Se oggi si può sfoderare la carta della densificazione in risposta alla crescente urbanizzazione e all’aspirazione a una pianificazione rispettosa dell’equilibrio fra spazio costruito e aree verdi, è perché fra i progressi di tecniche e materiali da costruzione che permettono di vincere le sfide strutturali e rendere ragionevoli costi e tempi di realizzazione, ci sono gli ascensori da cui queste altezze, e le speculari profondità, sono rese fruibili, proprio come scale e tappeti mobili consentono di percorrere senza sforzo le lunghe gittate di stazioni e altre ampie infrastrutture pubbliche. Nelle città sempre più smart dell’era digitale, che entro il 2050 si prevede concentreranno il 70% della popolazione mondiale, intelligente dovrà esserlo anche questo ultimo ma fondamentale anello della mobilità urbana.
Difficile prevedere che un’azienda della Svizzera centrale, una regione priva di megalopoli, ancora ampiamente rurale, potesse diventare leader dello sviluppo verticale delle città. Fondata nel 1874 da Robert Schindler e Eduard Villiger come officina per la produzione di macchine agricole, l’azienda di Lucerna già nel 1902 installava il primo ascensore a trazione elettrica, approfittando del boom di hotel nella regione che all’epoca furono fra le prime strutture a dotarsene per servire i propri ospiti.
Oggi, le soluzioni di Schindler trasportano ogni giorno oltre due miliardi di persone nel mondo. Torre Reforma a Città del Messico, la Yatchhouse by Pininfarina in Brasile, il Landmark 81 di Ho Chi Minh City, la Quay Quarter Tower di Sidney, l’Omniturm di Francoforte, il One Manhattan West di New York, l’Uptown Tower a Dubai, il Ping An Finance Center di Shenzhen, fino agli ascensori di lusso sul Bürgenstock: il Gruppo opera nei cinque continenti in oltre cento Paesi, avvalendosi di una rete globale di oltre 57mila fornitori e acquistando materiali di produzione per un costo totale di oltre 2,1 miliardi di franchi l’anno.
Più che un invito a guardare al passato, l’anniversario dei 150 anni che si festeggia nel 2024 rappresenta per Schindler un ulteriore stimolo a proiettarsi nel futuro. «Urbanizzazione, digitalizzazione, sostenibilità e anche una popolazione sempre più anziana, per cui poter disporre di ascensori e scale mobili significa avere la possibilità di vivere in modo indipendente a lungo, sono fra i megatrend che influenzano la nostra strategia e le performance», sottolinea Patrick Hess, Ceo di Schindler Svizzera.
Solo nello scorso anno Schindler Group ha investito 194 milioni di franchi in R&D nei sei centri specializzati nel mondo. Circa 1.300 famiglie di brevetti e 7.800 brevetti e domande di brevetto attive confermano i risultati.
Oggi uno Schindler 7000 – top di gamma – viaggia a 10 m/s. Anche se il segmento degli ascensori high-rise rappresenta una nicchia nell’attività del Gruppo, hanno un’importanza fondamentale per la sua immagine e l’orientamento tecnologico. Prosegue così la lunga tradizione di sviluppo di soluzioni di mobilità innovative, che comprende ad esempio il primo brevetto in assoluto per ascensori senza sala macchine e oggi schiera un portafoglio di prodotti digitali che mirano a migliorare l’intero ciclo, dalla progettazione alla manutenzione, inclusa l’esperienza dei passeggeri, soddisfacendo i più elevati standard in termini di efficienza energetica, sostenibilità e connettività.
Molto più, dunque, dei soli componenti tecnici. Ad esempio, analogamente a tutti i mezzi di trasporto, anche la mobilità verticale per garantire la fluidità degli spostamenti deve assorbire e distribuire efficacemente i passeggeri all’interno degli edifici. Con Schindler Port, già dal 2009 è stato lanciato il controllo intelligente nella tecnologia degli ascensori. Il sistema di Transit Management coordina costantemente tutti gli ascensori di un edificio, calcolando in microsecondi come un passeggero possa arrivare a destinazione più velocemente. In questo modo si limitano al massimo i viaggi a vuoto e le fermate intermedie, si riduce il tempo di attesa e diventa anche possibile rendere i piani accessibili solo a determinati gruppi di utenti, ad esempio attraverso un badge, cosa fondamentale negli stabili multifunzione.
Ulteriore step, con Schindler Ahead gli impianti diventano parte dell’IoT: il sistema fornisce in tempo reale i dati di ascensori e scale mobili collegati, proiettando informazioni come orari o planimetrie sulle porte dell’ascensore o nella cabina. Il grande valore aggiunto è l’aumento della disponibilità dei sistemi e delle informazioni in tempo reale sullo stato di salute dell’impianto. Una tecnologia usata come standard in tutti gli ascensori e le scale mobili, monitorati in tempo reale dalla nostra rete globale di Centri Operativi Tecnici, mentre gli impianti esistenti possono essere adattati anche in un secondo tempo.
Proprio quello degli ammodernamenti è un capitolo nevralgico per la sostenibilità ambientale. Contrariamente a quanto si pensa, infatti, la differenza fondamentale non la faranno nuovi edifici. Più urgente è trovare soluzioni per il parco immobiliare esistente, considerando come l’80% degli edifici che saranno in piedi nel 2050 esista già oggi. Meno dell’1% è però conforme ai requisiti dell’Accordo sul clima di Parigi. «In quest’ottica, sono per noi interessanti in primis i mercati di Europa e Nord America con un’alta densità di vecchi impianti. I vantaggi sono molteplici: oltre al comfort e al design, anche sicurezza, accessibilità ed efficienza energetica. Dopo la modernizzazione, un ascensore consuma generalmente circa il 40% in meno», afferma il Ceo Patrick Hess.
Dal canto suo, Schindler si è impegnata ad azzerare le proprie emissioni entro il 2040. Tutti i suoi prodotti di ultima generazione sono già molto efficienti dal punto di vista energetico, grazie anche al recupero di energia durante il viaggio e alla dotazione di luci led. Ormai un viaggio in ascensore richiede una quantità di energia pari a quella per preparare una tazza di caffè.
Già nella sola Confederazione, secondo le stime di SvizzeraEnergia, ben un milione di case necessita di essere ristrutturato. Pur non avendo ancora un numero così elevato di grattacieli – anche se in crescita negli ultimi anni – la densità di ascensori è molto alta. Ma come per la riconversione di un edificio preesistente, anche per la modernizzazione degli ascensori esiste raramente uno standard. Spesso bisogna ricorrere a soluzioni individuali ed è qui che – sottolinea Schindler – entrano in gioco i suoi specialisti. L’impatto positivo è evidente in termini di riduzione dei consumi energetici, comfort e sicurezza.
Nel 2023 è stato introdotto Schindler MetaCore, l’ultima novità in materia di soluzioni di gestione del transito Schindler Port, per riconvertire in modo flessibile gli edifici offrendo un’alternativa più efficiente ed ecologica della demolizione cui si ricorre di solito per stabili vuoti o sottoutilizzati. Porta a un livello completamente nuovo il concetto di edificio multifunzionale: le autorizzazioni di accesso assegnate piano per piano rendono possibile combinare uffici, hotel, ristoranti, spazi commerciali e appartamenti sotto lo stesso tetto. Quando un piano cambia destinazione d’uso, è sufficiente un aggiornamento del software per riallineare l’impianto senza dover intervenire sulla struttura.
Trasversale alle diverse ambizioni è l’adozione del Building Information Modelling (Bim). Schindler ne ha subito intuito il potenziale, come chi è abituato a misurarsi su progetti che coinvolgono innumerevoli attori e rendono evidente la necessità di un perfetto coordinamento e una mappatura dei dati esaustiva e armonizzata. Un vantaggio decisivo del Bim consiste proprio nel miglioramento della cooperazione tra tutte le parti, dallo studio di architettura all’impresa di costruzione fino ai fornitori, che utilizzando questa piattaforma digitale comune possono accedere alle stesse informazioni – raccolte in modo uniforme e quindi scambiabili – ed elaborarle in tempo reale, riducendo notevolmente il rischio di collisioni o confitti. «Il che non solo assicura una maggiore qualità degli edifici, ma consente anche di risparmiare sui costi e di migliorare la sostenibilità in termini di utilizzo delle risorse», evidenzia Patrick Hess. Il modello dell’ascensore mostra, ad esempio, le interfacce tra il vano ascensore e l’impianto elettrico e di ventilazione, ma anche nell’area dell’isolamento acustico o della protezione antincendio. Questa base informativa facilita anche la manutenzione, riparazioni o azioni di richiamo. Invece di rovistare negli archivi per scoprire quale motore o quale guida sia stata installata, basta un clic nel modello, così come per notificare ogni modifica.
Quello degli ammodernamenti è un capitolo nevralgico per la sostenibilità ambientale Interessanti per noi in primis i mercati di Europa e Nord America con un’alta densità di vecchi impianti. Molteplici i vantaggi: oltre a comfort e design, sicurezza, accessibilità ed efficienza energetica. Dopo la modernizzazione, un ascensore consuma in media circa il 40% in meno.
Frutto di una visione olistica è anche BuildingMinds, start up berlinese di Schindler. La sua piattaforma SaaS offre una soluzione di gestione immobiliare che comprende un digital twin dell’edificio, rendicontazione Esg, calcolo delle emissioni di carbonio, pianificazione degli interventi di retrofitting, prestazioni del portafoglio e altro ancora. L’approccio innovativo alla raccolta dei dati garantisce un accesso rapido alle informazioni rilevanti, semplificando la reportistica e consentendo, in ultima analisi, un processo decisionale più efficace. Gestisce già più di 22mila edifici nel mondo, con clienti come Zurich, Generali e Basf.
A fine 2023 si è concluso il programma Top Speed 23 che ha permesso a Schindler Group di accelerare gli investimenti in prodotti competitivi, nell’offerta di servizi digitali e in tecnologie all’avanguardia. Come affermato nel presentare il Rapporto annuale 2023, ormai è pronta anche la nuova piattaforma modulare standardizzata per ascensori, che verrà lanciata a livello globale nel corso dei prossimi due anni, a partire dai principali mercati europei.
Questa gamma di prodotti snella e ad alta efficienza energetica porta finalmente sul mercato la radicale riduzione della complessità necessaria per recuperare competitività. Combina tecnologie meccaniche e digitali all’avanguardia, soddisfacendo i più elevati standard di cybersecurity e creando un’esperienza utente coinvolgente. Sviluppata in stretta collaborazione con gli architetti, sposa con le sue scelte di design altamente tecnologiche e sostenibili uno stile contemporaneo.
Intanto fervono i lavori sul cantiere del Grand Paris Express, che non solo rivoluzionerà la (im)mobilità pubblica parigina raddoppiando la rete metropolitana, ma che si qualifica come il più grande progetto di trasporto pubblico in Europa, da 36 miliardi di euro. Per le Olimpiadi è prevista l’inaugurazione della linea 14. Schindler, che in Francia ha sviluppato un’ampia esperienza in progetti di mobilità pubblica, ad esempio con i 300 ascensori per la società ferroviaria statale Sncf, fornirà per le 68 stazioni 240 scale mobili e 190 ascensori, tutti dotati di componenti personalizzati. Trasporteranno 3 milioni di persone al giorno. Una nuova medaglia d’oro, per la campionessa svizzera in elevazione.
Con 70.400 impiegati in oltre cento Paesi, di cui circa 5.000 in Svizzera, otto siti di produzione (Ebikon, nel Canton Lucerna, headquarter del Gruppo, Austria, Slovacchia, Stati Uniti, Brasile, India, Cina e Vietnam), nonostante l’indebolimento dei mercati globali delle costruzioni che l’anno scorso ha interessato ogni mercato, con l’eccezione dell’India, Schindler Group ha registrato un incremento sia di ordini che di ricavi, rispettivamente a 11,44 (+1,7%) e 11,49 miliardi di franchi (+ 7,4%), con un utile netto di 935 milioni di franchi (+8,1%). Tutte le linee di prodotto sono cresciute, grazie alla robusta performance del portafoglio ordini, sostanzialmente equipartito fra i tre mercati principali (36% Asia-Pacifico, 33% Emea e 31% Americhe), che hanno registrato una solida performance, con la regione Emea a generare quasi la metà dei ricavi, mentre solo il fatturato della Cina è leggermente diminuito. Anche in Svizzera, pur in un contesto di mercato difficile, lo scorso anno Schindler è riuscita ad aggiudicarsi progetti importanti come il Titlis 3020 a Engelberg (8 ascensori e 7 scale mobili a tremila metri di altezza) e l’innovativa Tour Tilia a Malley (Losanna), 85 piani ibridi in cemento e legno.
Nominata nel 2023 tra le dieci aziende più affidabili nel settore “macchine e attrezzature industriali” nello studio condotto congiuntamente da Newsweek e da Statista su 70mila partecipanti, Schindler raccoglie inoltre in diversi Paesi il titolo di miglior datore di lavoro. In Svizzera è risultata ancora una volta in vetta alla classifica stilata dalla Handelszeitung e Statista, prima nel suo settore e seconda in assoluto fra Zweifel e Rolex, peraltro fra le aziende industriali del Paese ad avere storicamente il maggior numero di apprendisti (circa 300 al momento). Orgogliosamente basata a Ebikon dal 1957, dove sono ubicati i Dipartimenti Management, R&D e It, oltre a essere la sede di Schindler Svizzera, sopra in foto), qui ha investito negli scorsi anni 130 milioni di franchi nel rinnovamento e ampliamento del suo campus, che soddisfa i più elevati standard ecologici, come già il precedente edificio (infatti in parte conservato), per il quale si era lavorato con i migliori architetti e ingegneri, realizzando una fabbrica considerata non solo la più moderna del suo genere in Europa a quei tempi, ma la più sostenibile.
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