Dopo aver registrato un record di visitatori quando è stata presentata al Clark Art Institute negli Stati Uniti la scorsa primavera e poi al Museo Barberini di Potsdam, la mostra Trembling Earth è arrivata a casa, in Norvegia, al museo che di Munch conserva l’opera. È la prima esposizione a mettere in evidenza il ruolo centrale della natura nell’opera del pittore che molti conoscono invece come ritrattista. Seppe però catturare le qualità uniche e la vita interiore di alberi, pietre, stagioni con la stessa profondità e originalità con cui dipingeva gli stati mentali delle persone. Nel corso del tempo, Munch ha sviluppato una visione personale del mondo in cui scienza, biologia umana, Terra e cosmo sono collegati in modo olistico.
I dipinti, le stampe e i disegni in mostra offrono un modo completamente nuovo di comprenderlo. Articolato in otto sale tematiche, il percorso culmina riunendo 11 prime versioni dei dipinti visionari creati per l’Aula dell’Università di Oslo, la sua più grande commissione di sempre. Nel 1913 espose diversi bozzetti in mezza scala, prima a Berlino e poi a Francoforte e Oslo, che lo aiutarono ad aggiudicarsi la commissione. È la prima volta in oltre 100 anni che questa versione dell’Alma Mater viene srotolata su una cornice. La mostra comprende inoltre generosi prestiti di opere importanti e dipinti raramente visti da molte collezioni internazionali e norvegesi.
Munchmuseet
Fino al 25 agosto