Se ormai pressoché tutti hanno sentito parlare di blockchain, probabilmente meno diffuso rimane ancora il concetto di smart contract. Ecco perché è nato il progetto studentesco Smart Contracts Lab alla facoltà di Economia e Informatica dell’Università di Zurigo con l’obiettivo di creare un ecosistema educativo che mira a diffondere la conoscenza e a rendere le applicazioni blockchain uno strumento standard nel mercato.
Oltre alle famose cryptovalute, ci sono altri strumenti che fanno uso della blockchain: gli smart contract. Questi sono contratti immutabili e auto-esecutivi, i cui termini sono incorporati direttamente nel codice sulla blockchain. Utilizzando questa tecnologia, questi contratti intelligenti garantiscono transazioni sicure, trasparenti e irreversibili. Eseguiti automaticamente al verificarsi di determinate condizioni, presentano vantaggi come disintermediazione, velocità e perciò efficienza.
Gli smart contract offrono quindi una vasta gamma di possibilità d’uso. Ad esempio, nell’ambito della finanza decentralizzata (DeFi), possono essere impiegati per prestiti e trading di cryptovalute, permettendo transazioni sicure e automatizzate. Inoltre, sono ideali per la tokenizzazione di asset come immobili o opere d’arte, semplificando il trasferimento della proprietà e rendendolo più trasparente ed efficiente. Un altro campo di applicazione è quello delle assicurazioni, dove possono automatizzare la gestione dei reclami, riducendo i tempi e i costi operativi.
Nonostante i vantaggi rivoluzionari offerti dalla tecnologia blockchain, gli smart contract rimangono oggi un tool di nicchia, utilizzato principalmente da una cerchia ristretta di persone e aziende esperte nel settore. Consapevole di questo potenziale inespresso, il progetto studentesco Smart Contracts Lab (Scl) dell’Università di Zurigo vede come sua missione la democratizzazione dell’accesso alla tecnologia blockchain e agli smart contract.Per realizzare la sua ambiziosa visione, Scl adotta un approccio multiforme che comprende la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative, nonché l’organizzazione di eventi educativi in collaborazione con una vasta rete di esperti provenienti sia dall’industria che dall’accademia.
Negli scorsi mesi, lo Smart Contract Lab ha sviluppato una piattaforma che rende le informazioni contenute negli smart contract, come per esempio il saldo, la cronologia delle transazioni e operazioni interne del contratto, alla portata di tutti. Questa soluzione è infatti caratterizzata da un’interfaccia user-friendly ricca di grafici e box informativi, mirati a chiarire concetti legati agli smart contract, rendendone così l’accesso al suo utilizzo molto più semplice. Questo approccio è totalmente diverso da quello di altre piattaforme attualmente sul mercato come Polygonscan che consentono di analizzare gli smart contract proponendo una serie di informazioni complesse e difficili da comprendere per persone alle prime armi.
Malgrado blockchain sia diventata una buzz word, sono pochi coloro che comprendono appieno le sue funzionalità e i casi d’uso. Ciò è anche dovuto alla limitata diffusione di conoscenza e soluzioni facili da usare. Tuttavia, iniziative come lo Smart Contracts Lab e il “Plan B” della città di Lugano stanno contribuendo a diffondere l’utilizzo della tecnologia blockchain e degli smart contract anche tra i meno esperti. Se nel futuro prossimo queste tecnologie saranno di uso quotidiano, ancora è incerto. Resta però innegabile che la “Crypto Valley” abbia ancora molto da offrire alla Svizzera.
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