TM   Maggio 2024

Una via Istituzionale

La remunerazione delle operazioni di validazione all’interno di una blockchain sono esse stesse un potenziale investimento, al pari di quanto avviene abitualmente con gli Etp quotati. Un’analisi di Lorien Gabel, Ceo di Figment.

Lorien Gabel

di Lorien Gabel

Lorien Gabel, Ceo di Figment

Quello che si intende con il termine ‘staking’ è il principio di base secondo cui all’interno di una blockchain i suoi partecipanti bloccano una parte dei loro beni digitali per sostenerne attivamente la sicurezza e le operazioni. In cambio dell’immobilizzazione di una parte dei loro beni e della partecipazione alla convalida di nuovi blocchi, gli staker ricevono ‘ricompense’, in genere sotto forma di token aggiuntivi o commissioni di transazione. Se gli staker non adempiono ai loro doveri, non ricevono nulla e, in alcuni casi, rischiano di dover pagare una sanzione, quello che si definisce ‘slashing’. L’intero processo svolge un ruolo cardine nel garantire sicurezza, scalabilità e decentralizzazione delle blockchain.

Ad esempio, un fondo da 5.000 Ethereum (13,5 milioni di franchi) potrebbe guadagnarne mensilmente16,7 (45.000 franchi) quale remunerazione del suo ‘staking’. Questo non solo aumenta le entrate del fondo, ma contribuisce anche alla sicurezza della rete di Ethereum. Lo staking assicura la partecipazione attiva dei validatori e rende la rete più sicura.

L’approccio per i Gestori patrimoniali.Tali ricompense rappresentano un’opportunità di differenziazione per i gestori. Anziché limitarsi a detenere Ethereum o Solana in un portafoglio, si può infatti optare per metodi innovativi per compensare gli investitori di Etp con lo staking. Ciò può comportare la distribuzione dei premi direttamente agli investitori in base alle loro partecipazioni, in modo simile a un dividendo, o la riduzione delle commissioni di gestione aggiungendo le ricompense al fondo. Di conseguenza, il secondo approccio aumenta il Nav del fondo, a vantaggio sia del gestore che dell’investitore dell’Etp. Alcuni prodotti, tra cui molti degli Etf Ethereum offerti negli Stati Uniti, avranno una struttura ‘plain vanilla’ e imiteranno semplicemente il prezzo spot dell’asset digitale. Detto questo, così come il mercato degli Etf azionari si è evoluto nel corso del tempo, e offre oggi anche prodotti molto sofisticati, lo stesso dovranno fare questi prodotti rispetto a Ethereum, e all’universo degli asset digitali. 

A emergere dovrebbe essere dunque una visione particolare, in cui al pari di un investitore che in un Etf azionario richiede un dividendo, un investitore in un prodotto Ethereum si aspetta una remunerazione. Omettere tali ricompense equivale a negare agli investitori dell’Etp un rendimento ‘completo’.

Le istituzioni riconoscono sempre di più il potenzialedello staking come flussodi entrate redditizie e costanti. Per partecipare, alcuni istituti scelgono di rivolgersi direttamente a un fornitore specializzato, che offre soluzioni su misura, altri preferiscono la convenienza di un Etp quotato in borsa

Superare i limiti. Tuttavia, lo staking non è privo di sfide. Secondo le attuali dinamiche di Ethereum una volta vincolati, gli asset non sono più immediatamente liquidabili, ed è necessario presentare una richiesta di prelievo alla blockchain di Ethereum per mobilitarli. La maggior parte dei prodotti sono garantiti al 100% dall’attività sottostante, quindi se un investitore di Etp dovesse riscattare le proprie azioni nel prodotto, ci sarebbe un regolamento ritardato prima che l’Ethereum vincolato possa essere riscattato, il che potrebbe non coincidere con la finestra borsistica. Per ovviare a questo problema, un Ethereum Etp può immobilizzare il 50% o meno delle sue attività. In futuro, i gestori potrebbero utilizzare una combinazione di staking e altri metodi, come il liquid staking, per garantire la massimizzazione dei ritorni. Questa dinamica aprirebbe la strada a un Ethereum Etp che si inserisca veramente nel panorama finanziario moderno.

Istituzioni alla ricerca di ricompense.Le istituzioni riconoscono sempre di più il potenziale dello staking come flusso di entrate redditizie e costanti. Per partecipare, alcuni istituti scelgono di rivolgersi direttamente a un fornitore specializzato in staking, che offre soluzioni su misura per semplificare al massimo l’intero processo, gestire i rischi e ottimizzare i rendimenti. Altri istituti preferiscono la convenienza di un Etp quotato in borsa e sono comunque in grado di ottenere i vantaggi di una partecipazione in un prodotto che è collateralizzato al 100% da un asset PoS (proof of stake) e che viene garantito da un fornitore leader nel settore.

Con la continua maturazione dell’universo investibile degli asset digitali, è molto probabile che lo staking svolto da attori istituzionali rivestirà un ruolo cruciale nell’evoluzione delle dinamiche di settore, offrendo una miscela di rendimenti finanziari, influenza strategica e sostegno alla prossima generazione di innovazioni su blockchain.

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