Il viaggio di Greubel Forsey nell’orologeria è iniziato venti anni fa. I due fondatori non avevano inizialmente intenzione di creare un marchio di orologi di lusso. La loro motivazione principale era quella di dare un contributo significativo all’orologeria. Com’è andata poi? A raccontarlo è Michel Nydegger, Ceo di Greubel Forsey.
Cosa ha spinto Robert Greubel e Stephen Forsey a creare il Marchio nel 2004?
Volevano sviluppare innovazioni che spingessero in avanti l’orologeria tradizionale, in particolare attraverso il meccanismo del tourbillon. La loro prima invenzione, il ‘Double Tourbillon 30°’, mirava a rivoluzionare la precisione degli orologi meccanici. Tuttavia, nessun marchio mostrò interesse. Quando si resero conto che il potenziale della loro invenzione non veniva compreso, decisero di fondare Greubel Forsey e di produrre l’orologio con il proprio nome.
Questo ha portato al lancio del marchio in occasione di Baselworld 2004, dove il Double Tourbillon 30° ha ottenuto il plauso della critica.

La reputazione – conquistata peraltro rapidamente – è quella di un brand alla costante ricerca del superamento dei limiti dell’orologeria tradizionale. Come si posiziona il Marchio nel contesto dell’orologeria svizzera?
Un’enorme libertà creativa e risorse importanti lo distinguono dai marchi di orologi più grandi e affermati, che spesso sono limitati dai loro modelli operativi storici. Tra tanti, un esempio eloquente potrebbe essere quello di Audemars Piguet e il suo straordinariamente iconico Royal Oak: non è semplice allontanarsi da modelli connotati da tale fama. Greubel Forsey, invece, non vincolato da alcuna aspettativa particolare, è libero di innovare continuamente. Così, ha sviluppato 33 calibri in venti anni.
Quali sfide ha dovuto affrontare come marchio indipendente in un settore dominato dai grandi gruppi del lusso?
Una delle sfide più significative è la concorrenza nella comunicazione. I grandi marchi, disponendo di ingenti budget di marketing, spesso stabiliscono gli standard del settore per definizioni come ‘fatto a mano’, anche se la realtà spesso non corrisponde a ciò che promuovono. Questo rende difficile per i piccoli marchi indipendenti come Greubel Forsey trasmettere la propria unicità e autenticità artigianale. Un’altra sfida è rappresentata dalla discrepanza di risorse. Pur operando nel segmento del lusso di fascia alta, Greubel Forsey non può competere con il potere finanziario dei grandi Gruppi.
Potrebbe spiegare brevemente il significato del Doppio Tourbillon 30° e del Quadruplo Tourbillon nell’ambito dell’orologeria?
Si tratta di due innovazioni, fondamentali per il contributo del Marchio all’eccellenza orologiera, che mirano a migliorare le prestazioni cronometriche. Il ‘Doppio Tourbillon 30°’ (del 2004) rappresenta un nuovo modo di concepire il tradizionale meccanismo del tourbillon. In questo progetto, il bilanciere è inclinato di 30 gradi e le due gabbie del tourbillon, disposte l’una all’interno dell’altra, ruotano a velocità diverse per contrastare gli effetti della gravità, migliorando così la precisione. Il ‘Quadruple Tourbillon’ (del 2008) si spinge oltre, con quattro gabbie del tourbillon che lavorano in coppia e in sincronia. Il risultato è una regolazione più dinamica del tempo, che perfeziona ulteriormente la precisione del movimento. Per Greubel Forsey, queste invenzioni non si limitano all’estetica o a prodezze tecniche, ma sono progettate per migliorare la precisione del cronometraggio. Testate in modo indipendente al Concorso Internazionale di Cronometria, le due invenzioni hanno raggiunto prestazioni eccezionali, comprese tra 0,3 e 0,8 secondi di variazione al giorno: quasi pari alla precisione dei primi orologi al quarzo!
Molti dei segnatempo del Marchio hanno ridefinito l’ingegneria dei movimenti orologieri. Qual è il movimento tecnicamente più impegnativo che il suo team ha sviluppato e perché lo è?
Uno dei movimenti tecnicamente più impegnativi sviluppati dal team è il computer meccanico del QP à Équation (del 2015). Un movimento particolarmente complesso perché integra 15 funzioni e indicazioni diverse, tra cui l’equazione del tempo, le stagioni, il solstizio e altre indicazioni del calendario perpetuo. Nonostante la sua complessità, l’orologio è semplice da usare e viene azionato da un’unica corona con un pulsante incorporato. È una delle cose più complicate che facciamo, ma è al tempo stesso la più facile da indossare e da usare.
Come fa Greubel Forsey a mantenere il suo vantaggio innovativo in un settore così competitivo?
Un elemento chiave è il nostro reparto di Ricerca e Sviluppo (R&S), che è fisicamente e operativamente indipendente dal team di produzione. Questa separazione consente alla R&S di esplorare nuove idee orologiere senza i vincoli degli obiettivi commerciali immediati o delle tempistiche di produzione. Questo approccio favorisce la creatività, consentendo al team di spingersi oltre i limiti senza nessun tipo di pressione. Inoltre, il coinvolgimento dei due fondatori del Marchio continua a essere una forza guida, assicurando che la visione fondante rimanga inalterata.
Può spiegarci l’approccio del marchio alle tecniche di rifinitura? Perché enfatizzate la lavorazione a mano in un’epoca di crescente automazione?
La nostra dedizione alla rifinitura a mano riflette un impegno radicato nei confronti dell’artigianato tradizionale. Ogni orologio è sottoposto a un processo minuzioso, in cui ogni componente viene lucidato, smussato o levigato a mano. Il che richiede molto tempo e lavoro, ma è una parte fondamentale di ciò che distingue gli orologi Greubel Forsey. Non siamo disposti a scendere a compromessi. Dando più importanza al tocco umano che all’automazione, manteniamo la nostra posizione di leader nell’alta orologeria, dove l’arte e l’abilità rimangono fondamentali.
Orologi da indossare e collezionare. Sono in aumento i collezionisti giovani.
Negli ultimi anni l’accesso alla conoscenza dell’alta orologeria si è notevolmente ampliato, con le nuove generazioni che sfruttano le risorse digitali e sono molto informate. Credo che l’introduzione di dispositivi come l’Apple Watch abbia reso i giovani più consapevoli degli orologi da polso in generale. Ha suscitato interesse per gli orologi meccanici, attirando un nuovo pubblico anche verso Greubel Forsey. In effetti, la crescente domanda dei nostri orologi con cassa ergonomica riflette il modo in cui gli acquirenti più giovani e benestanti cercano la praticità senza compromettere il lusso o l’artigianalità.
Qual è il prossimo passo?
Abbiamo appena presentato il ‘Nano Foudroyante’, una serie limitata di undici pezzi, per celebrare il nostro 20° anniversario. L’orologio è innovativo in quanto utilizza la tecnologia nano-meccanica per miniaturizzare i componenti del calibro su scala nanometrica, consentendo una drastica riduzione del consumo energetico e del numero di componenti; mira a rivoluzionare la gestione dell’energia nei segnatempo. È anche il primo Nano Foudroyante perpetuo al mondo, con il primo tourbillon volante di Greubel Forsey, e dotato di un flyback a carica manuale.
Per quanto riguarda il mercato degli orologi di lusso e le sue flessioni dovute a crisi economiche, siamo fiduciosi che Greubel Forsey ne sarà meno colpito rispetto ai marchi che operano con volumi più elevati. In merito ai livelli di produzione, prevediamo di ridurli leggermente nei prossimi anni, privilegiando la qualità rispetto alla quantità. Fin dagli esordi, il Marchio è stato considerato al top in termini di rifinitura a mano; l’attento controllo dei livelli di produzione garantisce che continui a mantenere il suo impegno verso l’eccellenza e resti nell’Olimpo dell’alta orologeria.
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