
Quando uno stratega si mette all’opera si vede. Ruben Fontana, insieme al fratello Raoul, ha reso grande la piccola tipografia del padre. Oggi Fontana Print, leader di settore in Ticino, comprende nove aziende. La ricetta dei fratelli è piuttosto semplice: «Rimanere al passo tecnologicamente», dichiara Ruben Fontana. A dimostrarlo è anche il loro ultimo prodotto. L’azienda ha infatti sviluppato un’App di realtà aumentata. «Così gli utenti possono ad esempio scansionare la pubblicità della nuova Mercedes ed esaminare l’auto virtualmente, all’interno e all’esterno, in 3D».
Due volte più veloci: grazie alla nuova stampante intelligente. Anche nei mezzi di produzione Fontana Print è al passo con i tempi. «Utilizziamo le macchine al massimo per dieci anni», afferma il direttore. Per questo una stampante a dieci colori per riviste, libri o prospetti ha lasciato da poco il parco macchine, sostituita da una versione più moderna.
«Molto di quello che prima doveva essere fatto a mano avviene oggi in modo completamente automatico», Fontana descrive così un progresso notevole e poi elenca: «Il cambio delle lastre, la ricarica della scatola dei colori o la misurazione del colore al momento della stampa». Ma il sistema di controllo intelligente può fare ancora di più. «Consente di eseguire il controllo del colore per ogni gruppo stampa. Prima era necessario farlo foglio per foglio.» L’effetto è enorme: l’azienda produce due volte più velocemente di prima. «Inoltre la nuova tecnologia consuma solo la metà della carta e circa il 10% in meno di energia», aggiunge Fontana. «In tempi di rincaro dei prezzi dell’elettricità è un vero e proprio vantaggio».
Ingenti investimenti ed elevata liquidità. Per poter investire in nuove tecnologie, l’imprenditore punta da sempre sul leasing dei beni di investimento. Questa forma di leasing si presta in particolare per oggetti con un elevato valore di rivendita, quali macchinari, veicoli, dispositivi medici o impianti di produzione. Per gli investimenti in nuove tecnologie servono generalmente milioni di franchi. Soprattutto per le Pmi, in un caso di questo genere, la possibilità di accedere al capitale di terzi può aprire nuove opportunità e garantire sicurezza. «Con il leasing preserviamo i nostri fondi e garantiamo la presenza di liquidità sufficiente per le operazioni giornaliere». Un altro vantaggio di questa forma di finanziamento: «Ci risparmiamo l’onere di ammortamento», dichiara Fontana.
Stiamo sviluppando nuovi prodotti digitali e siamo alla ricerca di nicchie nell’industria tipografica. Ad esempio, al momento stiamo investendo nella finitura di prodotti stampati con impressione in oro o speciali vernici Uv. Stiamo ampliando la produzione degli imballaggi e abbiamo in programma di sviluppare un nuovo business: la stampa di etichette per l’industria alimentare e farmaceutica
A finanziare la nuova stampante Speedmaster Sx 102 ci pensa Raiffeisen Svizzera a Bellinzona. Goran Juric, Consulente Clientela aziendale, supporta la strategia di finanziamento di Fontana: «Il leasing dei beni di investimento è ideale specialmente per le aziende che effettuano continuamente nuovi acquisti», mette in evidenza il consulente, «Infatti la Banca ha l’oggetto in leasing come garanzia e, per questo, può finanziare più oggetti rispetto al prestito classico».
Soluzioni di finanziamento su misura. Per far sì però che il leasing funzioni veramente come motore del progresso, c’è bisogno che il partner bancario garantisca grande flessibilità. «Ad esempio, dobbiamo essere in grado di reagire rapidamente a opportunità commerciali dirette», spiega l’imprenditore. Com’è il caso quando un produttore lancia sul mercato una nuova macchina molto promettente. Fontana: «Dobbiamo infatti poterla acquistare senza complicazioni».
Goran Juric ne è convinto: «Con una consulenza in linea con le esigenze dell’azienda e con la situazione del mercato, troviamo la soluzione di finanziamento ottimale e, soprattutto, semplice», dichiara il consulente. «Questo è il bello del leasing dei beni d’investimento: si può offrire alla clientela una soluzione di finanziamento su misura».
La vecchia macchina viene riutilizzata. Quando arriva il momento e la Speedmaster Sx 102 ha fatto il suo tempo, non significa comunque che sia arrivata alla fine del suo percorso: «Una volta terminato il finanziamento possiamo rivendere la macchina al produttore che, da parte sua, la vende una seconda volta», Fontana descrive così la sua pratica standard, «Un processo da un lato sostenibile che, dall’altro, permette di generare profitti».
Si tratta poi di reinvestire l’utile nel prossimo leasing di beni d’investimento. L’imprenditore ticinese ha già idee concrete: «Stiamo lavorando all’ampliamento del business del packaging, quindi alla produzione di imballaggi. E, per questo, avremo bisogno di una punzonatrice e una piegatrice e incollatrice».
Con in totale 85 collaboratori e un fatturato annuo di circa 17 milioni di franchi, Fontana Print è la tipografia più grande del Ticino. Gli affari vanno bene, ma la domanda di prodotti stampati scende continuamente. Il titolare e direttore Ruben Fontana illustra in che modo l’azienda affronta questa sfida. E come collabora con la concorrenza, per affrontare il maggior problema: «La sfida è soprattutto una: vengono richiesti sempre meno prodotti stampati», sottolinea Fontana.
Viene dunque spontaneo domandarsi come reagire a questa tendenza. «In questo caso la nostra Casa editrice è un vantaggio, ma stiamo anche sviluppando nuovi prodotti digitali e siamo sempre alla ricerca di nicchie nell’industria tipografica. Ad esempio, al momento stiamo investendo nella finitura di prodotti stampati con impressione in oro o speciali vernici Uv. Stiamo anche ampliando la produzione degli imballaggi e abbiamo in programma di sviluppare un nuovo business: la stampa di etichette per l’industria alimentare e farmaceutica» rileva il titolare.
Ma come distinguersi dagli altri fornitori? «Siamo l’unica tipografia del Ticino a produrre tutto in-house. Dalla stampa offset passando per quella roto-offset e digitale fino ad arrivare alle rilegature a colla o al cartonaggio. Visto che non dobbiamo coinvolgere soggetti terzi, i prezzi sono molto allettanti e non abbiamo ritardi nelle scadenze. Ma non ci emarginiamo dalla concorrenza, dato che cerchiamo anche la collaborazione», prosegue Fontana.
Interessante il caso di un’altra azienda a conduzione familiare. «Abbiamo acquisito una legatoria, il che sta favorendo ulteriormente la nostra crescita. Vogliamo farlo anche in futuro e, in tale ottica, addentrarci ancora di più nella Svizzera tedesca. Abbiamo già una sede a Berna», rileva il direttore.
Guardando al futuro la sostenibilità sembra essere una parola chiave. Come declinarla? «Insieme a Supsi e Camera di Commercio del Ticino abbiamo adottato diverse misure: le nostre lastre vengono realizzate senza prodotti chimici, tutti i colori vengono riciclati e la carta proviene da produzione certificata Fsc. Inoltre, compensiamo le nostre emissioni di Co2», conclude il titolare.
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