La sua origine risale al tempo in cui la luce elettrica non era diffusa e il suono consentiva di sapere al buio che ora fosse, oltre a essere usata dai non vedenti: è la ‘ripetizione’. Una complicazione in un orologio meccanico che suona il tempo a richiesta, attivando un pulsante o un cursore. Tipi diversi di ripetizione consentono la riproduzione sonora del tempo segnato dall’orologio, con diversi gradi di precisione, dalla semplice ripetizione dei quarti che suona soltanto le ore e i quarti, alla ripetizione minuti che suona il tempo fino al minuto usando due timbri per far suonare le ore, i quarti e i minuti.
Le ripetizione minuti suonano dunque due suoni differenti: le ore sono tipicamente segnalate da un tono basso, i minuti da un tono acuto e i quarti da un’alternanza di due toni (ore e minuti).
Il tempo è battuto da martelletti su timbri di toni differenti – fili di acciaio che si curvano a cerchio attorno alla circonferenza interna della cassa. Con i suoi minuscoli e intricati rastrelli e chiocciole, camme e ruote, quello della suoneria di una ripetizione minuti è uno dei meccanismi più complessi e affascinanti, che la maggior parte degli orologiai considera come la complicazione più estrema dell’orologeria. Si devono infatti combinare centinaia di componenti unici per creare un meccanismo di ripetizione minuti, ognuno dei quali deve essere lavorato con tolleranze molto rigorose.
Integrare una ripetizione minuti in un orologio da tasca richiede un’abilità incredibile, ma inserirla in un orologio da polso è ancora più complesso, in quanto le ridotte dimensioni della cassa richiedono l’ulteriore miniaturizzazione di componenti già molto piccoli. Assemblare una ripetizione minuti richiede all’orologiaio centinaia di ore di lavoro.
Competenze, una lunga esperienza e abilità manuale sono requisiti indispensabili. In ogni segnatempo che ne è dotato, solo quando tutti i suoi componenti sono rifiniti, assemblati e regolati alla perfezione è possibile ottenere rintocchi precisi e purezza assoluta di suono. Per questo motivo, ogni ripetizione minuti prodotta da Patek Philippe viene ascoltata dal Presidente in persona. Se è approvata, il suo suono viene registrato negli archivi della Manifattura per le generazioni future.
Tra le più complicate, le ripetizioni minuti condividono un lungo retaggio con altri orologi, più comunemente noti come orologi a suoneria, le cui origini risalgono alla fine del XVII secolo. I primi esempi di orologi a suoneria sono le ripetizioni ‘mute’, che battevano i rintocchi all’interno della cassa producendo un suono soffocato che poteva essere percepito solo tenendo l’orologio in mano; proprio questo permetteva a persone come i cortigiani, presso i quali questi orologi ‘muti’ erano molto diffusi, di controllare l’ora durante le noiose levées e i concilii regali, senza offendere il monarca. Con il tempo è stata introdotta una campana da percuotere, di norma attaccata alla cuvetta interna dell’orologio: nascevano così i primi orologi a suoneria. L’evoluzione ha portato poi a orologi che oltre alle ore, battevano i quarti, i mezzi quarti e i cinque minuti.
I primi esempi di ripetizione minuti apparvero invece verso metà del XVIII secolo. Alla fine di quel secolo, A. L. Breguet disegnò un meccanismo che batteva ore, quarti e minuti in cui la campana era sostituita da una serie di timbri circolari, riducendo così lo spazio necessario e fornendo toni diversi. Alla fine del XIX secolo il meccanismo di ripetizione minuti fu perfezionato fino a raggiungere la sua configurazione attuale. E oggi tra le più recenti espressioni, si distingue il primissimo ripetizione minuti Aquanaut di Patek Philippe, che sancisce l’ingresso della Grande Complicazione, una delle più emblematiche della Maison, nella sua collezione “sporty chic contemporanea” Aquanaut, in particolare nella linea Aquanaut Luce per signora.
Questo nuovo e originale modello arricchisce ulteriormente la varietà di orologi al femminile della Manifattura ed è disponibile in due versioni Haute Joaillerie impreziosite da un arcobaleno di zaffiri multicolori e da diamanti taglio baguette incastonati secondo la tecnica del serti invisible (incastonatura invisibile).
Non è la prima volta che una complicazione è inaugurata su una referenza per signora: nel 2009, infatti, la Manifattura ha reso omaggio alla crescente passione delle donne per la meccanica di pregio presentando in anteprima il calibro cronografico a carica manuale CH 29-535 PS e inserendolo nel modello Ladies First Chronograph Ref. 7071R.
Nel settore degli orologi con funzioni acustiche, questa scelta è anche un riferimento alla sua storia, poiché il primo orologio da polso Patek Philippe con suoneria era stato, nel 1916, una ripetizione dei cinque minuti per signora, con cassa in platino e bracciale a catena. Più di recente, dal 2011 al 2017, la Manifattura ha proposto la Ref. 7000 Ladies First Minute Repeater, con calibro a carica automatica R 27 PS e cassa tonda in stile Officier. Come nel caso del Cronografo Aquanaut Luce “Rainbow” Ref. 7968/300R-001 presentato nel 2022, Patek Philippe celebra l’avvento di questa nuova Grande Complicazione per signora impreziosendola con un arcobaleno di zaffiri multicolori e diamanti taglio baguette, grazie ai savoir-faire più raffinati degli artigiani incastonatori della manifattura (per esempio le tecniche di incastonatura serti invisible e serti neige); il risultato sono due modelli dallo stile originale e raffinato.
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