TM   Ottobre 2024

Visioni del tempo

Design ergonomici e temi celesti, per spingersi oltre i confini della maestria tecnica e dell’estetica. Le innovazioni dell’orologeria indipendente che anche i grandi gruppi apprezzano. Interviene Denis Flageollet, fondatore con David Zanetta del marchio De Bethune.

di Sergio Galanti

Giornalista

Orologio DB Kind of Grand Complication
DB Kind of Grand Complication

Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila, l’orologeria svizzera di lusso è stata attraversata da una precisa tendenza modernista. A caratterizzarla, l’introduzione da parte di alcuni gruppi orologieri di metodi orientati all’efficienza; metodi spesso influenzati da pratiche di altri settori, tra cui ad esempio quello automobilistico. «Questo cambiamento ha portato a una frammentazione dei metodi artigianali tradizionali; la formazione è diventata più specializzata e segmentata, e l’artigianato olistico e pratico che aveva fino a quel momento definito l’orologeria passava in secondo piano», nota Denis Flageollet, co-fondatore, con David Zanetta, del marchio orologiero De Bethune. «Da anni, tuttavia, gli stessi grandi gruppi, riconoscendo il valore dell’artigianato, hanno ripreso ad investire nella formazione e a ripristinare i metodi di produzione tradizionali, consapevoli che tali metodi sono essenziali per la sopravvivenza dell’industria orologiera di lusso», aggiunge Denis Flageollet.

Denis Flageollet
Denis Flageollet, fondatore, con David Zanetta, del marchio orologiero indipendente De Bethune.

In questo scenario, De Bethune è nata nel 2002 con l’idea di fondere le tecniche orologiere del XVIII secolo con i progressi moderni. Flageollet, orologiaio di quarta generazione, e Zanetta appassionato di segnatempo storici, hanno puntato a creare orologi che fondessero l’eredità con l’innovazione tecnica. Da un approccio improntato a qualità e creatività è derivato lo sviluppo di oltre 30 calibri propri e di innovazioni come le anse flottanti brevettate nella collezione DB28. I poco meno di 200 orologi all’anno sono realizzati meticolosamente. «Ogni pezzo riflette l’artigianalità della sua creazione, dai componenti lucidati a mano alle intricate incisioni», aggiunge Flageollet. De Bethune ha siglato importanti progressi nell’architettura del bilanciere e della spirale, che ottimizzano la precisione dei suoi orologi. Per esempio il bilanciere in titanio e platino del marchio che, con un design leggero ma stabile, migliora le prestazioni cronometriche. Anche la curva terminale piatta brevettata per le sue spirali migliora la precisione riducendo al minimo gli errori gravitazionali. Infine, l’introduzione del sistema triplo pare-chute garantisce un maggiore assorbimento degli urti, assicurando prestazioni superiori in tutte le condizioni.

Dalla meccanica ai materiali, l’uso del titanio brunito a caldo è un segno distintivo del linguaggio di design del marchio, una sintesi di funzione e forma, come nel DB28 Kind of Blue. «Le nostre innovazioni nel corso degli anni sono state adottate da altri marchi, più grandi: dall’uso di viti in acciaio inossidabile alla colorazione del titanio», osserva Flageollet, «e l’innovazione resta la nostra linea guida». Con il DB28, che ha debuttato nel 2010 ed è identitario di De Bethune, l’uso innovativo di anse flottanti e di un bilanciere in titanio ha stabilito un nuovo standard sia per il design che per la meccanica. Il DB25 Starry Varius porta al polso un cielo stellato personalizzato sul quadrante, aggiungendo un tocco poetico a un orologio tecnicamente sofisticato. Entrambi i modelli hanno influenzato altri marchi indipendenti, ispirandoli a esplorare design ergonomici e temi celesti.

Il 2024 ha arricchito la galassia De Bethune con segnatempo che incarnano il senso dell’innovazione e dell’eccellenza propri del marchio. Il DB Kind of Grand Complication, capolavoro tecnico dotato di otto complicazioni, tra cui fasi lunari sferiche, tourbillon ultraleggero di 30 secondi, secondi saltanti e calendario perpetuo. Il DB28XS Purple Rain, un’edizione limitata a 25 esemplari, che unisce design d’avanguardia e maestria tecnica, con un’esclusiva tonalità viola ottenuta grazie all’ossidazione termica del titanio. È compatto e leggero, con un diametro di 38,7 mm e uno spessore di 7,4 mm, ma conserva le caratteristiche anse flottanti per una vestibilità confortevole. «La Grand Complication, in fase di sviluppo concettuale da oltre un decennio, consisteva nel combinare numerose complicazioni che si erano evolute sin dagli inizi del marchio», spiega Flageollet, «Il DB28 XS, invece, mirava a racchiudere l’essenza della linea DB28 in un orologio più piccolo e piatto. Il processo ha comportato un lavoro intricato sui quadranti, comprese le finiture blu e guilloché, puntando sulla casualità per ottenere l’estetica desiderata. E c’è un’interazione tra i due progetti».

Orologio DB Kind of Grand Complication
DB Kind of Grand Complication. Un segnatempo particolare anche per la sua ‘reversibilità’: è infatti possibile alternare due quadranti, uno con un’indicazione contemporanea traforata e l’altro (nella foto d’apertuura) con un cielo stellato celeste in titanio azzurrato ornato di stelle in oro bianco.

Il tema cosmico connota anche il DB28XS Aérolite, che trae ispirazione direttamente dalle stelle. Il quadrante è realizzato in meteorite Muonionalusta, con un motivo guilloché che ne esalta il fascino ultraterreno. Questo orologio, rivestito in titanio e dotato di anse fluttuanti, bilancia l’impatto visivo con il comfort. La collezione 2024 è completata dal DB28XS Steel Wheels, un modello che enfatizza la trasparenza e la luce. Il suo design traforato rivela l’intricato movimento sotto i ponti di zaffiro, con un movimento scheletrato e un bilanciere in titanio azzurrato.

A meno di dieci anni dalla fondazione, De Bethune ha vinto nel 2011, con il DB28, il prestigioso Grand Prix d’Horlogerie de Genève (Gphg), aggiudicandosi il premio “Aiguille d’Or”. «L’evoluzione dell’identità del marchio De Bethune è incentrata sul piacere di creare qualcosa di universale, che rifletta sia la storia dell’uomo che il momento attuale», osserva Flageollet, «I codici di design e la narrazione del marchio si evolvono attraverso una miscela di influenze culturali, artigianato e contesto globale».

Una stessa logica e una continuità di fondo collegano le varie referenze, sia attraverso elementi tecnici, che estetici o culturali. L’approccio del marchio non è quello di aderire strettamente alla tradizione, ma piuttosto di innovare e superare i limiti, proprio come facevano gli orologiai del passato. Questa filosofia di continua evoluzione ed esplorazione definisce De Bethune come produttore contemporaneo, ancorato alla tradizione ma con lo sguardo sempre teso al futuro, tanto da anticiparlo. Anche guardando le stelle.

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