TM   Novembre 2023

Consessi intelligenti

È dal 1956 che ci si riunisce per discutere di Intelligenza Artificiale, dunque non proprio una novità. La strada percorsa è stata lunga, perché non guardarla da più vicino? Un’analisi di Ettore Accenti, esperto di lungo corso di tecnologia.

Ettore Accenti

di Ettore Accenti

Esperto di tecnologia

Bletchley Park, 2023. Il primo Summit mondiale sull’Ia. Obiettivo dichiarato: identificare i prossimi passi per lo sviluppo sicuro dell’Ia, la protezione dei dati, la privacy ed evitare lo sfruttamento dei lavoratori, e i pregiudizi.

Ecco che inizia una nuova serie di comiche Cop in cui la Politica si appropria di un argomento scientifico! Certo che per averle viste tutte da decenni viene da ridere. Per i cambiamenti climatici si è giunti alla ventottesima Cop a Dubai dove è prevista la presenza del Romano Pontefice. Grandi incontri con sontuosi pranzi tra i potentati della Terra che da decenni predicano ‘cosa bisognerebbe fare’ ma che poi… Ora si è invece alle riunioni planetarie sull’intelligenza artificiale e quello dell’Ai Safety Summit svoltosi al Bletchley Park, nel Regno Unito, tra il 1 e il 2 novembre è stato il primo in cui si è discusso sul ‘cosa fare’ con quella che è una branca altisonante dell’informatica che si sta sviluppando dal 1956. Tranquilli, ve ne saranno molti altri, con altrettanto comiche conclusioni. E ora, per i grandi decisori terrestri ci voleva l’intelligenza artificiale per scoprirne i rischi?! Inizia una nuova carrellata di cui ci si divertirà a leggere conclusioni per il “bene dell’umanità”!

Per capire quanto tardivi siano questi interventi, ecco gli importanti precedenti, non politici, forieri del grande sviluppo di una tecnologia che oggi è sotto gli occhi di tutti a partire da ChatGpt, per giungere alle utilissime applicazioni in medicina, seppure con quei rischi che gli scienziati avevano già individuato. 

Dartmouth summit (1956).
Dartmouth, Agosto 1956. A questo summit tra dieci scienziati si fa risalire la nascita dell’Ia basata sull’intuizione del 1936 di Turing.

– 1956: Dartmouth College, New Hampshire (Usa). Dieci scienziati riunitisi durante le vacanze estive fondarono quella che definirono “Intelligenza Artificiale” come naturale sviluppo del mondo dei computer basati sull’idea di Alan Turing che nel 1936 intuì come qualsiasi informazione potesse essere ridotta a una serie di ‘1’ e ‘0’, poi pubblicata in: Su numeri calcolabili, con un’applicazione al problema della decisione. In quell’occasione giunsero all’incredibile necessità di un ‘summit’ con lo scopo di: Valutare sulla base dell’ipotesi che ogni aspetto dell’apprendimento e qualsiasi altra funzione d’intelligenza possa, in linea di principio, essere descritta con una tale precisione che una macchina possa venir creata per simularla. Si dovrà tentare di trovare il modo di fabbricare macchine che utilizzino il linguaggio, che siano capaci di astrazione e formulare concetti, di risolvere problemi ora riservati agli esseri umani ed in grado di migliorarsi autonomamente. Riteniamo che un avanzamento efficace possa essere ottenuto in uno o più di questi campi se un gruppo selezionato di scienziati lavorerà per un’intera estate. 

Questo fu il summit degli scienziati John McCarthy, Marvin Minsky, Nathaniel Rochester e Claude Shannon, a cui si aggiunsero Arthur Samuel, Allen Newell e Herbert Simon che portò a un documento di 17 pagine nel quale per la prima volta si citava il termine ‘Intelligenza Artificiale’ anzi, pare che proprio il matematico John McCarthy lo abbia coniato per primo in quest’occasione.

Asilomar summit 2006
Asilomar, 13-15 luglio 2006. Nel 50esimo dell’Ia si è tenuta una grande conferenza intitolata Dartmouth Artificial Intelligence Conference: The Next Fifty Years (AI@50) 175 partecipanti tra scienziati e industriali e cinque scienziati del gruppo originario

– 2006: Asilomar, California (Usa). Esattamente cinquanta anni dopo il primo incontro, 175 tra scienziati e industriali presentarono un centinaio di lavori e offrirono interessanti considerazioni ancora attuali. Vi parteciparono anche cinque dei dieci fondatori del 1956 nelle loro nuove posizioni: John McCarthy, professore emerito di Computer Science presso la Stanford University, Marvin Minsky, professore di Media Arts and Sciences e professore di ingegneria informatica presso il Mit, Ray Solomonoff, professore presso il Centro Ricerche di apprendimento Informatica presso l’Università di Londra e, Oliver Selfridge, ex direttore scientifico ai Gte Laboratories.

In questa conferenza si valutarono le conquiste raggiunte e si formularono importanti conclusioni e proposte tra cui: le fondamentali decisioni che devono essere prese in considerazione dell’influenza dell’Intelligenza Artificiale sui nostri comportamenti. Numerosi furono i lavori pubblicati tra cui alcuni che oggi, molto in ritardo, i politici dovrebbero leggersi prima di pontificare sul da farsi per “il bene dell’umanità” senza inventare cose strane!

Ascona summit 2006
Ascona, 9-14 luglio 2006. Sempre in memoria del 50esimo della prima riunione fondativa dell’Ia. Tra gli obiettivi, oltre ai festeggiamenti, valutare il punto d’arrivo dell’Ia alla data e, soprattutto, attrarre giovani ricercatori per favorirne lo slancio in un emozionante campo delle scienze. In particolare si sono analizzate le correlazioni interdisciplinari per i futuri sviluppi. Fu finanziato da molte entità private quali il centro svizzero Stefano Franscini, Neuronics, Swisscom Innovations, Matek, e il Gruppo Migros

– 2006: Conferenza di Ascona (Ch). È tra il 9 e il 14 luglio del 2006 che si è tenuta in Europa, presso il Centro Stefano Franscini, Monte Verità, una conferenza in memoria del cinquantesimo della prima riunione fondativa dell’Ia. I contenuti non furono meno importanti per quanto riguarda l’Ia e sarebbe veramente utile rileggersene i documenti. Fu finanziato da entità private quali il centro svizzero Stefano Franscini, Neuronics, Swisscom Innovations, Matek e Migros. Una conclusione stupefacente fu l’affermare: Quello che manca non è la tecnologia, ma il capire come effettuare il “reverse engineering” della nostra mente. Si sottolineò come solo dal 1980 si sia cominciato a capire meglio l’interazione tra il corpo, il cervello e l’ambiente e di come l’intelligenza emergesse da tale interazione, ma come bisognasse percorrere questa lunga strada. Una meraviglia!

Tutto quello che riguarda le problematiche dell’etico impiego dell’Ia è già scritto da decenni, basta leggerlo.

In occasione del 50esimo festeggiato sempre a Dartmouth College nel 2006, furono presentati non pochi interessanti studi, che molto hanno ancora da dire, a patto di volerli leggere.

AI: Past, Present, Future. “What Was Expected, What We Did, and AI Today”, “The Emotion Machine”.

The Future Model of Thinking. “A Large Part of Human Thought”, “What is the Right Model for ‘Thought’?”, “The Approach of Modern AI”.

The Future of Network Models. “From Pandemonium to Graphical Models and Back Again”, “From Brain Circuits to Mind Manufacture”.

The Future of Learning & Search. “Learning and Education for Software: New Approaches in Machine Learning”, “Machine Learning, Past and Future”, “Learning to be Intelligent”, “Web Search as a Product of and Catalyst for AI”.

The Future of AI. “Intelligence and Bodies”, “Routes to the Summit”, “In Pursuit of Artificial Intelligence: Reflections on Challenges and Trajectories”.

The Future of Vision. “Intelligent Medical Image Analysis: Computer Assisted Surgery and Disease Monitoring”, “Artificial Intelligence Vision: Progress and Non-Progress”, “A Critique of Pure Vision”.

The Future of Language and Cognition. “The Birth of Array Theory and Nial”, “Why Natural Language Processing is Now Statistical Natural Language Processing”, “Intelligent Behavior in Humans and Machines”, “Why We Can Be Confident of Turing Test Capability Within a Quarter Century”.

The Future of the Future. “Why We Can Be Confident of Turing Test Capability Within a Quarter Century”.

AI and Games. “Games as a Testbed for Artificial Intelligence Research”, “Chess and AI”, “Principal Positions in Deep Junior’s Development”.

Future Interactions with Intelligent Machines. “Making Bodies Smart”, “From Building Intelligences to Nurturing Sensibilities”.

Future Strategies for AI. “Self-improving AI: An Analysis”, “The Logistics Manifesto”, “Is There a Future for AI Without Representation?”.

Future Possibilities for AI. “Survival as a Digital Ghost”, “Did You Leave That ‘Contraption ‘Alone with Your Little Sister?”, “The Status of Machine Ethics”, “Computation, Coherence, and Ethical Reasoning”.