TM   Febbraio 2025

Luci del Nord

Riehen (Basilea), Fondation Beyeler, fino al 25 maggio 2025

Settantaquattro dipinti di paesaggi di artisti scandinavi e canadesi realizzati tra il 1888 e il 1937, tra cui i capolavori di Hilma af Klint e Edvard Munch, accomunati dalla foresta boreale.

hilma klint
Hilma af Klint, “Alba”, (lavoro preparatorio per gruppo III), 1907, olio su tela, 95 x 60 cm, HaK 37 / Courtesy of The Hilma af Klint Foundation

Le foreste che si estendono a perdita d’occhio, la luce radiosa delle interminabili giornate estive, le lunghe notti invernali e i fenomeni naturali come l’aurora boreale hanno dato vita a uno stile di pittura moderna specificamente nordico di particolare fascino. La mostra con cui la Fondation Beyeler inaugura il 2025 riunisce circa 70 dipinti di paesaggi di artisti scandinavi e canadesi tra il 1880 e il 1930, tra cui capolavori di Hilma af Klint e Edvard Munch. È la prima volta che un’esposizione viene dedicata a questo tema in Europa. Sebbene molti di questi artisti siano celebrati in patria, è probabile che siano una scoperta per la maggior parte dei visitatori.

Protagoniste le fitte foreste di conifere della taiga che si estendono a sud e a nord del Circolo Polare Artico, coprendo gran parte di Scandinavia, Finlandia, Russia e Canada, ma anche gli innumerevoli laghi e fiordi che fanno spesso da contrappeso alla verticalità degli alberi e la luce: le mistiche aurore polari, le infinite giornate estive e, in inverno, l’oscurità delle notti perenni. Nelle loro opere, questi artisti non cercano semplicemente di catturare i paesaggi, ma di dare forma alle loro esperienze emotive, invitando a riflettere sul rapporto tra esseri umani e natura.

Organizzata con il Buffalo Akg Art Museum (New York), la mostra si inscrive nella serie dedicata alla pittura di paesaggio moderna dalla Fondation Beyeler, che per l’occasione ha anche commissionato all’artista danese Jakob Kudsk Steensen (*1987) un’installazione che esamina gli effetti della crisi climatica sulla zona boreale creando paesaggi virtuali.

Fondation Beyeler
Fino al 25 maggio 2025