TM   Settembre 2025

Piedi per terra, strade all’orizzonte

In mercati globali dominati dai grandi operatori, prossimità, affidabilità e continuità nel servizio diventano vantaggi distintivi per un player indipendente, insieme alla specializzazione nei settori scelti. Lo sviluppo di un’impresa familiare che, alla quarta generazione, prosegue nel solco dei suoi valori grazie a strategie mirate, visione a lungo termine e agilità, anche nel cogliere nuove opportunità. Interviene Matteo Centonze, Ceo del Gruppo ECSA.

di Susanna Cattaneo

Giornalista

Una su cento ce la fa. Non è che esigua la percentuale delle aziende di famiglia capaci di trasmettere il testimone fino alla quarta generazione. Se poi l’impresa opera in settori altamente competitivi, dominati da grandi gruppi pigliatutto, il traguardo diventa ancor più ragguardevole. Eppure, attivo nella fornitura di prodotti petroliferi, nel trading internazionale di chimici e commodities e nella distribuzione di soluzioni per la manutenzione industriale, il Gruppo ECSA ha saputo costruire una posizione riconosciuta in Svizzera ed Europa, puntando su un approccio fatto di vicinanza, affidabilità e continuità nei servizi.   

«Operiamo in mercati molto diversificati, ciascuno con logiche specifiche, accomunati però da due forti tendenze:  la spinta alla digitalizzazione e la concentrazione dei grandi operatori, che tende a ridurre i player indipendenti. Per una realtà familiare come la nostra, ciò significa adattarsi con rapidità e costruire strategie mirate. La nostra risposta è mantenere agilità nei servizi, specializzazione nei settori e un rapporto diretto e personale con i clienti. È questa relazione di lungo periodo a distinguerci dalle multinazionali, spesso più standardizzate e distanti», osserva Matteo Centonze, Ceo del Gruppo, che ha rilevato nel 2019 con un Family Buy Out insieme al fratello Carlo, Presidente del CdA.

La piccola drogheria fondata nel 1913 dal bisnonno Emanuele Centonze Sr. è evoluta in una realtà da oltre 350 milioni di franchi di fatturato annuo, più di 300 collaboratori e circa 16mila clienti attivi in ambito B2B. Con sette società controllate, il Gruppo ha sviluppato la sua rete logistica lungo l’asse strategico Nord-Sud Europa, garanzia di prossimità ai mercati e flessibilità, combinando la grande capacità di stoccaggio (depositi per 27mila mq di superfici complessive) alla possibilità di trattare anche piccoli quantitativi, per un servizio calibrato sulle specifiche esigenze dei clienti.


 

112 anni di storia e quattro generazioni

Le pietre miliari di ECSA Group

Timeline Ecsa

Le origini di ECSA risalgono a 112 anni fa, quando il trentenne Emanuele Centonze Senior, bisnonno degli attuali proprietari Matteo e Carlo, fondò una piccola drogheria di fronte alla dogana di Chiasso. Inizialmente l’attività si concentrava sulla fornitura di aromi per i liquorifici, allora molto diffusi, un settore che aveva imparato a conoscere dalla precedente esperienza in Fernet Branca.

Nel 1926 intuendo la portata della “rivoluzione energetica”, installò davanti al negozio una colonna per l’erogazione di carburanti, avviando una partnership con la British Petroleum, collaborazione da cui è nato anche il commercio di lubrificanti per l’industria. Sviluppi che hanno posto le basi dei tre settori che ancora oggi rappresentano il cuore del Gruppo: commercio all’ingrosso di materie prime chimiche, energia (carburanti), sistemi e prodotti per la manutenzione industriale.

Per garantire il grado di specializzazione settoriale con maggiore continuità, con l’entrata in azienda nel 1986 di Emanuele Centonze Jr., sono state formalizzate le prime strategie aziendali moderne per ramo d’azione dedicato. Un settaggio specialistico che ha permesso all’azienda di essere estremamente pronta e flessibile all’opportunity caching. Nel 2015 il grado di diversificazione e la massa critica raggiunta dalle tre divisioni ha portato allo split aziendale e alla creazione di singole ditte specializzate: ECSA Chemicals, ECSA Energy, ECSA Maintenance, fra le sette società oggi controllate da ECSA Group, insieme alla consorella Ecsa Italia di Desio (MI), Porta Ticino Easy Stop, Stalvedro Easy Stop e Suncolor.

La sede storica di Balerna ospita i servizi centrali e la rivendita di prodotti chimici, mentre a Desio, con la consorella ECSA Italia, il Gruppo serve il mercato europeo della cosmetica, degli aromi e delle fragranze. A Flawil, nel Canton San Gallo, anche polo chimico per la distribuzione di prodotti industriali come acidi, basi e solventi, si concentrano i servizi di manutenzione. Proprio l’aggiunta di questo terzo ramo all’attività, una ventina di anni fa, ha permesso di offrire alle imprese che già acquistavano prodotti delle due altre divisioni (Materie Prime ed Energia) una copertura a 360 gradi dei bisogni industriali – dal prodotto fresco al ritiro dell’esausto – nelle categorie antinfortunistica, lubrificanti e trattamento delle superfici. «La nostra diversificazione è sempre stata guidata da bisogni e sviluppi della clientela. Organizziamo strategie mirate ricorrenti, calibrate sulle diverse aree di competenza, così da intercettare tempestivamente le evoluzioni delle esigenze nei vari mercati in cui operiamo e rafforzare la nostra posizione nei mercati di riferimento», osserva Matteo Centonze.

Operiamo in mercati molto diversificati, accomunati però dalla crescente digitalizzazione e dalla concentrazione che tende a ridurre i player indipendenti. Per un gruppo familiare come il nostro, la risposta è mantenere agilità nei servizi, specializzazione settoriale e un rapporto molto vicino ai clienti, basato su relazioni di lungo periodo.

Matteo Centonze

Matteo Centonze

CEO di ECSA Group

Nuove frontiere

Nel 2015, diversificazione e crescita delle tre principali divisioni di attività hanno reso necessario uno split aziendale, dando origine a tre società indipendenti e specializzate. ECSA Chemicals è oggi uno dei principali distributori di prodotti chimici in Svizzera ed Europa grazie a una rete di approvvigionamento costruita nei decenni, nei segmenti Industrial Chemicals, Pharma &Nutrition, Flavours&Fragrances, Cosmetics&Detergents. ECSA Energy contribuisce invece in modo significativo all’approvvigionamento svizzero di combustibile e carburanti, importati da raffinerie situate nell’area mediterranea e nel bacino del Reno, assicurando la fornitura delle sue 36 attuali stazioni di servizio (fra cui tre aree autostradali in Ticino), nonché ad attività produttive al di fuori della sua rete. Infine ECSA Maintenance,  dedicata ai servizi di manutenzione.

Una fotografia del Gruppo ECSA in numeri

Una fotografia del Gruppo Ecsa in numeri
Fonte: ECSA Group

«Se fino alla riorganizzazione del Gruppo nel 2015 avevamo puntato alla crescita organica, nel 2021 abbiamo colto la nostra prima opportunità di acquisizione: Suncolor Sa, leader nel trattamento delle superfici in Ticino. Per noi è stata un’evoluzione naturale, avendo già un reparto dedicato al settore: unire le forze con il player di riferimento ci ha permesso di accelerare», nota Matteo Centonze.

Ad aprirsi anche nuove opportunità di partnership, accanto a quella storica con BP, avviata nel 1926 da Emanuele Centonze Sr., che ha portato anche allo sviluppo della collaborazione con Castrol per i lubrificanti di cui ECSA è partner Ambassador. «Poniamo particolare cura nelle relazioni con i partner chiave: in ambito chimico, ad esempio, già negli anni ’90 – in concomitanza con l’apertura della Cina – ECSA ha avviato collaborazioni con produttori cinesi, che continuano ancora oggi e che servono i mercati a livello mondiale. Mantenere rapporti di fiducia e di lungo periodo con i fornitori è un elemento centrale della nostra strategia, insieme alla loro pluralità, per garantire indipendenza e flessibilità», sottolinea il Ceo.

Opportunità mercato partnership
Le esplorazioni più recenti del Gruppo. Negli ultimi mesi il team Flavours & Fragrances di ECSA Chemicals ha visitato fornitori e aziende partner in India, Francia e Thailandia individuando ingredienti naturali e soluzioni innovative. Il team Pharma & Nutrition, invece, ha intensificato i contatti in Cina e Turchia, incontrando nuovi produttori. Le fiere e gli incontri locali si confermano occasioni per conoscere meglio nuove realtà. Il team Energy ha viaggiato in Finlandia per sondare nuove opportunità in un mercato in rapida evoluzione.

Allo stesso tempo, ECSA esplora costantemente ulteriori possibilità. «L’esplorazione è da sempre parte del nostro modo di lavorare. Negli ultimi anni abbiamo varcato più volte i confini nazionali per raccontare chi siamo. Le fiere internazionali ci hanno permesso di portare il nostro know-how oltre le Alpi, consolidando relazioni storiche, ma anche aprendo il dialogo con nuovi player del settore. Abbiamo analizzato nuovi mercati, cercando partner affidabili e nuove occasioni di business», racconta Matteo Centonze.

La recente collaborazione in Turchia per la fornitura di sorbitolo liquido destinato al settore Pharma& Nutrition ne è un esempio concreto: un prodotto che soddisfa pienamente gli standard europei di qualità, prezzo più competitivo e, al tempo stesso, classificato come merce europea, con tutti i vantaggi in termini di distribuzione e regolamentazione. «Naturalmente l’inserimento di un nuovo fornitore nella nostra supply chain è stato un processo graduale, a partire dalla verifica delle certificazioni e dai primi test interni dei nostri clienti», illustra Matteo Centonze.

Gruppo ecsa ad-blueUn esempio rappresentativo dell’attitudine del Gruppo ECSA ad “agire e non subire” arriva dalla crisi energetica seguita al conflitto in Ucraina. Fra le materie prime colpite dall’aumento dei prezzi, anche l’AdBlue, additivo indispensabile per ridurre le emissioni dei veicoli diesel. «Fino a quel momento, in Svizzera veniva importato interamente dall’estero, sebbene composto per due terzi da acqua: un trasporto inefficiente e costoso. Nel 2023 abbiamo deciso di reagire in modo proattivo, investendo per realizzare a Flawil il primo impianto di produzione di AdBlue “Made in Switzerland”», racconta Matteo Centonze.

Una scelta che, oltre a rafforzare la sicurezza di approvvigionamento, ha ridotto sensibilmente rischio di dipendenza, costi logistici e impatto ambientale: diminuzione di due terzi delle importazioni, pari a 180 viaggi di camion all’anno e un taglio di circa 178 tonnellate di CO2, equivalenti alla capacità di assorbimento di 17.800 alberi adulti. Già leader svizzero nella distribuzione di biocarburanti, ECSA compie così un altro passo a favore della mobilità verde.

«Questo progetto dimostra la nostra attitudine a trasformare una minaccia in opportunità strategica, potenziando al contempo sostenibilità, indipendenza e servizio al cliente», sottolinea il Ceo di ECSA Group. Pienamente certificato da Vda (Verband der Automobilindustrie), da metà 2024 l’impianto fornisce AdBlue in vari formati alle aziende in tutta la Svizzera, con tempi di consegna brevi e consulenza personalizzata da parte di un team di esperti di ECSA Maintenance.

Grande attenzione anche all’evoluzione del quadro normativo: il reparto Qualità conta 7 specialisti – 5 in Svizzera e 2 in Italia – impegnati quotidianamente a garantire il rispetto di standard e normative vigenti.

Una crescita sostenibile

Vietato l’attendismo se si vuole restare competitivi: difficile altrimenti non soccombere alle inevitabili crisi sistemiche. Negli ultimi vent’anni, il Gruppo ha investito oltre 100 milioni di franchi, soprattutto per mantenere infrastrutture e logistica allo stato dell’arte. «Investimenti continui e programmati sono essenziali per evitare interventi troppo onerosi da realizzare in un’unica soluzione. Distinguiamo tra budget ordinario – per manutenzione e aggiornamento – e straordinario, approvato sulla base di analisi puntuali. La differenza, rispetto a una quotata, è l’orizzonte: come azienda di famiglia ragioniamo in termini di generazioni. Questo ci consente di avere pazienza, di aspettare i risultati senza subire la pressione del breve termine», sottolinea Matteo Centonze.

Una disciplina finanziaria che è valsa anche il titolo di “Best Managed Companies” in Svizzera, iniziativa di Deloitte Private, in collaborazione con Six Swiss Exchange e Julius Baer,  che premia le aziende private con fatturato superiore ai 100 milioni che ecellono per capacità di gestione e crescita sostenibile. «Il nostro obiettivo è essere profittevoli per garantire benessere e sostenibilità della nostra azienda. Manteniamo quindi un livello di capitale proprio ben bilanciato, così da ridurre l’esposizione e poter affrontare con solidità anche i momenti di crisi più complessi. Una gestione equilibrata che consente non solo di tutelare gli interessi del Gruppo, ma anche di cogliere nuove opportunità quando si presentano le condizioni giuste», commenta il Ceo.

Tutti per uno

Accanto ai numeri, c’è il capitale umano. Nel 2023 ECSA è stata certificata “Best Workplaces Switzerland” da Great Place to Work. Decidere di sottoporsi al sondaggio che valuta la cultura organizzativa raccogliendo le opinioni dei dipendenti rispetto all’ambiente di lavoro, è stata espressione della nuova interpretazione della leadership da parte della quarta generazione. «Disporre di una foto dello status quo, misurandosi con un benchmark locale e internazionale, era essenziale per implementare ulteriori processi di miglioramento. Ho sempre sostenuto che non bisogna temere l’autoanalisi. Il risultato è stato duplice: all’esterno, la certificazione rende più attrattivi verso talenti e stakeholder; all’interno, rafforza orgoglio e senso di appartenenza», sottolinea Matteo Centonze.

Il nuovo approccio manageriale punta a una struttura più decentralizzata e responsabilizzata, capace di dialogare con la generazione Z e  con le esigenze di un gruppo diversificato. Punto di forza rimane una sana cultura del try and error, ingrediente del successo di Ecsa: «Crediamo che chi ha responsabilità debba sentirsi libero di sperimentare, sapendo che l’errore fa parte del processo di crescita. Può essere l’introduzione di un nuovo prodotto che non riesce a trovare mercato, oppure di un servizio che, pur avendo un razionale tecnico, non ottiene il riscontro atteso dai clienti. Tanti episodi minori, ma tutti preziosi, perché permettono di imparare, correggere la rotta e, in alcuni casi, riproporre l’idea in forma più efficace, trasformando un insuccesso iniziale in un’opportunità», afferma Matteo Centonze.

Efficacia del management

Valutazione GPTW di ECSA, 2022-2023

Efficacia del management, valutazione GPTW di ECSA, 2022-23
Fonte: Certificazione Great Place to Work, ECSA.

Anzianità di servizio

Valutazione GPTW di ECSA, 2022-23

Anzianità di servizio, valutazione GPTW di ECSA, 2022-23
Fonte: Certificazione Great Place to Work, ECSA.
ecsa group fotovoltaico balena
L’impianto fotovoltaico inaugurato nel 2022 da ECSA Group sul tetto della propria sede a Balerna, composto da 670 pannelli solari.

Uno spirito di coinvolgimento che si riflette nello slogan aziendale “Be Part”, filo conduttore di molte iniziative, e che trova naturale prosecuzione nel programma Esg. Per ECSA non è un’etichetta di facciata, ma un percorso continuo e radicato, basato su un approccio integrato capace di bilanciare risultati economici, responsabilità sociale e tutela dell’ambiente – un aspetto cruciale per chi opera in settori ad alto impatto. Non a caso è stata la prima azienda industriale svizzera a certificarsi con myclimate, uno dei leader mondiali nella compensazione volontaria di CO2. Fra le iniziative più concrete, l’investimento nel fotovoltaico: oggi ECSA dispone di 821 kWp di potenza installata, pari al fabbisogno di 182 famiglie, con una riduzione di 300 tonnellate di emissioni l’anno e significativi risparmi sui costi energetici.

Pronti a nuove sfide

Dopo un lungo periodo di crisi e volatilità, il 2024 ha segnato un ritorno alla normalità: «Per la prima volta da quando sono in azienda – ormai 15 anni – tutti e tre i settori hanno performato bene nello stesso anno. In passato, infatti, capitava spesso che uno o due settori rallentassero mentre gli altri compensavano», commenta il Ceo.

Il 2025, invece, è iniziato in un contesto nuovamente incerto. «Le tensioni e le oscillazioni sui mercati internazionali, influenzate anche da fattori geopolitici, hanno un impatto diretto su diversi settori della nostra clientela. Basti pensare che se si fossero concretizzati i dazi Usa del 39% anche sull’oro, le realtà produttive svizzere avrebbero inevitabilmente ridotto drasticamente la produzione. Le incertezze macroeconomiche e politiche possono rapidamente influire sulla stabilità dei mercati e, di conseguenza, sui nostri risultati. Come Gruppo continueremo a esplorare il futuro partendo dai nostri mercati di riferimento, cogliendo le opportunità che si presenteranno e diversificando quando le condizioni lo renderanno strategico», conclude il Ceo del Gruppo ECSA, che guarda alle nuove sfide nel solco che ne ha guidato la crescita. Perché la resilienza non è difesa passiva, ma si costruisce su fondamenta solide e con la capacità di trasformare i vincoli esterni in vantaggio competitivo.

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