TM   Marzo 2024

La suite intelligente

L’AI entra al servizio del real estate, permettendo grazie alle sue capacità analitiche, predittive e prescrittive di semplificare la ricerca di oggetti immobiliari e, specularmente, alle agenzie di presentare la propria offerta nella maniera più professionale, coordinata, coerente ed efficace. Diego De Maio rivela la trovata e l’intelligenza dietro a YurekAI e presenta il promettente progetto di ricerca Anemos, sostenuto da Innosuisse e in collaborazione con l’Istituto sistemi informativi e networking della Supsi.

di Susanna Cattaneo

Giornalista

YurekAI. Sì, esatto, non Eureka. Quando ha esclamato il fatidico “Ho trovato” – stava facendo jogging nel sentiero a fianco della Swissminiatur a Melide – Diego De Maio ha subito pensato di verificare la traduzione in giapponese, per esprimere la sua affinità con una cultura tecnologica ispirata ai valori di essenzialità che sentiva propri. Ecco che è saltato fuori “Yureka”. Per un progetto basato sull’intelligenza artificiale, era ghiotta la tentazione di aggiungere una “I” finale. Ecco coniato il brand YurekAI che – destino vuole – sempre in giapponese significa “festa tremante per aver trovato ciò che cercavi”. Subito si è affrettato a registrare ogni possibile dominio.

E allora, quale la “trovata”? Semplificare l’esperienza di ricerca di una proprietà immobiliare grazie all’AI, in particolare liberandosi della macchinosità di filtri e parametri che caratterizza la maggior parte dei portali del settore, spesso finendo paradossalmente per occultare l’oggetto ideale, mal categorizzato. Già specializzato nello sviluppo di Crm gestionali, Diego De Maio masticava tanto di tecnologia avanzata quanto di real estate, lavorando di frequente proprio per le agenzie del settore.

«Inoltre, già dal 2014, quando ancora non c’erano le odierne agevolazioni di OpenAI, avevamo cominciato ad assumere i primi ingegneri specializzati in Python, uno dei linguaggi che più si utilizzano per scrivere le regole degli algoritmi di machine e deep learning. Allora stavamo lavorando a un’app dedicata al benessere, GymIA, concentrandoci sull’analisi dei parametri biometrici. Con YurekAI abbiamo voluto applicare l’AI alla ricerca di una proprietà immobiliare: tramite il semplice controllo vocale, l’app permette di interpretare il linguaggio naturale bypassando qualsiasi approccio manuale alla ricerca, previa la semplice compilazione di un microquestionario con otto domande intuitive per definire la tipologia di utente. Il sistema è in grado di selezionare in pochi secondi risultati mirati, allineati a preferenze ed esigenze individuali, perfezionandosi poi costantemente in base alle interazioni degli utenti e alle analisi del benchmark. Con evidenti vantaggi, sia lato final user che, appunto, trova facilmente l’oggetto ideale, sia per l’agenzia, che dispone così anche di un potente strumento di lead generation», spiega il Ceo di YurekAI, che ha co-fondato nel 2020 insieme a Simona Fenoglio, direttrice operativa dell’azienda che è basata presso il Tecnopolo Ticino di Fondazione Agire a Manno.

Non è stata che la base di partenza per sviluppare una suite intelligente di servizi all-in-one per gli operatori immobiliari – fruibile in abbonamento con il modello SaaS – in grado di automatizzare in modo efficiente i processi interni, a beneficio della competitività e del tasso di successo degli appuntamenti. Ricerche di mercato confermano infatti come proprio le operazioni di back office – dalla gestione del database e del portale, alla redazione delle inserzioni e alla realizzazione del materiale fotografico, ecc. – distraggano preziose risorse e tempo dalla relazione con i clienti e dunque dalla finalizzazione delle vendite. 

«Ecco che entra in gioco YurekAI, simile a un concierge evoluto, intelligente e automatico. Non appena sottoscrive l’abbonamento, l’agenzia ottiene la sincronizzazione di tutti i dati dei propri oggetti immobiliari, con l’intelligenza artificiale che interviene ottimizzando e personalizzando testi e immagini per presentare la propria offerta immobiliare nella maniera più professionale, coordinata, coerente ed efficace rispetto a ogni singolo canale e portale su cui YurekAI ritiene opportuno profilare l’oggetto, apportando sempre tutti i successivi aggiornamenti in modo del tutto automatizzato. Grazie alle sue capacità analitiche, predittive e prescrittive, la nostra tecnologia proprietaria ASI (Artificial Super Intelligence) permette a partire dai dati storici, dai trend del mercato e dalle specificità degli oggetti transati e delle caratteristiche dell’operatore, di formulare consigli cuciti su misura. Ad esempio, stabilendo su quale piattaforma sia meglio posizionare l’oggetto, usando quale titolo e scegliendo quali foto, perché in base al raffronto con i competitor e al track record degli ultimi cinque anni, sarà la strategia più efficace», esemplifica Diego De Maio. Il tutto, al momento, oltre che in italiano, in inglese, tedesco, francese, spagnolo e portoghese.

Anche lato user, si sono iniziati a implementare servizi premium supplementari, ad esempio per individuare l’interior designer più adatto a ristrutturare la proprietà acquistata o l’esperto di domotica.

Con gli oltre 2mila utenti attivi dell’app e una base di 1.800 agenzie, che gestiscono oltre 120mila proprietà, in cinque anni YurekAI è cresciuta rapidamente e oltre che in Svizzera è ormai presente in Italia, Spagna isole comprese, Emirati Arabi Uniti e, lo scorso autunno, è entrata anche nel mercato statunitense con New YurekAI Inc., la filiale con sede in Florida, dove ha unito le forze con i founder di New Estate Only Inc. (NEO), una delle più grandi vetrine di proposte immobiliari della Florida. Recentemente ha inoltre concluso con successo una campagna di raccolta fondi, ottenendo oltre 600mila franchi attraverso la piattaforma CrowdFundMe e alle sottoscrizioni dirette di investitori internazionali, che sin dall’inizio hanno mostrato il loro interesse per il progetto. «Il fatto che avessimo alle spalle già una solida esperienza nello sviluppo di software, ha da subito convinto nomi quali Gabetti, fra i gruppi italiani più prestigiosi nel settore, a sceglierci all’inizio. Il primo a credere in noi è stato Andrea Maffi, proprietario di Trusters, fra le prime cinque piattaforme di crowdfunding immobiliari in Italia. Il suo ingresso come socio ha attirato una serie di importanti player internazionali. Mentre loro hanno così accesso alle nostre tecnologie avanzate, il grande vantaggio per noi è di poter far tesoro del background conoscitivo di questa rete di investitori e partner per valutare l’idoneità delle nostre soluzioni ai diversi mercati», sottolinea Diego De Maio.

 

Una presenza già globale

Dalla Svizzera a Europa, Asia e Stati Uniti, guardando a Monte Carlo

Mappa presenza Globale YurekAI
Fonte: ART AG (Holding).

Obiettivo entro l’anno, insediarsi anche a Monte Carlo e Singapore. Non c’è preclusione sulla tipologia di oggetti transati, dal residenziale alto standing a stabili a reddito e commerciale. «A lungo termine l’ambizione è diventare un’applicazione di riferimento per l’intero settore, locazione e vendita, case di vacanze o immobili da investimento. Abbiamo intenzione di includere il segmento degli short rental, ad esempio il booking di alloggi per le vacanze o stanze per studenti», specifica il Ceo. 

La rete di soci e partner prestigiosi consente inoltre di usufruire di ambassador di eccezione senza dover investire in campagne marketing, permettendo di liberare risorse da dedicare a ricerca e sviluppo. Sono oltre 1,2 i milioni di franchi finora investiti in R&D da YurekAI, in particolare per assicurarsi il personale altamente qualificato che occorre per sviluppare questa tipologia di codici. 

Con il nostro nuovo progetto di ricerca Anemos perfezioneremo ulteriormente l’interazione fra uomo e macchina, già centrale nella nostra suite intelligente per il settore immobiliare. Da una parte lavoreremo sul Natural Language Processing, dall’altra sulla gaze analysis, con risultati da applicare potenzialmente a qualsiasi ambito

Diego De Maio

Diego De Maio

Co-fondatore e Ceo di YurekAI

A stretto giro sono in calendario una serie di rilasci internazionali di aggiornamenti, oltre alla nuova veste grafica del logo – la ‘Y’ iniziale che ricorda il simbolo del famigerato filtro di ricerca, rimasto come icona per l’end user, si è trasformata in un razzo per identificare genericamente tutte le tecnologie YurekAI. Ma soprattutto si sta lavorando a progetti che promettono di riscrivere i paradigmi del settore, e non solo. A partire dal battesimo della nuova piattaforma immobiliare internazionale DomusRadar: un ambiente phygital che rivoluzionerà l’esperienza della visita immobiliare. «Useremo tutte le nostre tecnologie, anche la parte olografica di cui ci occupiamo sotto il cappello di ART Holding con il nostro secondo brand Kaleidoteki. L’agente immobiliare potrà recarsi in questo spazio reale con il cliente, dove grazie ai led wall sarà possibile una visita immersiva alle diverse proprietà immobiliari individuate da YurekAI, senza doversi spostare e in una sola seduta. Stiamo testando a Miami un servizio di riprese videostreaming che permetta di realizzare virtual tour di alta qualità abbinando un drone per le riprese esterne, telecamera frontale e posteriore. L’algoritmo di compressione che stiamo mettendo a punto garantirà un risultato altamente professionale, una visione fluida e ottimale con il minimo dispendio possibile di banda larga. Insieme ai nostri servizi di traduzione simultanea, permetterà di visitare comodamente le proprietà anche in altri continenti, come se si fosse sul posto», anticipa il Ceo di YurekAI.

YurekAI si sta preparando al lancio di DomusRadar: un ambiente phygital che rivoluzionerà l’esperienza della visita immobiliare.

A inizio gennaio è partito un grande progetto di due anni sostenuto da Innosuisse e in collaborazione con l’ISIN, l’Istituto sistemi informativi e networking della Supsi, che vuole capitalizzare le potenzialità di Artificial Super Intelligence di YurekAI, che già oggi l’azienda applica su richiesta anche ad altri settori, quali finanza, mobilità, benessere, moda o sicurezza informatica. «L’obiettivo è perfezionare l’interazione fra uomo e macchina: da una parte lavoreremo sul Natural Language Processing (NLP), in particolare migliorando le capacità di comprensione degli assistenti vocali, oggi ancora piuttosto approssimativi; dall’altra parte ci focalizzeremo sulla gaze analysis, per monitorare i movimenti oculari: dove si posa lo sguardo, per quanto, con quale intensità, … una fonte di informazioni molto importanti per le strategie di marketing e promozione», sottolinea Diego De Maio.

Altamente innovativo anche il progetto Anemos, sostenuto da innosuisse e in collaborazione con l’Isin della Supsi, per perfezionare l’interazione fra uomo e macchina, sia lavorando sul Natural Language Processing, sia sulla gaze analysis.

Torna dunque a galla l’interesse per l’aspetto biometrico maturato ai tempi di GymIA. Il nome scelto questa volta, dal greco, è Anemos, ovvero ‘il soffio vitale’: «Desideriamo infatti infondere letteralmente vita in qualsiasi software o hardware grazie alle tecnologie avanzate di YurekAI, consentendo un’interpretazione intelligente e tempestiva delle interazioni degli utenti, offrendo loro un’esperienza naturale, coinvolgente, personalizzata e interattiva», conclude il Ceo di YurekAI, fiducioso entro due anni, a progetto concluso, di poter nuovamente “festeggiare per aver trovato ciò che cercava”.

YurekAI fa capo, insieme a Kaleidoteki, a business group ART Holding, basata presso il Tecnopolo Ticino di Manno di Fondazione Agire. L’acronimo ‘ART’, che sta per Augmented Reality Technology, sintetizza dimensione tecnologica e artistica, inscindibili nell’ottica del cofondatore Diego De Maio: bellezza e funzionalità facce di una stessa medaglia come voleva la visione originaria della techné. Un approccio etico ispirato anche dalla lezione olivettiana, per chi come Diego De Maio è cresciuto a Ivrea. L’arte diventa allora somma espressione di un modo di fare impresa che mette al centro l’uomo agevolandolo nelle sue funzioni quotidiane grazie alla tecnologia. Un obiettivo al quale risponde alla perfezione YurekAI. Sviluppata durante il lockdown di primavera 2020, anche una delle tecnologie del brand Kaleidoteki esprime l’anima artistica. Nata per portare a casa del pubblico esperienza di visita altrimenti impossibili, oggi permette di affiancare alla frequentazione di persona dei musei dei virtual tour accessibili ovunque, anche a mostra conclusa, rendendo navigabili gli allestimenti, dalla visione di insieme a quella di dettaglio delle singole opere. Le sue competenze di olografia saranno preziose anche per le future visite immersive proposte dalla nuova piattaforma di YurekAI, DomusRadar.

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