TM   Giugno/Luglio 2024

Sentiero di Gandria, la prima guida botanica

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Con un microclima fra i più caldi della Svizzera, l’area ospita circa 400 specie di piante selvatiche, pari al 12% circa della flora spontanea del Paese, presentata nella pagine di “Piccola flora del Sentiero di Gandria”. Un patrimonio da scoprire e proteggere.

Si intitola Piccola flora del Sentiero di Gandria ed è la prima guida botanica interamente dedicata a una delle aree naturalistiche più interessanti del Ticino, ma anche della Svizzera e della regione insubrica. La pubblicazione (Edizioni Casagrande) è curata dal botanico Nicola Schoenenberger, direttore dei Conservatoire et Jardin botaniques della Città di Ginevra e tra i massimi esperti del Sentiero di Gandria.

Con un’introduzione che offre un quadro inedito sulla straordinarietà del sentiero, 256 pagine e 100 schede botaniche con fotografie scattate sul posto dall’autore; brevi approfondimenti in appendice e un glossario illustrato rendono la guida un utile strumento per tutti, esperti e principianti di botanica.

L’area attorno a Gandria presenta una ricchezza floristica del tutto straordinaria. Iscritta nell’Inventario federale dei prati e pascoli secchi di importanza nazionale (PPS) e nell’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale (IFP), Come spiega l’autore nel libro: “Situato tra i 280 e i 300 m s.l.m. circa, il sentiero si snoda lungo un percorso esposto a sud, ai piedi di ripide pendici o di falesie a strapiombo sul lago, in posizione riparata dai venti. Il comparto gode dunque di un microclima fra i più caldi di tutta la Svizzera. Molte fra le specie più termofile della Svizzera crescono in questo luogo, che è al contempo l’unico dove la coltura dell’ulivo era redditizia ancora a inizio del Novecento”.

 

Lungo il Sentiero di Gandria si possono osservare “circa 400 specie di piante selvatiche della Svizzera – prosegue l’autore – ovvero più o meno il 12% della flora spontanea del nostro paese, oltre che un gran numero di specie ornamentali piantate nei parchi e nei giardini. Secondo la Lista Rossa svizzera, una sessantina fra le specie del Sentiero di Gandria sono minacciate o potenzialmente minacciate. Una quindicina sono protette a livello federale o cantonale. Circa ottanta delle specie che crescono spontanee lungo il sentiero sono di origine esotica”. Una selezione di 100 specie, scelte tra quelle che nell’insieme meglio rappresentano le caratteristiche del luogo, è illustrata nella guida.

Nicola Schoenenberger
Nicola Schoenenberger, direttore dei Conservatoire et Jardin botaniques della Città di Ginevra.

Nicola Schoenenberger (Lugano, 1976), biologo e botanico, è direttore dei Conservatoire et Jardin botaniques di Ginevra. Ha conseguito un dottorato all’Università di Neuchâtel, è stato conservatore per la botanica al Museo cantonale di storia naturale di Lugano ed è membro dell’autorità scientifica svizzera della Convenzione sulla protezione delle specie (CITES) e dell’Accademia svizzera di scienze naturali come esperto di biodiversità. La passione per la natura lo ha portato anche in politica, nelle file del partito ecologista: è stato consigliere comunale a Lugano e in seguito capogruppo in Gran Consiglio. Tra le sue prime battaglie, la salvaguardia del Sentiero di Gandria che ha portato a una gestione estensiva rispettosa delle specificità dell’area.

Sentiero di Gandria
Sentiero di Gandria, © Città di Lugano.

La Piccola flora del Sentiero di Gandria è un progetto del Servizio comunicazione e innovazione digitale della Città di Lugano (Eleonora Bourgoin e Magda Mandelli). Il progetto grafico è dello studio Unstated (Leonardo Angelucci e Sabrina Cerea). La pubblicazione beneficia del sostegno della Repubblica e Cantone Ticino/Fondo Swisslos, della Società botanica svizzera e della Società ticinese per l’Arte e la Natura (STAN).

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