Nel 2024 ci si attende che gli utili per azione riprendano a salire, pur con alcune differenze tra i segmenti di mercato, mentre tassi d’interesse e inflazione saranno più elevati che in passato, quindi la gestione attiva è essenziale. Si sono dimostrate efficaci le strategie improntate sulla selezione di società diversificate che creano valore, con ottimi fondamentali e buone opportunità di crescita. Per conseguire un’outperformance a lungo termine non conta tanto anticipare il mercato, ma piuttosto rimanere investiti.
Per le azioni globali si prospetta dunque un 2024 favorevole, sulla scorta della prevista ripresa degli utili e più in generale della crescita. Emergono tuttavia alcune disparità tra settori, capitalizzazioni di mercato e regioni, e la fiducia delle imprese rimane debole, contribuendo ad alimentare le incertezze. Ecco perché dare la priorità alla selezione attiva delle azioni è fondamentale per chi investe in azioni globali, che dovrebbe puntare a un portafoglio diversificato di società fortemente orientate alla creazione di valore.
Le società che ottengono rendimenti robusti prima di quanto solitamente avviene nel loro ciclo di vita evidenziano normalmente elevati e stabili CfRoi (Cash Flow Return on Investment. Fonte: Credit Suisse Holt), ossia creano valore in modo sostenibile. Hanno ottimi fondamentali, in particolare potere di prezzo, bilanci solidi, bassi livelli di indebitamento e buone pratiche Esg, che producono una crescita superiore e visibile degli utili. L’esposizione ai trend strutturali di crescita tra cui l’Ia, l’healthcare o la mobilità elettrica, favoriscono sicuramente la creazione di valore.
Queste società tendono a sovraperformare rispetto al ciclo di mercato, soprattutto quando l’inflazione punta a una media superiore al 2%, in quanto possono dimostrare un forte potere di prezzo e un basso livello di indebitamento. Dimostrano una buona tenuta anche nelle fasi di volatilità o recessive, grazie alle loro caratteristiche difensive, tra cui la visibilità degli utili. Nei periodi di bassa inflazione, tutti i segmenti di mercato evidenziano buoni risultati e anche le strategie orientate alle società con CfRoi elevati e stabili possono dimostrarsi resilienti.
Il regime di inflazione sostenuta contrassegnato dai rapidi rialzi dei tassi d’interesse, che hanno messo sotto pressione le valutazioni all’inizio del 2022, dovrebbe ormai avviarsi alla conclusione. L’inflazione e i tassi d’interesse sembrano destinati a rimanere al di sopra dei livelli dell’ultimo decennio, ma le prospettive per i titoli con un CfRoi elevato risultano particolarmente interessanti considerando lo spettacolare reset della valutazione avvenuto nel 2022.
Se le aspettative di ripresa della crescita per il 2024 si rivelassero troppo ottimistiche, le società di qualità esposte a trend di crescita strutturale potrebbero fornire una migliore visibilità degli utili e una maggiore resilienza operativa rispetto ai segmenti ciclici e poco redditizi del mercato. In un’ottica di lungo periodo, l’approccio orientato al CfRoi elevato ottiene sistematicamente risultati robusti nei diversi regimi di mercato, sovraperformando altri stili e settori nonché il mercato nel suo insieme.
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