TM   Febbraio 2024

Tra fragilità e tensioni

Il 2024 sarà senza dubbio un anno interessante, ricco di sfide e opportunità, e con molte tendenze in inversione. Sorvegliati speciali i tassi, ma anche i risultati elettorali. Un’analisi di GianLuigi Mandruzzato, Senior Economist di Efg.

GianLuigi Mandruzzato

di GianLuigi Mandruzzato

Senior Economist di Efg Bank

L’inflazione e la crescita economica saranno i fattori chiave che influenzeranno i mercati nel 2024. L’economia globale sembra avviata verso un atterraggio morbido, con i tassi di crescita delle economie emergenti destinati a superare quelli della maggior parte delle economie avanzate.

Lo scenario più probabile per l’economia globale nel 2024 sarà un atterraggio morbido, con una crescita media annua del Pil di circa il 2,5-3,0%. Gli Stati Uniti dovrebbero evitare una recessione marcata e crescere più rapidamente della maggior parte delle altre economie avanzate, come già nel 2023. I rapporti di forza tra i diversi settori cambieranno ancora: dopo l’aumento della spesa per i servizi negli ultimi due anni, con la riapertura delle economie, il 2024 potrebbe segnare un ritorno alla spesa per i beni durevoli, con un aumento della produzione mondiale di beni di consumo.

Nel 2024 tutti gli occhi saranno ancora una volta puntati sull’economia statunitense, dato il suo impatto sulla crescita globale. Nel decennio precedente la pandemia, la produttività degli Stati Uniti è cresciuta solo dell’1,2%. La sua impennata a un tasso annualizzato del 5,2% nel terzo trimestre del 2023 ha riacceso le speranze di una rinascita della produttività basata sulla tecnologia. Tale dato, tuttavia, enfatizza in modo eccessivo il potenziale miglioramento che più probabilmente si potrebbe attestare a circa l’1,5% annuo. Con una crescita demografica continua, gli Stati Uniti dovrebbero mantenere una crescita del Pil di circa il 2%. Le economie in via di sviluppo dovrebbero superare quelle avanzate nel 2024, anche se è probabile che la Cina si assesterà su un tasso di crescita più lenta, con una media di circa il 4,0%-4,5% all’anno.

Con la riduzione dell’inflazione globale, l’attenzione degli investitori si sposterà sull’entità e sulla tempistica dei tagli dei tassi di interesse. Il ritmo dei tagli sarà fondamentale per molte asset class. L’incertezza che circonda l’allentamento delle politiche crea notevoli rischi di reinvestimento per gli investitori a reddito fisso, che potrebbero quindi privilegiare le scadenze nella parte intermedia della curva.

Riduzione dei costi di rifinanziamento.Il calo dei tassi previsto favorirà una riduzione dei costi di finanziamento per il settore privato. Ciò potrebbe comportare una ripresa della spesa per i progetti legati alla transizione energetica, in quanto le preoccupazioni per il clima tornano in primo piano. Ci si aspetta una maggiore offerta di green e blue bond per soddisfare la crescente domanda degli investitori. Inoltre, si vedono prospettive molto più positive per i progetti eolici, solari e di accumulo di batterie, che sono stati penalizzati dall’aumento dei costi di finanziamento dovuto al rialzo dei tassi di interesse a partire dal 2022 e, in alcuni casi, dalla fissazione di garanzie di prezzo futuro irrealisticamente basse.

Nel 2024, la selezione dei titoli rimarrà fondamentale, con le azioni a bassa capitalizzazione che potrebbero superare quelle ad alta. Le prime, infatti, tendono a produrre rendimenti più elevati rispetto alle altre su un orizzonte temporale più lungo, tuttavia negli ultimi tempi le società più piccole hanno registrato una significativa sottoperformance.

L’intelligenza artificiale è stato il tema dominante del 2023. Per il 2024 l’impennata di popolarità dei farmaci per la perdita di peso potrebbe replicare questa tendenza. Se così fosse, ciò potrebbe avere importanti implicazioni per i settori dei beni di prima necessità e della sanità. Alcuni settori sono stati ingiustamente puniti e questo crea un’opportunità, soprattutto se la nuova ondata di farmaci contro l’obesità replicherà le ‘mode dietetiche’ del passato.

Rinascita del settore societario giapponese. Nel 2024 ci si aspetta una ripresa delle valute sottovalutate. La tendenza al ribasso del tasso di cambio nominale e reale del dollaro americano non è stata uniforme rispetto a diverse valute, in particolare allo yen. La valuta giapponese appare attualmente sottovalutata in quasi tutte le misure di parità di potere d’acquisto e di tassi di cambio di equilibrio. Nel 2024 lo yen beneficerà della probabile correzione di questa divergenza di valutazione. L’abbandono della politica dei tassi d’interesse zero da parte della banca centrale giapponese, la continua ripresa dell’economia e la rinascita del settore corporate del Paese favoriranno l’apprezzamento della valuta.

Crescere, ma quanto?

Crescita del Pil 2023, e attese per il 2024 (in %)

Guardando ai mercati del reddito fisso, per il 2024 è bene privilegiare le obbligazioni con scadenze da tre a cinque anni nel debito governativo e societario investment grade, in quanto le scadenze più brevi hanno storicamente offerto protezione contro il rischio di reinvestimento associato al calo dei tassi di interesse a breve termine. Le obbligazioni indicizzate all’inflazione appaiono interessanti per l’elevato rendimento reale che offrono e per il fatto che non prezzano già una prospettiva di inflazione troppo elevata. Le obbligazioni convertibili selezionate continuano a offrire la sicurezza associata all’esposizione al reddito fisso e il potenziale di rialzo delle azioni small cap.

I Governi di tutto il mondo si trovano ad affrontare ampi deficit di bilancio e alti livelli di debito. I conservatori fiscali sottolineano la necessità di tagliare la spesa pubblica o di aumentare le tasse, e i bilanci che mostrano ampi deficit rischiano di essere presi di mira dai bond vigilantes, come ha scoperto il Regno Unito alla fine del 2022. Questa sfida potrebbe diventare ancora più importante nel 2024 con le prossime elezioni negli Stati Uniti, in India e in molti altri Paesi, incluso, forse, il Regno Unito.

In pillole. Ecco i 10 temi principali per i mercati nel 2024:

1. È probabile una crescita economica globale di circa il 2,5%-3% avviandosi verso un atterraggio morbido. Le economie emergenti e in via di sviluppo cresceranno più rapidamente di quelle avanzate;
2. La produttività degli Stati Uniti potrebbe aumentare guidata dalla tecnologia nel corso dell’anno;
3. I Governi di tutto il mondo sono gravati da ampi deficit di bilancio e da alti livelli di debito. Soprattutto negli Stati Uniti, dove c’è uno squilibrio strutturale tra entrate e spese, questo continuerà;
4. Più della metà della popolazione mondiale vive in Paesi che terranno elezioni nel 2024. Le elezioni negli Stati Uniti attireranno la maggiore attenzione e avranno probabilmente le conseguenze più ampie sul resto del mondo;
5. Le dimensioni della popolazione, la sua distribuzione per età e il numero di persone che lavorano sono fattori chiave del progresso economico e delle forze deflazionistiche;
6. La popolarità dei farmaci per la perdita di peso potrebbe aumentare;
7. La transizione dai combustibili fossili all’energia pulita dovrebbe riprendere parte dello slancio perduto;
8. Ci si attende una ripresa delle valute sottovalutate, in particolare dello yen;
9. Interessanti opportunità nei mercati obbligazionari: titoli con scadenze da tre a cinque anni nel debito governativo e societario investment grade, obbligazioni indicizzate all’inflazione e obbligazioni convertibili selezionate;
10. Come storicamente accade, le small cap dovrebbero produrre nel tempo rendimenti più elevati rispetto alle large cap.

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