TM   Maggio/Giugno 2023

Quali impatti in Europa

È tempo che gli attori economici prendano coscienza degli effetti delle loro azioni, e che dunque reagiscano di conseguenza. La finanza dovrebbe aprire la strada.

di Jon Duncan

Chief Impact Officer di Reyl Intesa Sanpaolo

In un contesto di mercati e normative in rapida evoluzione, anche la finanza deve fare la propria parte nel focalizzare, adattare e rafforzare il suo contributo per un impatto positivo, concentrandosi sulla transizione verde. La banca si basa su una visione sistemica e scientifica del mondo, che tiene conto delle interconnessioni tra società, ambiente e mercati, al fine di ridurre gli impatti negativi delle proprie attività su clienti, dipendenti, comunità locali e biosfera.

Entusiasmo Esg. Nonostante le turbolenze del 2022, gli investimenti sostenibili continuano ad aumentare al pari dello scetticismo dei clienti, che sta obbligando a fornire loro informazioni più dettagliate. Bisogna anche considerare le differenze tra ciò che i consumatori dicono di voler fare e dove poi effettivamente mettono i loro soldi. Una ricerca legittima del rendimento è un fattore importante, soprattutto nella gestione patrimoniale discrezionale. Per di più, durante i periodi di crisi gli investitori tendono a rivolgersi a ciò che già conoscono.

L’allocazione del capitale è sempre più focalizzata sulla performance corretta in riferimento al rischio e sul perseguimento di un impatto positivo. Quattro i fattori: un crescente consenso scientifico sui rischi biofisici a lungo termine, come i cambiamenti climatici e la biodiversità, lo spostamento dei consumatori verso prodotti e servizi sostenibili, la competitività economica a lungo termine delle imprese e rapidi cambiamenti normativi.

Per valutare i rischi e l’impatto delle aziende, devono essere considerati vari parametri, come le emissioni di carbonio, la catena di approvvigionamento e la strategia a lungo termine. Le industrie più esposte a lungo termine sono anche quelle che sono state le prime a tenere conto dei rischi climatici.

La transizione verso un’economia sostenibile è un processo complesso e in evoluzione, che richiede alle istituzioni finanziarie, agli investitori e alle autorità di regolamentazione di lavorare insieme per navigare in questo ambiente incerto. Un ruolo importante dovrebbe essere giocato soprattutto dagli istituti più grandi

Rispettare le norme europee… La Commissione europea deve conseguire una crescita economica a basse emissioni di carbonio, efficiente sotto il profilo delle risorse e socialmente inclusiva. Con questo in mente, ha sviluppato una tassonomia dell’economia verde che fornisce un quadro per le attività economiche in linea con sei obiettivi ambientali e tre sociali.

Nonostante i dibattiti geopolitici e le divergenze di opinione, l’Unione continua a progredire con la recente conclusione di un accordo sulla regolamentazione delle obbligazioni verdi in Europa.  Goldman Sachs e Bloomberg stimano che l’emissione di green bond raggiungerà i 600 miliardi di euro nel 2023.

…mantenere rendimenti interessanti. La transizione verso un’economia verde richiederà tempo ed è probabile che sia volatile, con un impatto sul P/E storico in tutti i settori, classi di attività e regioni. Le attività economiche in linea con la tassonomia dovrebbero beneficiare dell’accesso al capitale e delle opportunità di crescita. L’Agenzia internazionale per l’energia prevede investimenti in energia pulita di oltre 2 trilioni di dollari entro il 2030, in crescita del 50% rispetto al 2022.

È anche importante notare che non tutti gli investimenti verdi o di impatto genereranno rendimenti più elevati. Gli investitori dovranno adottare un approccio prudente ed equilibrato per modificare i loro portafogli per gestire i rischi e le opportunità associati alla transizione verso un’economia verde.

È quindi fondamentale che gli investitori prendano in considerazione la possibilità di allineare il proprio portafoglio alla transizione climatica su orizzonti temporali di tre, cinque o dieci anni, o almeno pensino a come farlo. In effetti, non è ragionevole aspettarsi che tutti i loro investimenti diventino immediatamente sostenibili. È essenziale determinare da dove iniziare ed adottare un approccio graduale per l’integrazione degli investimenti sostenibili nei portafogli.

La transizione verso un’economia sostenibile è un processo complesso e in evoluzione, che richiede alle istituzioni finanziarie, agli investitori e alle autorità di regolamentazione di lavorare insieme per navigare in questo ambiente incerto. Un ruolo importante dovrebbe essere giocato soprattutto dagli istituti più grandi del settore, adeguandosi rapidamente ai cambiamenti normativi, e rafforzando l’impegno per un impatto positivo, concentrandosi sulla sostenibilità e attuando strategie di investimenti responsabili. Lavorando insieme, ci si può sicuramente muovere verso un futuro più sostenibile e resiliente, per tutti.

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