TM   Giugno/Luglio 2024

Diversificare è un’esigenza

Sin tanto che i mercati crescono gli strumenti passivi sono una valida alternativa, è quando il momentum s’inverte che possono però iniziare i problemi. Cosa succederà nella seconda metà dell’anno? Un’analisi di Ariane Kesrewani, Senior Investment Specialist di Ubp.

Ariane Kesrewani

di Ariane Kesrewani

Senior Investment Specialist di Ubp.

I mercati azionari globali presentano attualmente una notevole esposizione agli Stati Uniti (il 70% dell’Msci World), il massimo degli ultimi 100 anni. Inoltre, da inizio anno l’approccio ‘momentum’ ha nettamente sovraperformato gli altri stili d’investimento, poiché i titoli migliori del 2023 hanno continuato a sovraperformare, confermando la limitata ampiezza del mercato. Il ‘momentum’ si concentra infatti sui più recenti vincitori, ma fatica in caso di un rapido cambiamento del mercato; è stato quindi lo stile peggiore nel 2023 e nel 2021.

Stati Uniti: i Magnifici 7. A livello regionale, alcuni mercati presentano alti livelli di concentrazione. Lo scorso anno l’azionario americano è stato guidato dai ‘Magnifici 7’, seppure con qualche sfasamento da gennaio: la leadership esercitata dal settore tecnologico e dalle large cap è particolarmente pronunciata. Nel complesso, i 10 titoli a più grande capitalizzazione esprimono attualmente circa il 33% dello S&P 500, rispetto al 27% raggiunto al culmine della bolla del 2000.

Analogamente gli utili (questi titoli rappresentano il 25% delle aspettative di crescita degli Eps per il 2024), e le valutazioni (pari a 20x per lo S&P 500, anche se non sono così estreme come nel 2000, 25x). Gli investitori che in genere preferiscono esporsi all’azionario statunitense tramite strumenti passivi stanno assistendo a un aumento della concentrazione dei portafogli: seguono da vicino i vincitori del mercato, ma rischiano anche di rimanere legati ai principali perdenti.

I benefici della diversificazione

Confronto della performance dei due indici (1999 - 2024)

Confronto della performance dei due indici
Fonte: Bloomberg Finance, Ubp (al 30-IV). I benefici della diversificazione di portafoglio emergono nel lungo periodo.

Europa: i pesi massimi. I riflettori sono puntati sugli 11 giganti noti come Granolas. Valgono il 25% dello Stoxx 600, capitalizzano 2,6 trilioni di euro, e ne hanno generato metà della performance. Rispetto ai Magnifici 7, sono società esposte a livello internazionale e con una crescita di qualità, ma con volatilità e valutazioni inferiori, e una miglior diversificazione.

Le svizzere Nestlé, Roche e Novartis rappresentano in generale più del 45% dell’Spi. Sebbene Nestlé e Roche, in particolare, possano vantare una lunga storia di creazione di valore sostenibile e interessante, tutte e tre devono attualmente affrontare alcune sfide. Il 2024 potrebbe però rivelare opportunità nelle small e mid cap di qualità, a cui non è possibile accedere tramite soluzioni passive. Il taglio della Bns di 50 bps dei tassi di riferimento spinge infatti a guardare positivamente alla ripresa della crescita del Pil.

Giappone: occhio al Topix. Sebbene possa sembrare che presenti una concentrazione minore, la natura espansiva dell’indice, che comprende quasi 2000 società, richiede attenzione. In particolare, all’interno del Topix è cresciuto notevolmente il peso dei primi 30 titoli al livello più alto dal 1995. Il movimento ricorda molto i Magnifici 7 americani.

Muoversi nelle strettoie. Fondamentale per il 2024 sarà capire se il mercato rimarrà ristretto e come dovrebbe essere affrontato. Quando i rischi di una sorpresa negativa sono elevati, la Gestione passiva può porre sfide importanti, soprattutto se con alti livelli di concentrazione.

Studi dimostrano che durante le difficoltà gli utili societari calano in media del 20% annualmente. Dunque in tale contesto la gestione attiva potrebbe garantire risultati migliori, con fonti di performance diversificate. Se si considera il più equilibrato Msci Ac World Equally Weighted, la sua performance a due anni è ancora in rosso. Tuttavia, nel lungo periodo, questo indice offre performance annualizzate superiori all’Msci Ac World: +7,3% contro il +6% dal ’99 al 30 aprile ’24. Ciò dimostra i vantaggi di un portafoglio più diversificato rispetto a uno a ribilanciamento sistematico.

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