TM   Dicembre 2024

Stabilità, e…

Alla Politica le aziende chiedono principalmente stabilità, dunque in continuità con il passato, ma anche chiarezza rispetto ai rapporti con gli Stati vicini, partner commerciali fondamentali. Per destreggiarsi nella quotidianità sono però innovazione e formazione le principali alleate. Interviene Goran Juric, Responsabile Centro Clientela aziendale di Raiffeisen Svizzera nella regione di lingua italiana.

di Achille Barni

Tempi sicuramente complessi per chi vuole fare impresa, e chi già la fa, in primis le aziende, chiamate quotidianamente a confrontarsi con un contesto globale complesso, e particolarmente fluido che più d’un’incertezza alimenta. Guardando alla Svizzera, dunque un territorio comunque privilegiato e abbastanza protetto rispetto a molti altri Paesi, anche europei, quali sono i principali ostacoli?

Secondo il Rapporto sulle opportunità 2025, le aziende identificano la burocrazia e i requisiti normativi (77%) come il principale onere per la loro crescita, ben prima dell’incertezza sulla crescita economica (51%) e della geopolitica (33%). Per far fronte alle sfide normative, le aziende si concentrano in primo luogo sullo sviluppo del capitale umano e sulla tecnologia, temi per i quali stanno anche chiaramente stanziando i maggiori budget d’investimento.

Per assicurarsi l’accesso a tecnologie e innovazioni dirompenti e aumentare la propria competitività, le aziende fanno principalmente affidamento sull’assunzione di personale qualificato (60%) e sulla collaborazione con altre aziende (51%). Inoltre, circa il 40% delle aziende investe in ricerca e sviluppo. Due terzi delle aziende finanziano questi investimenti con crediti bancari o crediti in conto corrente. Come forma di finanziamento al terzo posto figurano le ipoteche (19%). Più di un’azienda su dieci si affida interamente ai propri fondi per finanziare gli investimenti.

La perdurante forza del franco svizzero è considerato una sfida dal 22,4% degli intervistati. Tuttavia, non tutte le aziende intervistate ne sono ugualmente colpite, poiché alcune non sono così orientate all’esportazione. La misura adottata più di frequente per abbattere questo ostacolo è l’hedging naturale (43,8%), ossia il massimo bilanciamento possibile di acquisti e vendite in valuta estera.

Stabilità e formazione. Il Rapporto mostra in modo chiaro dove le aziende elvetiche intervistate riscontrano il principale vantaggio della Svizzera in qualità di Piazza economica. Un’azienda su due cita la stabilità economica e politica. Seguono, seppur con un netto distacco, la flessibilità del mercato del lavoro e la forte capacità innovativa, rispettivamente al secondo e terzo posto.

In generale, le aziende chiedono una minore influenza da parte della Politica. Ciò emerge in modo molto evidente nel desiderio di una minore ingerenza statale legata a un minore onere normativo (75%). Il quadro è simile per le politiche fiscali e del mercato del lavoro, nonché per le misure di politica finanziaria e monetaria, la regolamentazione in materia di sostenibilità e i sussidi statali.

Stando alle imprese, solo le politiche legate alla formazione dovrebbero essere promosse con più vigore per contrastare la carenza di lavoratori qualificati. Il 47% degli intervistati vorrebbe assistere a più iniziative statali in materia di formazione e solo poco meno del 20% è favorevole a una minore ingerenza in questo settore.

Richieste alla Politica. Se dunque le preferenze e i bisogni delle imprese risultano abbastanza netti, e con un ampio consenso, quali sono i desiderata delle imprese? «Il Rapporto mostra un atteggiamento differenziato delle aziende nei confronti dell’agenda politica. I dirigenti intervistati sottolineano che si debba continuare a garantire la stabilità. Secondo il sondaggio, le aziende hanno inoltre un chiaro piano per affrontare le varie sfide. In particolare, si stanno concentrando su nuovi modelli aziendali e su nuove tecnologie per garantire o ampliare il loro vantaggio competitivo. L’accento sulle innovazioni tecnologiche mostra la direzione che deve intraprendere l’economia svizzera. Trovo che il dinamismo e l’ottimismo delle aziende locali sia una ventata di positività» commenta Goran Juric, Responsabile Centro Clientela aziendale di Raiffeisen Svizzera nella regione di lingua italiana.

Cosa si chiede alla Politica?

Le principali richieste espresse alla Politica

Le principali richieste espresse alla Politica
Fonte: Raiffeisen 2024.

Le aziende vedono più opportunità che rischi in temi attuali come l’intelligenza artificiale (Ia) e la sostenibilità aziendale. Settori come la trasparenza della catena di approvvigionamento, le sovvenzioni statali e gli accordi di libero scambio vengono classificati come meno rilevanti in termini sia di opportunità sia di rischi.

Flessibilità sul posto di lavoro. Secondo il sondaggio, per essere attraenti come datore di lavoro, le aziende puntano su modelli di orario di lavoro più flessibili che promuovono la compatibilità tra professione e famiglia e che sono considerati più importanti degli incentivi puramente monetari. I programmi interni di perfezionamento stanno diventando sempre più importanti, soprattutto nei settori dell’intelligenza artificiale e dei sistemi digitali. Queste competenze sono considerate fondamentali per un risultato aziendale di successo e per far fronte alle attuali dinamiche tecnologiche.

Secondo l’indagine, le imprese per affrontare le sfide di oggi si stanno concentrando su nuovi modelli aziendali e su nuove tecnologie per garantire o ampliare il loro vantaggio competitivo. L’accento sulle innovazioni tecnologiche mostra la direzione che deve intraprendere l’economia svizzera

Goran Juric

Goran Juric

Responsabile Clientela aziendale Ticino di Raffaisen Svizzera

Stefan Behringer, professore e responsabile del Competence Center Controlling dell’Ifz, l’Istituto per i servizi finanziari di Zugo dell’Università di scienze applicate di Lucerna, la principale università di scienze applicate nel settore finanziario in Svizzera, che ha condotto lo studio, spiega: «Secondo l’indagine, la sfida più grande per le aziende consiste nell’organizzare le strutture interne del personale in modo più efficiente e flessibile. Le aziende si trovano ad affrontare il compito di abbattere i compartimenti stagni e di portare avanti la transizione verso le soluzioni digitali. Nella gestione della conoscenza, in particolare, sussiste una forte necessità di introdurre piattaforme digitali per condividere e memorizzare la conoscenza in modo efficiente. L’Intelligenza Artificiale può fornire un contributo importante in tal senso».

Tra luglio e settembre 2024, i dirigenti delle principali aziende svizzere sono stati intervistati per il Rapporto sulle opportunità 2025 sotto l’egida dell’Hslu. Al sondaggio anonimo hanno partecipato in tutto 214 persone, la maggior parte delle quali erano membri del Consiglio di amministrazione e della Direzione. Un quinto degli intervistati lavora in aziende con un fatturato superiore a 500 milioni di franchi e oltre il 40% impiega più di 250 collaboratori. In futuro la ricerca sarà condotta su base annua per illustrare gli sviluppi e le tendenze a lungo termine.

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