L’identificazione di parallelismi storici è fondamentale per prevedere gli sviluppi dei mercati. Ciò diventa ancora più importante nei periodi di forte incertezza. Il crollo dell’azionario a inizio agosto è una di queste situazioni. Poiché l’insieme dei possibili indicatori da esaminare è vasto, il bias di conferma può portare a dare maggior peso alle informazioni che si allineano alle convinzioni esistenti, rischio amplificato dalla vastità del set informativo. La sfida risiede nel modo in cui aggregare tutte le informazioni per formare il quadro più accurato possibile.
L’interpretazione dello stato attuale e della direzione di economia e mercati dovrebbe essere condotta nel modo più imparziale possibile. Le regole matematiche possono aiutare a superare i pregiudizi, aggregando le informazioni disponibili, il cui risultato è la Figura 1.
Supponendo che oggi sia il 19 agosto, dove ci si trova? Guardando alla Figura 1, si nota che copre dal 4 settembre 1990 al 14 agosto 2024, con dati disponibili fino alla chiusura del 16 agosto scorso. La linea grigio scuro rappresenta la somiglianza di ogni giorno passato con ‘oggi’, con valori più alti che indicano un maggior significato. Nella costruzione dei pesi di ‘importanza’, la somma dei pesi del passato deve essere di 1. Per migliorarne la leggibilità, si includono eventi di mercato degni di nota e recessioni Nber statunitensi.
Al 19 agosto 2024, si trovano analogie con periodi come la recessione dei primi Novanta, la bolla Dotcom e la crisi dei Subprime nel 2007 e all’inizio del 2008. Pertanto, il grafico e i dati suggeriscono di considerare questi parallelismi storici. Ma come si è arrivati a questo risultato?
Le premesse e il metodo. Si inizia definendo una serie di variabili accademicamente solide per determinare lo stato dell’economia. È preferibile utilizzare dati ‘negoziati’, come prezzi e spread creditizi in quanto riflettono le reali aspettative degli operatori, diversamente dai sondaggi.
Si definiscono quattro serie temporali (Figura 2) utili a determinare i parallelismi storici con il presente. Dunque, il ‘term spread globale’, definito dal rendimento a 10 anni meno il rendimento a 1 anno, che riflette le aspettative del ciclo economico; il ‘dividend yield globale’ rappresenta la valutazione del mercato azionario; la ‘variazione a un anno del tasso di deposito globale a 1 mese’, misura le azioni delle Banche Centrali; e il Vix, che riflette l’avversione al rischio istantanea dei partecipanti al mercato. Le quattro serie temporali coprono il ciclo economico, le valutazioni, le banche centrali e l’avversione al rischio. La linea rossa tratteggiata evidenzia il valore più recente di ciascuna serie, ovvero il valore di chiusura del giorno lavorativo precedente.
Con i dati più recenti – indicati con una linea rossa tratteggiata – si ottiene un’impronta digitale dell’attuale stato dell’economia. Per ogni variabile informativa, la distanza tra i valori passati (in nero) e il valore attuale (in rosso) indica la somiglianza con ‘oggi’. Esaminando queste serie temporali singolarmente si ottiene una visione monodimensionale. Il passaggio non banale è ottenere una visione aggregata, che sintetizzi tutte e quattro le dimensioni in un unico indicatore di somiglianza. Integrare le diverse variabili in modo euristico, senza un solido modello, è un processo complesso già con quattro variabili, che diventa impraticabile al crescere del numero di dimensioni. La ponderazione dell’importanza nella Figura 1 viene aggiornata quotidianamente.
La Figura 3 mostra la ponderazione dell’importanza per due date, il 31 dicembre 2023 e il 19 agosto 2024. Dalla fine dello scorso anno, ci si è allontanati dai cicli di rialzo dei tassi 2004-2006 e si è dunque attribuito un peso maggiore agli anni ’90 e al forte mercato rialzista prima e dopo la crisi da Covid-19.
La Figura 1 e la Figura 3 sono uno strumento prezioso in qualsiasi processo d’investimento, in quanto rappresentano un punto di partenza imparziale per una discussione. Ma le ulteriori applicazioni della ponderazione per similarità sono molteplici, in quanto possono utilizzarla per calcolare misure prospettiche di rendimenti attesi, volatilità o correlazioni.
Le Figure 4 e 5 illustrano questo concetto visualizzando la ponderazione d’importanza insieme ai rendimenti futuri a 1 anno e alle volatilità future a 1 mese dell’S&P 500 e dei titoli di Stato americani a 7-10 anni. La Figura 4 mostra la ponderazione d’importanza insieme agli extra-rendimenti a un anno e la Figura 5 le volatilità realizzate a un mese. Le aspettative per gli extra-rendimenti o le volatilità possono essere ricavate ponderando i rendimenti o le volatilità storiche.
In sintesi, l’obiettivo è comprendere i mercati di oggi identificando oggettivi parallelismi storici. Si può farlo creando un’impronta dell’economia attuale e confrontandola con i dati storici: si ottiene così una misura di somiglianza tra oggi e qualsiasi giorno o istante nel passato. Tale misura può servire come base per le decisioni di asset allocation, nel calcolo delle aspettative di rendimento e volatilità di strumenti o portafogli… e perché non anche molto altro!
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