TM   Giugno/Luglio 2024

Mr. Savethewall Elogia MMXXV

Lugano, Musec – Museo delle Culture, fino al 18 ottobre

I ritratti di Mr. Savethewall giocano sull’allusione e la dissimulazione: artisti quali Alighiero Boetti, Amedeo Modigliani, Lucio Fontana, Frida Kahlo, Niki de Saint-Phalle o Marcel Duchamp sono delle sagome nere sulla tela, di cui l’aggiunta di elementi iconici della loro opera attesta l’identità e al contempo evoca altri significati possibili.

di eidos

Dirigente di Confartigianato, appassionato d’arte dall’infanzia, Pierpaolo Perretta (Como, 1972) ha intrapreso un percorso ispirato alla Street Art internazionale. Savethewall, lo pseudonimo con cui è divenuto celebre, riprende la scritta del nastro adesivo personalizzato con cui ha iniziato a fissare sui muri della città i cartoni su cui realizza i suoi interventi, spinto dal suo senso civico a non danneggiare le proprietà altrui.

Il progetto Elogia MMXXV è un’evoluzione della ricerca avviata negli anni precedenti, quando ha cominciato ad esempio a introdurre personaggi famosi sotto forma di silhouette nere, riflettendo sui temi a lui familiari della riconoscibilità e della popolarità. Questa volta, prendendo parte a un progetto di ricerca del Musec di Lugano nell’ambito del ciclo “Global Aesthetics”, ha condotto un’attenta riflessione sul valore della celebre galleria di ritratti raccolta nella sua villa sul lago di Como dall’umanista Paolo Giovio, autore degli Elogi di uomini illustri (1546-51), cui fa riferimento appunto il titolo dell’iniziativa.

Mr. Savethewall, Elogio dei paradigmi effimeri Marcel Duchamp / © 2025 Galleria Deodato Arteli
Mr. Savethewall, “Elogio dei paradigmi effimeri Marcel Duchamp”, 2025, acrilico spray e stencil su tela, 70×50 cm. © 2025 Galleria Deodato Arteli.

Nel 2025 Pierpaolo Perretta ne ricrea una sua personale versione che omaggia artisti per lui particolarmente significativi, quali Alighiero Boetti, Modigliani, Fontana, Frida Kahlo, Niki de Saint-Phalle. L’aggiunta di elementi iconici della loro opera alle sagome nere ne attesta l’identità e, al contempo, evoca altri significati possibili. Ciascuna delle 38 opere, cui si aggiunge in chiusura un autoritratto, è accompagnata da un “elogio”, un breve testo poetico che ne indirizza la lettura, frutto di una conversazione critica tra l’artista e Francesco Paolo Campione, direttore del Musec.

Musec – Museo delle Culture
Fino al 18 ottobre