
Esempio concreto di un’eccellenza nata in Ticino negli anni Sessanta, Driver Agom è oggi una rete di 23 officine distribuite capillarmente sul territorio svizzero. Un’espansione resa possibile da investimenti mirati, da un processo continuo di professionalizzazione e dalla guida di un gruppo multinazionale come Pirelli. Oltre 135 collaboratori altamente qualificati offrono ogni giorno un servizio rapido, preciso e personalizzato per privati, flotte aziendali, leasing company e rivenditori partner. Agli oltre 100mila pneumatici gestiti annualmente e alle 70mila ruote custodite nei Tyre Hotel, si affiancano servizi di meccanica leggera, controlli stagionali e consulenze dedicate.
Oltre alla qualità di prodotti e servizio, per Driver Agom la crescita passa anche dall’impegno concreto verso ambiente e persone. Un’attenzione alla sostenibilità e alla sicurezza che guida sia l’operato giornaliero sia la strategia di lungo periodo, in un’ottica di miglioramento costante.
Sostenibilità e sicurezza certificate
Il conseguimento delle certificazioni ISO 14001 (Sistema di Gestione Ambientale) e ISO 45001 (Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro) rappresenta una tappa cruciale nel percorso di sostenibilità della rete Driver Agom. Un impegno che riflette la strategia globale di Pirelli, basata su Governance responsabile, rispetto dei diritti umani, innovazione sostenibile e centralità delle persone.
«Driver Agom rappresenta la traduzione operativa di questi principi nel contesto svizzero, agendo come presidio di qualità, competenza tecnica e cultura della prevenzione, anche nel servizio post-vendita», dichiara Luca Tedeschi, CEO di Pirelli Tyre Suisse SA e Driver Agom Svizzera. «Le due certificazioni ISO sono molto più di una prova di conformità: per noi rappresentano uno strumento di sviluppo sostenibile, una leva di reputazione e performance, ma anche una garanzia per chi lavora ogni giorno nei nostri centri e per chi vi acquista pneumatici e servizi. Dimostrano infatti concretamente la responsabilità e il rispetto verso i nostri collaboratori, i clienti e il territorio; sono parte integrante del nostro modo di operare, oggi e domani», prosegue il CEO.
Ticino, “officina” di innovazione
Il progetto di certificazione ha richiesto un percorso articolato, avviato nel 2022 con la creazione di un team HSE multidisciplinare e la definizione di una roadmap chiara. Il Ticino ha svolto il ruolo di regione pilota grazie alla sede centrale di Bioggio, dove sono presenti uffici, magazzino centrale e punto vendita. «Qui abbiamo lavorato a stretto contatto tra management e parte operativa, testando sul campo procedure, interventi strutturali e programmi di formazione, e ricevendo feedback immediati. Qui abbiamo avviato i primi audit interni, i primi Safety Champion e i primi corsi. Un’esperienza che ha reso il modello robusto e scalabile», sottolinea Luca Tedeschi.
Si è partiti da una mappatura completa dei rischi, seguita da audit interni ed esterni, benchmarking e lo sviluppo di procedure operative allineate ai migliori standard internazionali. «Parallelamente abbiamo realizzato interventi di adeguamento infrastrutturale, la sostituzione di attrezzature e l’introduzione di piani di manutenzione preventiva. Sul fronte ambientale, l’illuminazione è stata aggiornata con sistemi Led ad alta efficienza, migliorando visibilità e consumi. Gestiamo i rifiuti con partner qualificati, controlliamo ogni passaggio in digitale e rispettiamo tutte le normative federali e cantonali. L’efficacia di ogni intervento è garantita da audit, checklist e ispezioni di secondo livello», spiega Marcello Guerrini, CFO di Pirelli Svizzera e e responsabile delle attività di HSE.
Una cultura da condividere
In un Paese caratterizzato da pluralità linguistica, culturale e differenze normative come la Svizzera, una delle sfide principali è stata l’armonizzazione del sistema di gestione integrato HSE. È stato necessario tradurre documenti, adattare corsi di formazione, nominare referenti locali e instaurare un dialogo costante con i responsabili dei punti vendita. Decisivo il supporto dell’Headquarter Pirelli di Milano: linee guida chiare, risorse dedicate e una visione coerente con gli standard aziendali globali.
«Promuovere una cultura di sicurezza e responsabilità ambientale significa inoltre investire in formazione tecnica, ergonomia, primo soccorso, piani di evacuazione e uso sicuro di attrezzature e sostanze. Tra il 2023 e il 2025 Driver Agom ha realizzato oltre 800 interventi formativi, con alta partecipazione e soddisfazione del personale», aggiunge Luca Tedeschi. Si parte sin dall’ingresso in azienda, con gli apprendisti. I responsabili di filiale sono ormai veri leader HSE, proattivi nel proporre miglioramenti, attenti alla prevenzione e punto di riferimento per i team. L’impegno costante del management completa l’efficacia del modello.
Imprescindibile estendere gli stessi standard di sicurezza, rigore e sostenibilità a tutta la filiera di approvvigionamento, coinvolgendo fornitori altamente specializzati: Altola assicura la gestione conforme e tracciata dei rifiuti industriali; Mewa fornisce materiali riutilizzabili a basso impatto ambientale riducendo gli sprechi; Astra garantisce dispositivi di protezione individuale certificati per tutti i collaboratori; Safia cura la manutenzione periodica delle attrezzature. «Questi accordi quadro prevedono controlli costanti e audit regolari, consolidando relazioni basate su valori ESG condivisi. In questo modo Driver Agom contribuisce a creare una filiera sicura, sostenibile e con benefici concreti per la comunità», evidenzia Marcello Guerrini.
Un traguardo e un inizio
L’obiettivo è continuare a investire nei programmi di formazione continua e nella sensibilizzazione HSE, per costruire una Driver Agom sempre più forte, innovativa e responsabile. «Rafforzeremo ulteriormente i controlli operativi con audit regolari e verifiche di terza parte, rinnoveremo infrastrutture e attrezzature critiche e ridurremo ancora di più l’impatto ambientale, puntando su efficienza energetica e gestione intelligente dei rifiuti. Investiremo non solo in strutture fisiche, ma anche in intelligenza artificiale e nella digitalizzazione dei nostri sistemi di gestione e controllo, per garantire un monitoraggio sempre più proattivo e preventivo di qualsiasi anomalia o rischio», conclude il CEO Luca Tedeschi.
Le certificazioni ISO 14001 e ISO 45001 verificate da un ente terzo prestigioso come RINA, gruppo internazionale presente in oltre 70 Paesi, costituiscono dunque il primo importante traguardo di un percorso ambizioso, in cui sostenibilità e sicurezza sul lavoro si traducono ogni giorno in azioni concrete e costituiscono un valore aggiunto per chi sceglie Driver Agom.


