TM   Maggio 2025

Costruire con una prospettiva olistica

Una storia di successo iniziata nel 1808 con il mastro muratore Johann Ulrich Zindel e oggi giunta all’ottava generazione con Andreas Zindel. Orgoglioso di proseguire nell’approccio pionieristico dei suoi antenati al mondo delle costruzioni, portando una rinnovata concezione di leadership e con soluzioni olistiche per plasmare il futuro ecologico dell’edilizia.

Andreas Zindel

di Andreas Zindel

CEO di Zindel United, VIII generazione

Mi è sempre stato chiaro che un giorno avrei voluto rilevare l’azienda di famiglia. Già da bambino ero affascinato dall’industria delle costruzioni e dall’imprenditorialità. Mi colpiva come un’idea, un progetto, si trasformasse improvvisamente in qualcosa di reale, destinato a durare nel tempo. Ciò che mi ispira tuttora è proprio la creazione di valori visibili e il fatto che non si sia mai soli in questo processo. Lavorare con gli altri – siano dipendenti, partner o clienti – impegnandosi insieme per raggiungere un obiettivo e creare qualcosa che non sia solo funzionale, ma che ti renda anche orgoglioso: è questo a gratificarmi immensamente.

Non ho mai avuto dubbi. Certo, le sfide non mancano, ma sapevo di essere pronto ad assumermi le mie responsabilità, con il cuore, la mente e pieno impegno.

Il mio percorso nel settore è stato pianificato consapevolmente da un lato, ma anche fortemente influenzato dal mio ambiente familiare dall’altro. Ho capito subito che è possibile gestire con successo un’impresa di costruzioni solo se si comprendono sia gli aspetti tecnici che quelli commerciali. Per questo, durante la formazione mi sono concentrato su entrambi, con l’obiettivo di parlare la lingua di ambedue i mondi.

Anche l’esperienza al di fuori dell’azienda di famiglia è stata preziosa. Conoscere altre culture e stili di gestione ha ampliato i miei orizzonti e mi ha permesso di avere una visione più obiettiva di Zindel United. Ho potuto assumere presto ruoli di leadership, inizialmente nello sport, imparando cosa significhi assumersi responsabilità, motivare le persone e lavorare insieme per un obiettivo comune. Grande importanza ha anche il “learning by doing”. Come imprenditore non si finisce mai di imparare. Ogni giorno mi chiedo: a che punto sono? In cosa posso migliorare?

Raccogliere l’eredità di un’azienda di famiglia di oltre due secoli comporta una grande responsabilità. Non si rilevano solo cifre e strutture, ma anche valori, convinzioni e storie. Il rispetto per tutti coloro che mi hanno preceduto è profondamente radicato in me. Non ne sono intimorito, ma mi avvicino a questa eredità con umiltà. Perché ci si rende conto di far parte di qualcosa che va ben oltre sé stessi. Voglio continuare a sviluppare ciò che i miei antenati hanno costruito, apportando nuove idee e una chiara visione. Mio padre e mio nonno hanno plasmato l’azienda con grande impegno, lungimiranza e senso del dovere. Ma facevano anche parte di altre generazioni, con condizioni quadro e priorità diverse. Anche la concezione della leadership era diversa. Oggi abbiamo bisogno di più dialogo, più partecipazione e più fiducia nei team. Il mio compito è quello di contribuire attivamente a questo cambiamento.

Raccogliere l’eredità di un’azienda di famiglia di oltre due secoli comporta una grande responsabilità. Non si rilevano solo cifre e strutture, ma anche valori, convinzioni e storie. Desidero continuare a sviluppare ciò che i miei antenati hanno costruito, con rispetto per le radici e coraggio per il futuro.

La fiducia è fondamentale anche per un passaggio generazionale di successo. Nel nostro caso, è stata palpabile fin dall’inizio, in entrambe le direzioni, e questa è stata una chiave molto importante per una transizione senza problemi. Un altro fattore importante è stata la comunicazione aperta, onesta e concreta, soprattutto nei momenti di divergenza di opinioni. Abbiamo cercato il dialogo fin dall’inizio e su base regolare: su valori, obiettivi e aspettative. Questo ci ha permesso di prepararci al cambiamento per diversi anni, di dargli forma insieme e attuarlo passo dopo passo – con chiarezza, ma anche con spazio per lo sviluppo individuale.

Zindel united Andreas Zindel

La sfida più grande per me è invece stata ridefinire la vicinanza ai dipendenti. Mio padre e mio zio avevano una forte presenza operativa, l’azienda era più piccola, le strutture più dirette e i dipendenti avevano un contatto quasi quotidiano con la famiglia proprietaria. Oggi Zindel United è cresciuta notevolmente, abbiamo una struttura molto più decentrata, 450 dipendenti e io sono l’unico rappresentante della famiglia con responsabilità operative. Non posso più essere presente in loco con la stessa frequenza e intensità, anche se  per me rimane molto importante. Questo cambiamento nella concezione del mio ruolo ha dovuto essere riconosciuto dai dipendenti, ma anche da me stesso: la vicinanza e la presenza passano oggi da una buona leadership, incontri autentici, valori condivisi.

Del mio ruolo di Ceo ho una visione olistica: si tratta di mantenere uno sguardo d’insieme e allo stesso tempo di unire i fili giusti, di riconoscere tempestivamente gli sviluppi e portare avanti l’azienda in modo strategico. Mi considero anche un coach: bisogna sostenere le persone, motivarle, riconoscere il potenziale e svilupparle ulteriormente. Cerco di mantenere il giusto equilibrio: abbastanza vicino per capire cosa sta succedendo, ma con il distacco sufficiente per tenere d’occhio il quadro generale. Il mio lavoro quotidiano è un misto di pianificazione strategica e di supporto operativo selettivo. A seconda dell’argomento e della fase, a volte approfondisco, a volte lascio deliberatamente più spazio.

La visione di Zindel United è: “Le nostre idee ispirano le persone, conservano le risorse e diventano soluzioni olistiche per le generazioni”. Alla sua base quattro assunti fondamentali. In primo luogo, vogliamo ispirare le persone attraverso collaborazioni autentiche, soluzioni ben studiate e un valore aggiunto tangibile. Secondo: vogliamo svolgere un ruolo pionieristico nell’utilizzo responsabile delle risorse naturali, come legno e ghiaia. Terzo: ragioniamo in termini di soluzioni olistiche: non conta solo il miglior risultato individuale, ma l’insieme ottimale – per il progetto, per il cliente, per tutti i soggetti coinvolti. Combiniamo pianificazione, esecuzione e materiali per creare soluzioni sostenibili, funzionali e ben studiate. Quarto: le nostre soluzioni devono durare per generazioni. Questo richiede i più alti standard di qualità insieme alla capacità di adattare gli spazi alle mutevoli esigenze delle generazioni future, senza demolire tutto e ricostruire.

Questa visione è la nostra bussola. La portiamo avanti con convinzione, lungimiranza e l’ambizione di contribuire attivamente a plasmare il futuro dell’edilizia.

A partire da questa edizione, la rubrica di Ticino Management che raccoglie la testimonianza diretta di un imprenditore è lieta di annunciare la collaborazione con lo Swiss Venture Club (SVC), la rete di riferimento delle Pmi svizzere. Ad alternarsi, saranno i finalisti delle diverse edizioni regionali del Prix SVC. Da chi, lanciatosi in prima persona, può oggi condividere il racconto di un’esperienza imprenditoriale di successo, a chi ha raccolto con non minor determinazione il testimone delle generazioni precendenti. Come Andreas Zindel, autore di questo primo contributo, ottava generazione alla testa di Zindel United di Maienfeld (GR), vincitrice del Prix SVC Ostschweiz 2024, specializzata in soluzioni globali per l’edilizia. All’insegna di un futuro ecologico.

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