e climatizza gli uffici, ne ha installati oltre duecento, sia nel residenziale che nel pubblico e nell’industria. Parallelamente ha creato un Ufficio per la consulenza energetica per svolgere le analisi ed elaborare le proposte tecnico-impiantistiche volte alla gestione ottimale dell’energia e al contenimento, e possibilmente all’azzeramento, del ricorso a fonti fossili e delle emissioni di CO2, non solo di singoli impianti, ma anche dell’insieme edificio/impianti nell’industria coinvolgendo le installazioni dei processi produttivi, interessanti ad esempio se vi è dell’energia di scarto che può essere recuperata.
Un caso che perfettamente illustra le potenzialità di un intervento di ottimizzazione energetica applicato all’industria, è quello realizzato per la Mikron Tool di Agno. Nel 2016 l’azienda leader nella fabbricazione di utensili di alta precisione per macchine Cnc si è rivolta a Tech-Insta per valutare gli interventi opportuni per l’aggiornamento tecnico-energetico degli impianti e dello stabile, risalente agli anni Settanta.
«Già installando le soluzioni impiantistiche individuate attraverso il nostro studio per il raffreddamento dell’olio da taglio impiegato nella fabbricazione e quelle per il recupero di calore da questo e dai compressori dell’aria, si son potute eliminare le caldaie, sopprimendo il consumo e i costi dell’olio combustibile, e risparmiare 350mila kWh all’anno di energia elettrica dal 2021. Risultati che da un lato hanno assicurato all’azienda un importante contributo attraverso il programma ProKilowatt della Confederazione e, dall’altro, permetteranno il ritorno dell’investimento in 7 anni circa, a fronte di una durata di vita degli impianti di almeno 20. Senza dimenticare l’azzeramento dell’emissione locale di 55 tonnellate annue di CO2 e la riduzione di 45 tonnellate annue di quella indiretta derivante dal minor consumo di energia elettrica. A complemento di tutte le opere previste dallo studio, l’anno scorso è stato installato l’impianto fotovoltaico, con una produzione annua di oltre 380mila kWh e un’ulteriore riduzione delle emissioni indirette di CO2 di circa 49 tonnellate/anno, relative al minor prelievo di energia elettrica dalla rete», spiega Gianfranco Marcoli.
Tech-Insta è in grado di gestire situazioni molto diverse fra loro. Oltre alla semplice sostituzione di una caldaia con una termopompa per una casa unifamiliare, con magari l’installazione di un fotovoltaico sul tetto, si può portare l’esempio di un prestigioso stabile bancario di Lugano che, con impianti in funzione da diversi decenni, presentava diverse carenze dal punto di vista energetico. Sulla scorta delle modifiche e migliorie tecniche proposte e attuate da Tech-Insta sull’arco di sei anni, con un investimento di 485mila Chf si è ottenuto un risparmio cumulato per energia termica, elettrica e acqua industriale di 1,120 milioni di franchi, riducendo del 75% le emissioni.
Un’industria farmaceutica come IBSA ha potuto diminuire di 190 tonnellate annue le emissioni di CO2 del suo centro produttivo di Lamone installando una termopompa per il recupero e riutilizzo del calore, con un ritorno del capitale investito in 5 anni grazie al risparmio per gas ed elettricità.
Ogni consulenza parte da un esame preliminare per individuare sia le situazioni da risanare, sia quelle per le quali vi è la concreta opportunità di elaborare progetti di ottimizzazione interessanti dal punto di vista tecnico, economico e ambientale – e per capire con quali possibili contributi cantonali e federali. Si spazia dal semplice aggiustamento dei parametri di esercizio per impianti e strutture recenti a importanti interventi per attualizzare quelli più obsoleti. Il tutto integrato da misure sulle strutture edilizie, di cui Tech-Insta non si occupa direttamente, ma che valuta sempre. E nel caso della Mikron Machining, della quale a partire dal 2010 è pure stata ristrutturata e resa molto più efficiente tutta l’impiantistica e ottimizzata la gestione generale dell’energia, già la sola realizzazione del cappotto sullo stabile ha permesso di ridurre di 2/3 quella necessaria per riscaldarlo.
La grande esperienza anche nell’installazione e nella gestione di impiantistica di supporto e mantenimento dei processi produttivi, quali centrali di produzione vapore e di refrigerazione, climatizzazione di ambienti di fabbricazione con elevate esigenze igienico-ambientali come nel pharma, permette a Tech-Insta di disporre di un ampio e particolarmente elevato livello di competenza pratica nel settore tecnico-energetico.
«Possiamo inoltre contare sull’elevata competenza tecnico-impiantistica del nostro team di ingegneri, progettisti, montatori e tecnici manutentori, tutti altamente qualificati e con una consolidata pratica», sottolinea Gianfranco Marcoli, che da direttore della filiale ticinese della Sulzer nel 1996 si è trovato a iniziare un’avventura da imprenditore rilevando la sede luganese e facendone la sua Tech-Insta quando l’azienda di Winterthur ha deciso di lasciare il mercato della Svizzera italiana messo in difficoltà dalla crisi edilizia.
Una sfida vinta: lo conferma il fatto che in questi ormai quasi 30 anni, oggi con una novantina di dipendenti, l’azienda di Taverne sia riuscita a conquistare significativi mandati in concorrenza con ditte svizzero tedesche ed estere, quale unico offerente ticinese, come nel caso della complessa centrale di teleriscaldamento Teris abbinata al termovalorizzatore di Giubiasco, o del servizio di picchetto per gli impianti di raffreddamento dei supercomputer del Centro svizzero di calcolo scientifico, compreso il nuovo Alps. E nel 2021, dopo aver ricevuto un grosso mandato per la ristrutturazione degli impianti del Palazzo dell’Onu a Ginevra, ha aperto lì una piccola filiale per ampliare ulteriormente il raggio della propria attività, come le permette di fare anche l’ottenimento della certificazione ISO 13.485, oltre alla ISO 9001, unica in Ticino e fra le poche in Svizzera autorizzata a installare nelle strutture sanitarie impianti di distribuzione dei gas medicali fondamentali nelle sale operatorie, nei reparti di terapia intensiva e degenza.
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