TM   Aprile 2024

Integralmente vincenti

Originariamente ideate come vetture da lavoro, le 4×4 – e soprattutto le pick-up – da qualche anno stanno diventando sempre più lussuose e confortevoli. Ma più che capaci, in caso di bisogno, di tornare ad affrontare anche i terreni più ostici, sfoderando la loro indole. Abbiamo provato per voi, Audi SQ5, Range Rover Velar P400 plug-in hybrid e VW Amarok.

di Claus Winterhalter

Esperto di Automotive

Audi SQ5

Audi SQ5

La nuova generazione Audi SQ5 adotta un motore diesel 3.0 V6 mildhybrid V6 da 341 cavalli con ben 700 Nm di coppia grazie a turbocompressore e supporto elettrico a tecnologia 48 Volt. Scatta da 0 a 100 km/h in soli 5,1 secondi fino a una velocità massima autolimitata di 250 km/h grazie al nuovo turbocompressore a turbina più piccola e leggera per ridurre il turbo lag, mentre il collettore di scarico “twin dosing” favorisce il post trattamento dei gas, abbassando le emissioni CO2.

Il sistema Mhev riduce i consumi fino a 0,7 litri ogni 100 chilometri. Il cuore del sistema è un alternatore-starter azionato a cinghia (Rsg) collegato all’albero motore, in grado di recuperare fino a 8 kW di potenza nelle fasi di decelerazione. Questa energia viene immagazzinata nella batteria al litio da cui viene successivamente veicolata ai dispositivi integrati nella rete di bordo. Tra 55 e 160 km/h, la SQ5 Tdi recupera energia, veleggia o avanza per inerzia a motore spento fino a un massimo di 40 secondi.

Audi SQ5, interno.=
Audi SQ5, interno.

La gestione selettiva della coppia sulle singole ruote, un’intelligente funzione software che affianca la trazione quattro, è attiva con qualsiasi tipo di fondo stradale. Quattro anche le persone che viaggiano comodamente e il bagagliaio è più che sufficiente. Il look della nuova Audi SQ5 rispecchia il dinamismo sportivo e le superbe prestazioni del veicolo, in particolare con il nuovo design delle minigonne a generare una sensazione di leggerezza estetica e altezza libera dal suolo. A partire da 91.750.- franchi.

Range Rover Velar P400 plug-in hybrid

Range Rover Velar P400 plug-in hybrid

Con il recente restyling, la Range Rover Velar è diventata più adulta. Le modifiche su paraurti, mascherina e gruppi ottici, ora pixel led anteriori e 3D led posteriori rendono la Velar più pulita e definita nelle linee, con un approccio minimalista. Disponibili anche nuove tinte esterne con metallic varesine blue e premium metallic zadar grey. Cambiamenti anche all’interno, il nuovo Pivi Pro con schermo curvo 11,4 pollici sostituisce il doppio display di prima e di conseguenza cambia l’intero design della consolle centrale. I rivestimenti in pelle sono disponibili in quattro nuove tinte o anche in tessuto riciclato. Disponibili inoltre numerose alternative in legno o alluminio per gli inserti della plancia e dei pannelli porta.

Per aumentare il comfort, ora la Velar offre il sistema Active Road Noise Cancellation, che emette frequenze mirate attraverso l’impianto audio di bordo, riducendo di almeno 4 decibel la rumorosità interna dell’abitacolo. Migliorato anche l’impianto hi-fi in collaborazione con la Meridian.

Range Rover Velar P400 plug-in hybrid, interno
Range Rover Velar P400 plug-in hybrid, interno

Prevede anche versioni benzina P340 con motore sei cilindri 3.0 litri da 340 cavalli, P400 sempre sei cilindri 3.0 litri da 400 Cv e P250 a quattro cilindri 2.0 litri da 250 Cv mentre le diesel D300 con sei cilindri 3.0 litri da 300 cavalli e D200 con quattro cilindri 2.0 litri da 204 Cv. Tutte di serie a trazione integrale, con Terrain Response 2, sette modalità di guida, e cambio automatico a otto rapporti e tutte – tranne l’entry level benzina P250 – equipaggiate con sistema mild hybrid e impianto elettrico di bordo 48 volt. La P400 Plug-in scatta da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi fino a una velocità massima di 209 km/h ed è in listino a partire da 100.100.- franchi.

VW Amarok

VW Amarok

La nuova generazione della Volkswagen Amarok è completamente rinnovata nelle forme e nell’identità, anche alla guida. Accresciuta nelle dimensioni, oltre ai turbodiesel 2 litri mantiene un V6 Turbodiesel e amplia la gamma anche per usi più professionali, sfruttando appieno l’alleanza con Ford e, di conseguenza, la piattaforma del nuovo Ranger. Sulla carta sono simili, ma alla prova dei fatti sono molte le differenze e a livello estetico è difficile notare i legami tra i due modelli grazie alle linee taglienti con frontale a clessidra con nuovi fari led o matrix con inserto cromato della mascherina. La linea di cintura è alta, mentre il posteriore appare muscoloso con passaruota squadrati e un elemento di raccordo tra il cassone e la cabina. La versione a cabina singola accoglie due palette mentre con la doppia cabina ne ospita una e il carico utile è di 1,16 t e può essere fissato tramite gli anelli sul pianale che sopportano fino a 500 kg ciascuno. Rivoluzionato anche l’interno, soprattutto sul piano tecnologico.

VW Amarok, interno
VW Amarok, interno.

Come nelle auto Volkswagen, si può modificare la modalità di guida per adattare il pick-up ai vari contesti. Inoltre, è presente la trazione integrale ‘intelligente’. Da trazione posteriore, l’Amarok può trasformarsi in un 4×4 permanente, azionare le ridotte o attivare la modalità automatica. In quest’ultimo caso, l’auto riconosce la perdita di grip e gestisce autonomamente la coppia tra i due assi. La versione Turbodiesel 2.0 è in listino da 53.542.- franchi, mentre il poderoso V6 Tdi da 65.909.- franchi.

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