
Un’eccezionale collezione è protagonista alla Fondation Beyeler: quella dei capolavori surrealisti fondata da Claude Hersaint (1904, San Paolo – 1993, Crans-Montana), una delle più importanti al mondo, che oggi comprende circa 150 pezzi, tra cui una delle più grandi raccolte di opere in mani private di Max Ernst, artista da cui è iniziata l’avventura di Hersaint con il suo primo acquisto, 17enne, a Parigi. Il suo entusiasmo e il suo impegno per l’arte sono stati ripresi dalla moglie Françoise e dalla figlia Evangéline.
Il dialogo fra una selezione di questi capolavori con opere della Collezione Beyeler rivela numerosi echi e l’infinito potenziale dell’arte surrealista. In mostra, una cinquantina di opere chiave di artisti come Salvador Dalí, Max Ernst, René Magritte, Joan Miró, Pablo Picasso, Man Ray e anche opere caratteristiche di Dorothea Tanning e Toyen finora mai state esposte al pubblico, oltre a Balthus, Jean Dubuffet, Wifredo Lam e molti altri surrealisti che hanno esplorato il misterioso mondo dei (cattivi) sogni e dell’inconscio, allo stesso tempo familiare e inquietante.
Fondation Beyeler
Fino al 4 maggio