TM   Settembre 2024

Soluzioni… croniche!

Una giovanissima realtà austriaca mira a espandersi in diversi stati europei, spinta da un approccio innovativo e tecnologico alla gestione del dolore cronico, che affligge decine di milioni di persone in un continente sempre più vecchio.

di Emanuele Pizzatti

Responsabile Venture Capital

Negli ultimi anni, il settore sanitario ha percorso significativi passi in avanti verso approcci non farmacologici nella gestione del dolore. La crescente consapevolezza dei rischi associati a un uso prolungato degli antidolorifici, come la dipendenza e gli effetti collaterali negativi, ha costantemente alimentato la domanda di nuove terapie. In questo panorama in rapida evoluzione, si inserisce Aurimod, società specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative e prive di farmaci per la gestione del dolore cronico, che è sul mercato dal 2021.

Il salto tecnologico. La principale innovazione che la società ha introdotto è l’uso sofisticato della stimolazione del nervo vago grazie a un dispositivo proprietario, Vivo. Tale dispositivo minimamente invasivo consente una terapia personalizzata per condizioni di dolore cronico come lombalgia, sindrome cervicale ed emicrania. A differenza dei metodi tradizionali di gestione del dolore, offre un’alternativa sicura ed efficace che affronta molti problemi associati ai trattamenti convenzionali.

Il team della start up, Aurimod
Il team della start up, Aurimod.

«Vivo opera secondo i principi della neuromodulazione, fornisce infatti impulsi elettrici al nervo vago per alterare l’elaborazione e la percezione del dolore. I risultati clinici si sono rivelati molto promettenti, offrendo un sollievo a lungo termine ai pazienti che hanno esaurito le altre opzioni terapeutiche. La capacità di questa tecnologia di essere finemente sintonizzata sulle esigenze del singolo paziente la pone all’avanguardia rispetto alla concorrenza nel movimento della medicina personalizzata», esordisce così Stefan Kampusch, Ceo di Aurimod.

Implicazioni economiche e cliniche. L’innovazione introdotta dall’azienda rappresenta una svolta sia dal punto di vista clinico che economico. Il dolore cronico affligge oltre 1,5 miliardi di persone a livello globale, con conseguenti costi sanitari elevati e perdita di produttività. Il mercato globale del dolore è ancora dominato dai colossi del Pharma, e ha un valore di mercato di oltre 50 miliardi di euro. Tuttavia, i trattamenti di neuromodulazione si stanno rapidamente ritagliando un’importante quota di mercato, il cui valore è già superiore ai 7 miliardi di euro e si stima abbia un tasso di crescita annuale composto del 10-15% nei prossimi anni.

«L’attuale gestione del dolore spesso si basa ancora su prescrizioni ripetute di antidolorifici, che contribuiscono all’onere economico e sanitario dei sistemi sanitari e dei pazienti. Offrendo un’alternativa non farmacologica, andiamo a insistere sulla causa principale del dolore cronico anziché limitarci a gestire i sintomi, ottenendo miglioramenti sostanziali e duraturi. Vivo, insieme al suo gemello digitale, l’App, consente infatti ai pazienti di avere una visione completa della gestione del dolore. Questo approccio proattivo può portare a un significativo miglioramento della salute, e nel corso del tempo anche a una riduzione dei costi sanitari», prosegue il Ceo.

L’attuale gestione del dolore spesso si basa ancora su prescrizioni ripetute di antidolorifici, che contribuiscono all’onere economico e sanitario dei sistemi sanitari e dei pazienti. Offrendo un’alternativa non farmacologica, l’approccio al problema cambia completamente nell’interesse del paziente»

Stefan Kampusch

Stefan Kampusch

Ceo di Aurimod

Allineamento al mercato. L’introduzione del dispositivo si allinea perfettamente con le principali tendenze del settore sanitario, in particolare con il passaggio alla medicina personalizzata. Poiché l’assistenza sanitaria si allontana sempre più da un modello unico, l’attenzione di Aurimod nel personalizzare la terapia sulla base delle esigenze individuali esemplifica il futuro della cura del paziente.

«Questo approccio personalizzato non solo migliora l’efficacia del trattamento, ma aumenta anche la soddisfazione del paziente. Inoltre, l’integrazione di strumenti sanitari digitali come l’App fa l’eco a un più ampio movimento verso un’assistenza sanitaria basata sui dati. La capacità dell’applicazione di raccogliere e aggregare i dati supporta piani di trattamento personalizzati, il che in una fase successiva aprirà a nuove possibilità per la telemedicina e il monitoraggio da remoto dei pazienti», rileva Kampusch.

Espansione del mercato e piani futuri. La società si è inizialmente concentrata sul mercato domestico austriaco, dove ha già ottenuto un successo significativo, evidenziando un elevato potenziale di crescita. Le vendite sono in costante aumento e la recente approvazione della copertura dei costi della terapia nelle cliniche austriache pone le basi per una crescita significativa nel 2025.

«Consolidate le fondamenta in Austria, ci stiamo ora concentrando sullo sviluppo di nuovi mercati, in particolare Germania, Italia, Regno Unito e Svizzera, dove le vendite si stanno dimostrando particolarmente toniche. Prevediamo di poterci presto spingere ancora più lontano, grazie alle risorse derivanti da quelli che solo per poco saranno nuovi mercati, dove si sta palesando una crescente domanda di soluzioni innovative per la gestione del dolore, che vogliamo soddisfare», mette in evidenza il Ceo.

Per alimentare e mantenere particolarmente vivace tale ambiziosa espansione anche all’estero, sono evidentemente necessari nuovi capitali, dunque partnership strategiche e nuovi investimenti. Un supporto, almeno temporaneo, che dovrebbe consentire di ampliare la pipeline clinica e di promuovere la posizione di grande attore del settore.

E poi? Ci sono tutte le premesse per pensare allo stato attuale delle cose che la crescita dei prossimi anni sarà molto positiva. Continuando a innovare e ad adattarsi alle tendenze emergenti, Aurimod è ben posizionata per guidare la trasformazione della gestione del dolore cronico. L’espansione strategica dell’azienda in mercati chiave e il suo impegno costante nel migliorare l’integrazione digitale saranno i fattori chiave del successo futuro, anche grazie a un approccio pionieristico che pone il paziente al centro dell’ecosistema che ha contribuito, e che soprattutto contribuirà, a creare.

«Siamo pronti a rivoluzionare la gestione del dolore con la nostra soluzione innovativa e non farmacologica, rispondendo a un’esigenza medica critica a livello globale. Il nostro dispositivo e i nostri servizi stanno trasformando il trattamento del dolore, il che consentirà ai pazienti di tutto il mondo di recuperare la qualità della vita che avevano avuto in passato, e sotto molti aspetti una vera e propria indipendenza, da farmaci e altre persone. Siamo impegnati non solo nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia, ma anche nella promozione di un ambiente aziendale sostenibile, il che ci garantisce di poter continuare a fornire un supporto essenziale a chi ne ha davvero bisogno», conclude Stefan Kampusch, Ceo di Aurimod.

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